Franco Battiato: "Preparo un film con Willem Dafoe"
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Franco Battiato: "Preparo un film con Willem Dafoe"

Così il cantautore e regista siciliano: "Torno dietro la macchina da presa per raccontare la storia di Händel, un genio che non ha mai fatto sesso in vita sua"

"A 67 anni inizio a essere contento della mia vita. E direi molto, anche". È un Franco Battiato soddisfatto e pungente, quello che incontra i ragazzi del Giffoni Film Festival , in veste più di mentore che di artista. Dispensa pillole di saggezza ("Guardate sempre il bicchiere mezzo pieno, anche se viviamo in un Paese governato da cialtroni"), si definisce "tutt’altro che un musicista di elite, anche se molti mi ci considerano" e tuona contro i colleghi che "mirano solo ad essere primi in classifica, mi chiedo che senso abbia".

Un accenno al suo nuovo disco, che si intitolerà "Apriti sesamo, uscirà in autunno e avrà dieci canzoni all’interno", poi il racconto della sua passione per la settima arte: "Il cinema non l’ha inventato l’uomo ma la mente umana: quando la notte dormiamo, le immagini che si dissolvono sono puro cinema".

Prosegue così: "In ogni mio film assegno una grande importanza alla musica: a volte mi capita di costruire una scena a partire dalla musica. La storia non mi interessa tanto, mi interessano di più le suggestioni in grado di smuovere qualcosa nel mio ascoltatore o spettatore". Il suo nuovo film, in effetti, è un connubio perfetto tra musica e cinema: "Racconterà la biografia del compositore tedesco Georg Friedrich Händel, interpretato dal mio amico tedesco Johannes Brandrup. Ho passato anni ad ascoltare Händel: per un musicista sentire uno che è indietro di tre secoli rispetto a te, ma ancora oggi sa trasmettere sensazioni straordinarie, è un privilegio".

Un privilegio e un impegno impressionante: !Ho studiato per circa tre anni il ‘700, letto 94 libri, alcuni di 1500 pagine e in varie lingue, ho incontrato i suoi nuovi biografi. Tutto perché non sopporterei di fare un film approssimativo e discutibile su un musicista, tipo Amadeus per intenderci" .

Perché proprio Händel? "Perchè era un genio, un uomo libero, uno che ebbe il coraggio di rimproverare Giorgio I di Inghilterra per essere arrivato tardi. Il mio film partirà da quanto aveva 25 anni, e l’attore che ho scelto è perfetto pur avendone 40, mi ha addirittura detto che sarebbe disposto a ingrassare, ma quando vedo certe cose alla Bagaglino sto male: non serve imitare il personaggio, ma ripercorrerne la vita".

C’è anche un altro aspetto che incuriosisce Battiato: "Pare che Händel non abbia mai avuto un rapporto sessuale e a me questi tipi interessano: un uomo senza vita sentimentale, che ha dedicato tutta l’energia alla musica e a Dio... Curioso che mi abbiano chiesto addirittura di farne una storia d’amore, non avrei mai accettato".

Nel cast, oltre a "grandi attrici che hanno già accettato entusiaste", ci sarà anche Willem Dafoe: "Un attore che stimo molto, sarà il nobile che ha finanziato la famosa gita della Water Music sul Tamigi".
Il film è ancora in cerca di un finanziatore, "anche se c’è già qualcuno interessato tra Francia e Inghilterra", ma Battiato non attende interventi pubblici: "Credo che lo Stato non debba aiutare il cinema: i registi devono arrangiarsi. Piuttosto dovremmo pagare le tasse, per far sì che chi non ha da mangiare venga aiutato, mi sembra ben più importante".

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Claudia Catalli