Fuga per la vittoria
Diritti Mondadori

I 10 film più belli sul calcio

Per gli amanti del gioco del pallone, ora davanti alla tv per i Mondiali russi, ecco una top ten di titoli appassionanti o divertenti o cult

Dal 14 giugno al 15 luglio sotto gli occhi di Putin vanno in scena i Mondiali di calcio di Russia 2018, orfani dell'Italia. 

Il rapporto tra il cinema e lo sport in genere non è propriamente idilliaco: è difficile trasferire l'agonismo, la passione del tifo e l'adrenalina di certe sequenze di gioco sul grande schermo, in una storia di finzione.

Ciononostante ci sono alcuni film dedicati al calcio che hanno superato la prova. Non sono propriamente dei capolavori, ma a volte dei veri cult. Alcuni riescono a raccontare la società attraverso il pallone, altri regalano epicità e retorica sportiva oppure... tante risate.

Non prendendo in considerazione i documentari, ecco i 10 film più belli sul calcio, secondo noi.

Fuga per la vittoria (1981) di John Huston

Il grande fuoriclasse brasiliano Pelè si trova accanto ad attori cult come Sylvester Stallone e Michael Caine in un film che unisce l'epica del calcio a quella della guerra, regalando anche belle sequenze di calcio giocato. Il grandissimo regista americano realizza un emozionante affresco di retorica sportiva ispirandosi alla partita della morte tenutasi a Kiev il 9 agosto 1942, tra una squadra mista di calciatori di Dynamo e Lokomotiv e una squadra composta da ufficiali dell'aviazione tedesca.

Ecco così che nella finzione, la partita tra alleati prigionieri e la squadra sportiva di una base tedesca in Francia, diventa materia per creare una Grande fuga alla John Sturges. In campo anche altre stelle del calcio degli anni '60 e '70, tra cui Osvaldo Ardiles, Hallvar Thoresen, Paul Van Himst, Kazimierz Deyna...


Best (2000) di Mary McGuckian

Film biografico, rievoca un'epica del calcio ormai appartenente ad altri tempi.
L'attore nordirlandese John Lynch interpreta George Best, calciatore leggendario che ha militato per oltre un decennio nel Manchester United, Pallone d'oro nel 1968. All'immenso talento e ai molti gol affiancò però altrettanto vizio. Best era inaffidabile, saltava gli allenamenti, amava le donne, beveva pesantemente...

Il regista inglese ce lo presenta nel 1994, in un pessimo locale di Belfast dove, ubriaco, si addormenta. E nei sogni rievoca i suoi trionfi, quando i compagni di squadra e il vecchio allenatore Matt Busby (Ian Bannen) cercavano di riportarlo a una vita meno sregolata.

Il maledetto United (2009) di Tom Hooper

Brian Clough è un'icona del calcio inglese anni '70. Ex calciatore, è stato soprattutto un allenatore vincente (conquistò due Coppe dei Campioni consecutive), celebre per il suo carattere scostante e arrogante, tanto che molti lo considerano il maestro spirituale di Mourinho.

Il regista britannico, premio Oscar per Il discorso del re, lo riporta in vita nei panni di Michael Sheen nell'anno topico 1974: quando Don Revie lasciò la panchina del Leeds, fu chiamato a sostituirlo l'acerrimo rivale Clough, che da sempre aveva accusato il Leeds di eccessive scorrettezze in campo. In 44 giorni Clough, da solo, deve formare i calciatori del Leeds, che evidentemente lo boicottano, come spesso accade anche in tempi e squadre recenti. Un film che non parla solo di calcio ma anche degli intimi travagli e delle umane insicurezze che logorano pure una persona di successo.


Il mio amico Eric (2009) di Ken Loach

Eric (Steve Evets) è un postino di Manchester la cui vita sta andando a rotoli. Nei momenti di disperazione però si affida a uno spinello e a un amico speciale, Éric Cantona, che dal poster a grandezza naturale che ha in camera si materializza di fronte. Con il calciatore francese, stella del Manchester United, Eric trova il coraggio che non aveva.

Tra dramma e commedia un film d'autore dove del calcio si respira un'insolita e necessaria positività dei suoi miti.


Offside (2006) di Jafar Panahi

Dall'Iran attraverso il calcio e la commedia arriva una briosa storia di rivendicazione di diritti femminili. La firma il regista Jafar Panahi, perseguitato politico del regime iraniano.

Allo Stadio Azadi di Teheran si gioca la partita tra la nazionale iraniana e la rappresentativa del Bahrain, valida per le qualificazioni ai Mondiali di Germania 2006. Alle donne è vietato assistere a manifestazioni sportive ma sei tifose aggirano il veto recandosi allo stadio travestite da uomini. L'assurdità di questa interdizione è tutta in questo scambio di battute: "Perché le donne non possono assistere a una partita allo stadio?", "Perché i maschi in caso di sconfitta potrebbero dire parolacce". "E allora perché nella partita Iran–Giappone, le donne giapponesi hanno potuto seguire la partita all’interno dello stadio con i loro uomini?", "Le donne giapponesi mica capiscono la nostra lingua!".


Goal! (2005) di Danny Cannon

Primo lungometraggio della trilogia Goal!, seguito da Goal! 2 - Vivere un sogno (2007) e Goal! 3 (2009), regala ottime sequenze di calcio giocato ma è invece esile nello sviluppo narrativo.

La serie segue la carriera di un calciatore, dagli esordi in una squadra amatoriale e in campetti di periferia fino a diventare una star e a giocare la Champions League e i Mondiali. Più per patiti del calcio che per amanti del cinema.

Sognando Beckham (2002) di Gurinder Chadha

Grande successo in patria, Regno Unito, con una Keira Knightley ancora adolescente. Il calcio è anche femminile.

Una ragazzina indiana (Parminder Nagra) immigrata a Londra ama giocare a pallone e ama David Beckham, suo idolo. La famiglia tradizionalista la vorrebbe invece tutta dedita a trovarsi un bravo sposo. Una calciatrice la vede giocare e la convince a unirsi alla sua squadra, tra partite, gelosie amorose e amicizia. Una commedia genuina con una lieve e latente critica sociale.

L'allenatore nel pallone (1984) di Sergio Martino

Può piacere o non piacere ma L'allenatore nel pallone è un vero cult. Lo sfortunato e mediocre mister Oronzo Canà, interpretato da un Lino Banfi in grande forma, è ormai nell'immaginario collettivo.

Può essere considerata una commedia di serie B, però diverte, con la sua comicità facile e per famiglie. Sullo schermo compaiono tanti veri protagonisti del Campionato di calcio italiano degli anni '80, da Nils Liedholm a Roberto Pruzzo, da Ciccio Graziani a Carlo Ancelotti. E poi ci sono Giampiero Galeazzi, Aldo Biscardi, Nando Martellini...


Shaolin Soccer - Arbitri, rigori e filosofia zen (2001) di Stephen Chow

Arriva da Hong Kong, regione senza grande tradizione calcistica, una delle parodie più divertenti sul calcio (la versione italiana è purtroppo rimaneggiata pesantemente dal doppiaggio, che tra l'altro traduce le voci du alcuni personaggi in diversi idiomi locali come napoletano, barese, sardo).

Le arti marziali entrano nel campo da gioco e, ovviamente, c'è da dimenticarsi sequenze di calcio vero: il kung-fu si mescola a dribbling e contrasti e diventa una strana e comica variante sportiva.


L'anno in cui i miei genitori andarono in vacanza (2006) di Cao Hamburger

Nell'estate del 1970 il piccolo Mauro (Michel Joelsas) viene lasciato dai genitori a casa del nonno a San Paolo. I due gli dicono soltanto che stanno andando in vacanza e torneranno entro la fine dei Mondiali di calcio: in realtà sono attivisti politici costretti a fuggire.

Il film non parla frontalmente di calcio ma è interessante osservare, dietro la storia di formazione e di esilio, uno spaccato del Brasile, che ha ospita i Mondiali 2014. Attorno al bambino protagonista, vediamo infatti la passione del popolo brasiliano per il calcio, il tifo caloroso riservato alla squadra carioca in gara a Mexico '70: una festa ben distante dal regime politico che opprime il paese.

Se volete, segnalate nei commenti i vostri film più belli sul calcio.

Fuga per la vittoria
Diritti Mondadori
"Fuga per la vittoria" (1981) di John Huston

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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