Motherless Brooklyn
Fondazione Cinema per Roma

Festa del cinema di Roma 2019: i 10 film più attesi

Dal "The Irishman" di Martin Scorsese a "Motherless Brooklyn" di Edward Norton, ecco i film che non vorremmo perdere

1613329Greta Garbo, in un profilo in bianco e nero allo specchio, dal film Il bacio (1929) di Jacques Feyder, riempie di fascinose evocazioni il poster della Festa del cinema di Roma, che rinnova e sottolinea il suo spirito di "festa" e non di festival, proponendo non solo film di nicchia per i cinefili più puri ma anche proiezioni "per tutti", più mainstreaming.

Alla quattordicesima edizione, si svolge dal 17 al 27 ottobre al Villaggio del cinema di Roma insediato all'Auditorium Parco della Musica (viale Pietro de Coubertin 30). 33 i film della Selezione ufficiale, e poi i film di "Tutti ne parlano" e "Alice nella città", gli eventi speciali e i restauri, le retrospettive, i "Film della nostra vita" e i "Riflessi", gli incontri ravvicinati con registi, attori e artisti (tra questi Viola Davis, omaggiata del premio alla carriera). 

Sfogliando il ricco programma, ecco 10 film che non vorremmo perdere.

Motherless Brooklyn di Edward Norton

È il film d'apertura della Festa di Roma e l'opera seconda di Edward Norton alla regia dopo l'esordio dietro la macchina da presa del 2000 con la commedia Tentazioni d'amore. L'attore di Fight Club, Schegge di paura e American History X dirige e recita nell'adattamento cinematografico di Motherless Brooklyn di Jonathan Lethem.

Nella New York degli anni ’50 è un investigatore solitario affetto dalla sindrome di Tourette. Indaga sull’omicidio del suo mentore e unico amico, tra i locali di musica jazz di Harlem, i bassifondi di Brooklyn e le dorate stanze del potere. 
Nel cast anche Gugu Mbatha-Raw, Alec Baldwin, Willem Dafoe, Bruce Willis, Ethan Suplee

Nomad: In the Footsteps of Bruce Chatwin di Werner Herzog

Quando lo scrittore e viaggiatore Bruce Chatwin stava morendo, mandò a chiamare il suo amico Werner Herzog, chiedendogli di vedere il suo recente film sulle tribù del Sahara, e in cambio, come regalo d’addio, gli donò lo zaino che aveva portato con sé nei suoi viaggi per il mondo. 30 anni dopo, prendendo con sé lo zaino di Chatwin, il regista tedesco compie un viaggio ispirato dalla loro comune passione per la vita nomade, lungo il quale incrocia storie di dinosauri, tribù perdute, tradizioni aborigene, viandanti e sognatori. Dalla Patagonia, al Galles, fino all’Australia, il viaggio setaccia l’irrequietezza e l’erranza umane.

The Aeronauts di Tom Harper

Dopo La teoria del tutto, biopic sullo scienziato Stephen Hawking, Felicity Jones ed Eddie Redmayne tornano a recitare insieme per rappresentare una nuova storia vera. Interpretano rispettivamente Amelia Wren e l'ambizioso meterologo James Glaisher, che nel 1862 partirono per un viaggio incredibile in mongolfiera per volare più in alto di chiunque altro nella storia. 

Nel cast anche Himesh Patel, Phoebe Fox, Vincent Perez, Tom Courtenay.

Antigone di Sophie Deraspe

Da una delle voci più interessanti del nuovo cinema del Quebec, il film che il Canada ha scelto come rappresentante agli Oscar. La quarantacinquenne Sophie Deraspe rivisita in chiave moderna la tragedia di Sofocle. Con Nahéma Ricci, Rachida Oussaada, Nour Belkhiria, Rawad El-Zein, Hakim Brahimi, Paul Doucet. 
In seguito all'assassinio dei suoi genitori, la giovane Antigone si rifugia a Montreal insieme ai fratelli e alla nonna. Studentessa modello, Antigone è il collante che tiene unita la famiglia. La tragedia deflagra quando suo fratello Étéocle viene ucciso dalla polizia. 

Downton Abbey di Michael Engler

In anteprima a Roma e dal 24 ottobre al cinema. È il film che si ispira alla celeberrima serie tv Downton Abbey e riprende e prosegue le vicende dell’aristocratica famiglia Crawley: si torna nella loro sontuosa tenuta con gli ospiti più illustri che i Crawley abbiano mai sperato di avere, i sovrani del Regno Unito, il re Giorgio V e la regina Mary, i quali porteranno con sé una dama di corte la cui presenza si rivelerà sconvolgente per i padroni di casa.
Co Hugh Bonneville, Jim Carter, Michelle Dockery, Elizabeth McGovern, Maggie Smith, Imelda Staunton.

The Irishman di Martin Scorsese

È sicuramente il film più atteso, un'epica saga sulla criminalità organizzata nell’America del dopoguerra con Robert De Niro e Al Pacino. La storia è raccontata attraverso gli occhi di Frank Sheeran, veterano della seconda guerra mondiale, imbroglione e sicario che ha lavorato al fianco di alcune delle figure più importanti del XX secolo. The Irishman (tratto dall’omonimo libro di Charles Brandt) racconta, nel corso dei decenni, uno dei più grandi misteri irrisolti della storia statunitense, la scomparsa del leggendario sindacalista Jimmy Hoffa, in un viaggio attraverso i segreti del crimine organizzato, i suoi meccanismi interni, le rivalità e le connessioni con la politica tradizionale.  
Nel cast anche Joe Pesci, Harvey Keitel, Ray Romano, Bobby Cannavale, Anna Paquin, Stephen Graham.

Waves di Trey Edward Shults

È il film che ha entusiasmato i festival di Telluride e Toronto. Nel cast Kelvin Harrison Jr., Taylor Russell, Sterling K. Brown, Renée Elise Goldsberry, Lucas Hedges, Alexa Demie. 

Protagonista Tyler, giovane afroamericano che sembra avere tutto ciò di cui ha bisogno: una famiglia benestante per sostenerlo, una sorella molto legata a lui, un posto nella squadra di wrestling del liceo e una fidanzata di cui è perdutamente innamorato. Ma la sua vita apparentemente perfetta viene sconvolta da una tragedia. Dopo di che spetta a Emily, la sorella minore di Tyler, far uscire sé stessa e la sua famiglia dall’ombra del dolore. 

Le meilleur reste à venir di A. de La Patellière, M. Delaporte

Una nuova commedia dai registi di Cena tra amici. Di fronte Fabrice Luchini e Patrick Bruel, che interpretano Arthur e César, due uomini legati tra loro da una profonda amicizia di lunga data. In conseguenza di un grosso malinteso, che porta ognuno di loro a essere convinto che l’altro sia in fin di vita, decidono di recuperare tutto il tempo perduto e di trascorrere insieme i giorni che verranno. 

Deux di Filippo Meneghetti

Opera prima, regista italiano: film da guardare con curiosità, anche data la tematica non banale. Con  Barbara Sukowa, Martine Chevallier, Lea Drucker, Muriel Benazeraf, Jérôme Varanfrain. 
Protagonista Nina e Madeleine, due donne in pensione, si amano in segreto da decenni. Tutti, compresi i parenti di Madeleine, pensano che siano semplicemente vicine di casa all’ultimo piano dell’edificio in cui vivono. Le due donne vanno e vengono tra i loro due appartamenti, beandosi dell’affetto e dei piaceri della vita quotidiana, finché un evento imprevisto sconvolge la loro relazione e porta la figlia di Madeleine a scoprire la verità.

Judy di Rupert Goold

Renée Zellweger interpreta la diva Judy Garland
Nell’inverno del 1968 Judy arriva a Londra per esibirsi in una serie di concerti. Sono passati trent’anni da quando ha conquistato la fama con Il mago di Oz: la voce è appannata, ma la verve è sempre più fulgida. Si prepara per lo spettacolo, incanta i musicisti, ricorda i bei tempi con amici e fan adoranti, mentre il suo brio e il suo calore non fanno che crescere. Eppure Judy è una donna fragile: dopo aver lavorato per 45 dei suoi 47 anni, è esausta, ossessionata dai ricordi della sua infanzia perduta a Hollywood, assillata dal desiderio di tornare a casa dai suoi figli.
Nel cast anche Jessie Buckley, Finn Wittrock, Rufus Sewell, Michael Gambon, Richard Cordery.

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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