I 70 anni di David Cronenberg: 5 capolavori per festeggiarlo
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I 70 anni di David Cronenberg: 5 capolavori per festeggiarlo

In occasione di un compleanno “pesante” per il grande regista canadese - entrato nella storia del cinema grazie a storie geniali e inquietanti - abbiamo scelto i suoi film da non perdere

Si può amarlo oppure odiarlo, ma ignorarlo proprio no. David Cronenberg è uno di quei registi che non possono passare inosservati: ogni suo film, dai capolavori a quelli più ostici, è destinato a far parlare di sé. Il 15 marzo il maestro di Toronto ha compiuto 70 anni: auguri. Il regalo, però, facciamolo a noi stessi, rivedendo ancora una volta i suoi classici. Quali? Questi, secondo me, sono i suoi film migliori.

1. LA ZONA MORTA (1983)

Vittima di un incidente stradale, il professor Jimmy Smith si risveglia dopo cinque anni di coma e scopre un paio di cose piuttosto inquietanti. Uno: la sua fidanzata ha sposato un altro. Due: non è più l'uomo di prima, perchè ha acquistato un potere enorme e terrificante. Gli basta stringere la mano a una persona per conoscerne pensieri e futuro... Un incubo che gela il sangue, che riunisce il top di gamma del terrore: Stephen King (autore del romanzo che il film traspone), Christopher Walken (indimenticabile protagonista) e lo stesso Cronenberg. Il risultato? Una pietra miliare del cinema.

2. A HISTORY OF VIOLENCE (2005)

Perchè un placido padre di famiglia, titolare di una tavola calda nell'Indiana, si trasforma senza traumi apparenti in killer, facendo fuori i due criminali che hanno assalito il suo locale? E perché, dopo poco, alla sua porta si presenta un plotone di mafiosi, che sembrano conoscerlo da molto tempo? Verrebbe da pensare che nel suo passato ci sia qualche segreto... Cronenberg affida a uno dei suoi attori preferiti, Viggo Mortensen, un personaggio strepitoso che si imprime a fuoco nella memoria: un (presunto) family man che, per godersi il suo nuovo status, deve prima tornare indietro nel tempo e regolare i conti... Cronenberg si toglie uno sfizio quasi macabro: appiccicare a una storia nera come la pece un lieto fine che fa a pezzi la retorica americana sui valori e la famiglia. Spettacolo nello spettacolo, i luciferini Ed Harris e William Hurt.

3. LA MOSCA (1986)

Il manifesto del body horror, il filone adorato da Cronenberg, che focalizza l'ossessione e il terrore dell'uomo di fronte ai cambiamenti del suo corpo. Ne è protagonista lo scienziato Seth Brundle (Jeff Goldblum) che, dopo aver inventato una macchina che permette di teletrasportare cose e persone, la prova su se stesso. Non si accorge però che nella capsula, insieme a lui, è entrata una mosca: il DNA dell'insetto si mescolerà con il suo, complice una ferita sulla schiena. Il risultato è una creatura rivoltante, destinata una fine orribile... Cronenberg incontra Kafka: uno spettacolo per stomaci fortissimi, ma diabolico e affascinante.

4. LA PROMESSA DELL'ASSASSINO (2007)

Riecco Viggo Mortensen: stavolta interpreta l'ambiguo autista di un boss della mafia russa, titolare di un ristorante a Londra. Quando un'infermiera (Naomi Watts) si presenta nel locale per scoprire la vera storia di un'adolescente morta dopo aver partorito nel suo reparto, la verità che ne emerge è spaventosa... Per la prima volta Cronenberg gira un intero film lontano dal “suo” adorato Canada, ma il risultato non ne risente, tra tensioni inconfessabili e selvagge esplosioni di violenza.

5. CRASH (1996)

Convalescente dopo un incidente automobilistico, uno scrittore (James Spader) conosce una coppia inquietante (Holly Hunter ed Elias Koteas), che lo introduce in un giro “malato” di persone che traggono piacere sessuale osservando, ricostruendo e perfino provocando carambole e tamponamenti: da un gioco così, però, è difficile uscire indenni... Uno degli incubi più disturbanti del regista, accolto all'uscita in sala da furibonde polemiche e dal premio della giuria al festival di Cannes.

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Alberto Rivaroli