Non buttiamoci giù, il film con Pierce Brosnan: 5 cose da sapere
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Non buttiamoci giù, il film con Pierce Brosnan: 5 cose da sapere

Adattamento cinematografico del romanzo di Nick Hornby, fa un balletto poco riuscito tra toni comici e drammatici

Dal 21 marzo al cinema, Non buttiamoci giù di Pascal Chaumeil è un'idea altamente interessante (quattro aspiranti suicidi che si ritrovano nella notte di Capodanno sopra una torre di Londra con lo stesso obiettivo), realizzata però in maniera quasi noiosa. Il progetto è di certo ambizioso (lo dicono anche i nomi degli attori coinvolti: Pierce Brosnan, Toni Collette, Aaron Paul, Imogen Poots), la realizzazione per lo più incolore. 

Ecco cinque cose da sapere sul film. 

1) Dal libro di Nick Hornby

Il film è tratto dall'omonimo libro di Nick Hornby (A Long Way Down il titolo in inglese). Lo scrittore londinese non è nuovo ad adattamenti cinematografici tratti dai suoi libri. Lo aveva già vissuto con Febbre a 90° (1997) con Colin Firth, con l'apprezzato Alta fedeltà (2000) di Stephen Frears con John Cusack e con il riuscito About a Boy - Un ragazzo (2002) con Hugh Grant. Anche la commedia italiana È nata una star? con Rocco Papaleo e Luciana Littizzetto nasceva da un racconto di Hornby.
"L'ispirazione per Non buttiamoci giù mi è venuta sentendo che alcune notti dell'anno sono le più gettonate, per così dire, per i suicidi", ha raccontato il romanziere britannico. "E poi, ripetutamente, passando sul ponte Archway, vicino casa mia nel nord di Londra, che è un luogo prediletto per i suicidi, ho pensato: questo significa che in quelle notti si può incontrare qualcuno che pensa la stessa cosa?".

2) Dalla produttrice di An education, nonché moglie di Hornby

Il film nasce dalla produzione firmata Amanda Posey, inglese moglie di Hornby, e Finola Dwyer, neozelandese. Le due avevano iniziato la loro collaborazione come produttrici già con An Education, che se non è stato un acclamato successo commerciale ha però catturato la critica - tanto da esser candidato agli Oscar - e ha lanciato la carriera di Carey Mulligan. In quel caso la sceneggiatura, basata sulle memorie della giornalista britannica Lynn Barber, fu scritta proprio da Hornby. 
Il duo ha poi prodotto anche Quartet di Dustin Hoffman.

3) La struttura a diario del libro si trasforma in capitoli separati

La sceneggiatura del film Non buttiamoci giù è stata realizzata da Jack Thorne. Hornby ha preferito farsi da parte e lasciare che altri scrittori adattassero i suoi lavori per il grande schermo (come nel caso di Alta fedeltà e About a Boy) e ha approvato la scelta ricaduta sul trentacinquenne di Bristol.
Il libro, pubblicato nel 2005, era stato scritto in forma di diario, con ogni personaggio che narra la propria esperienza in prima persona andando avanti e indietro in tutto il romanzo. Le produttrici si sono però rese conto che questo approccio non avrebbe mai funzionato al cinema. Allo stesso modo, considerando solo uno dei quattro personaggi principali come voce narrante, questo avrebbe sbilanciato la storia, quindi la strategia di Thorne nell'adattamento è stata la separazione dei vari personaggi, inserendoli in quattro capitoli distinti con i nomi dei personaggi.
La regia è stata affidata al francese Pascal Chaumeil che, dopo la commedia romantica Il truffacuori (2010), si è trovato un agente britannico informandolo che uno dei suoi scrittori britannici preferiti era Nick Hornby e che dirigere un adattamento tratto da uno dei suoi libri sarebbe stato un sogno realizzato. L'incontro tra il regista e Dwyer & Posey ha convinto le due produttrici a ingaggiarlo. 

4) Il suicidio trattato con leggerezza

Hornby - e così quindi anche il film - ha osato muoversi su un terreno rischioso. Con toni comici e ironici affronta temi tabù come il suicidio e la depressione. Nel film non si sente quasi mai la disperazione dei quattro personaggi uniti dalla volontà di togliersi la vita. Forse la si avverte solamente nella seconda parte, in alcune battute di J.J., interpretato da Aaron Paul, l'ex Jesse Pinkman della serie tv Breaking Bad, che ora è al cinema con Need for Speed dove, curiosamente, è ancora in coppia con Imogen Poots, bella rivelazione a cui in Non buttiamoci giù sono riservate le battute più taglienti e caustiche. I rari momenti commoventi sono invece affidati alla complessa situazione famigliare vissuta dalla timorosa Maureen (Collette). 

5) Un balletto tra toni comici e drammatici poco riuscito

Non buttiamoci giù, il film, è sempre sull'orlo di dirci qualcosa di interessante e importante a livello esistenziale o di farci sbellicare dalle risate, e invece alla fine non lo fa quasi mai. Chaumeil fa un balletto poco ritmato tra commedia e dramma e fa fatica ad amalgamare con piacevolezza i due registri.
Anche la critica internazionale finora non è stata positiva nei suoi confronti. Al momento sul sito Rotten Tomaotes il lungometraggio ha solo il 31% dei consensi. Variety lo recensisce così: "Quattro personaggi si incontrano mentre pianificano di suicidarsi e decidono di infastidirsi l'un l'altro in questo adattamento di cattivo gusto". 

 

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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