Film e programmi da internet: ecco la soluzione migliore
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Film e programmi da internet: ecco la soluzione migliore

Piccola guida alla scoperta di pregi, prezzi e contenuti di Apple TV, Google Chromecast e servizi video delle console

Non ci sono indicazioni precise sull’arrivo in Italia della Amazon Fire Tv con i suoi avveniristici comandi vocali, né di altri dispositivi gettonatissimi Oltreoceano come Roku, che offrono agli utenti una scelta sterminata per il loro tempo libero: 31 mila film e più di mille canali internazionali, alcuni persino dal Bel Paese.

In compenso, anche sul nostro mercato esiste una cerchia di dispositivi – ben pochi, in verità – che si collegano alla tv e permettono di guardare titoli cinematografici, serie televisive, filmati da YouTube e altri contenuti in arrivo non dal satellite né dall’antenna terrestre, bensì dal cloud, dagli spazi sconfinati della nuvola: un archivio on demand disponibile in ogni momento, slegato da logiche di programmazione rigide, registrazioni da impostare su hard disk, appuntamenti da segnare in agenda e scansioni classiche simili.

Una nota metodologica è d’obbligo: sono esclusi in partenza da questa selezione i pacchetti di Sky e Mediaset Premium, con i loro decoder evoluti, così come non prenderemo in esame i vari servizi di puro streaming multi device (smartphone e tablet inclusi) come Infinity, Sky Online o Cubovision di Telecom Italia ed epigoni. Questa piccola guida ragionata vuole piuttosto esaminare pregi e difetti di Apple Tv, Google Chromecast, offerte video di Xbox e PlayStation. Ovvero i corollari dell’intrattenimento multimediale delle due principali console e, soprattutto, i piccoli apparecchi che aumentano l’esperienza con il televisore con un investimento iniziale non proibitivo e senza canoni fissi o altri obblighi contrattuali.  

Apple TV
Nel mondo ha venduto oltre 20 milioni di unità, portando a Cupertino, nell’ultimo anno fiscale, fatturati per 1 miliardo di dollari. Da sempre subisce la minaccia di essere cannibalizzata da un televisore della mela morsicata o spedita in pensione, eppure continua a esistere e resistere. È piccola, dal design accattivante, nell’ultima versione funziona in modo fluido e senza troppi intoppi. Costa 109 euro e trasferisce sul piccolo grande schermo piatto casalingo l’intera esperienza di iTunes: film in alta definizione a noleggio (di regola a 4,99 euro, ma non mancano offerte a 0,99) o in vendita (a 9,99 euro per le ultime novità). In più ci sono contenuti dai pianeti Mlb e Nba per chi ama gli sport americani, i concerti di streaming di Vevo, più tutta la musica e le foto presenti sul pc o sul Mac. Inoltre, premendo un solo pulsante, può duplicare sul display del salotto lo schermo di iPhone e iPad. Basta che siano collegati alla stessa rete Wi-Fi del dispositivo. Niente male.

Consigliata a – Chi ha molti gingilli targati Apple e film acquistati su iTunes e vuole chiudere il cerchio godendoseli sullo schermo della tv

Google Chromecast
Per quanto piccola, la Apple TV è un oggetto di design che non disdegna di esibirsi accanto al televisore. Chromecast è stato progettato per essere discreto, quasi per scomparire. Si aggancia come se fosse una pennetta Usb alla porta Hdmi del televisore e si configura con estrema semplicità scaricando una app su smartphone e tablet, inclusi quelli targati Apple. La sua flessibilità, la sua trasversalità, assieme alla grande facilità d’uso, è la sua forza. Unita a un prezzo aggressivo: 35 euro, un terzo dell'antagonista di Cupertino. Una volta acceso Chromecast, lo schermo casalingo diventa un’appendice della galassia Android, dialoga a meraviglia con YouTube, ma soprattutto spalanca le porte a Google Play Film e Google Play Musica. Ovvero un catalogo robusto con 20 milioni di canzoni e un catalogo dei principali studi cinematografici internazionali. Con prezzi aggressivi e interessanti: le primizie a noleggio qui costano 3,99 euro, uno in meno di Cupertino. Il tutto è supportato da un intelligente sistema multitasking: mentre si guarda un contenuto sulla tv, si possono utilizzare altre app del dispositivo d’origine, per esempio per leggere le mail o aggiornare il proprio status su un social network. L'interfaccia è un po' grezza, ma maturerà. E al lavoro c'è una schiera di sviluppatori. Applausi.

Consigliato a – Chiunque non abbia troppi contenuti proprietari della galassia Apple e voglia un dispositivo economico, funzionale e affidabile

Xbox Video
È evidente che non comprereste mai una console di videogiochi (la Xbox One parte da 399 euro senza Kinect, 499 euro assieme al sensore occhiuto) solo per noleggiare e vedere film, ma Xbox Video è maturato parecchio rispetto al passato. Microsoft dichiara 300 mila film ed episodi di serie tv a livello mondiale, l’offerta targettizzata sull’Italia è grosso modo in linea con quella degli altri competitor (gli acquisti oscillano tra i 9,99 e i 14,99 euro, per il noleggio in standard definition si scende a 3,99 euro), in più ci sono tante serie televisive amatissime come «24» (20,99 euro per un’intera stagione), «E alla fine arriva mamma» (15,49 euro sempre a stagione) o produzioni nostrane come «Il testimone» con il lanciatissimo Pif (0,99 euro a episodio). Il tutto on demand, disponibile quando si ha voglia di premere play e con una matura integrazione con l’ecosistema Windows: si può iniziare a guardare un contenuto sulla tv di casa e continuare sul pc o sullo smartphone Windows Phone. Anche offline. Quando si dice la versatilità.      

Consigliato a – Per «microsoftiani» convinti o aspiranti tali, per chi è allergico al telecomando e apprezza gli effetti speciali di Kinect, come i comandi vocali per cercare e gestire i contenuti video o i gesti per esplorare i menu  

PlayStation Video Unlimited
Sponda Sony, il passepartout per i contenuti dalla nuvola si chiama «Video unlimited». Anche qui vige la logica, trasversale ma un po’ protezionistica, di un unico account proprietario che spalanca più porte. Ci si iscrive al Sony Entertainment Network e sulle console fisse e portatile (la PlayStation Vita), sulle tv Bravia e gli smartphone Xperia, ma anche tablet della casa giapponese e pc Windows, si ha accesso a film prima che arrivino in Dvd o Blu-Ray e alle serie televisive il giorno dopo la loro messa in onda. La politica dei prezzi è leggermente più altina rispetto ai competitor, ma siamo nell'ordine dei centesimi: noleggi a 4,09 euro anziché i 3,99 di Google e Microsoft, film in vendita a 10,99 euro contro i 9,99 euro. In compenso ci sono spesso svariate offerte e promozioni. Per le serie tv anche qui commistione tra titoli internazionali e locali, tra comicità e azione: da «Bones» a «Prison Break», da «American Dad» ai «Soliti Idioti». Come al solito stagioni complete, come la logica «binge watching», il godersi tutti gli episodi uno di fila all’altro, impone. E se siete diffidenti verso le transazioni on line, si può pagare anche con l’affidabile Paypal. Scelta astuta.

Consigliato a – Chi si sente più affine all’universo PlayStation e non si formalizza a muovere le levette di un controller per acquistare un contenuto

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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