Bollicine di Lambrusco
Se il mondo, non solo economico, guarda a oriente, in cucina il Sol Levante la fa da padrone. In altre parole, meno tagliatelle e più sushi in tavola in nome del nuovo mantra della leggerezza. Che deve entrare anche nel …Leggi tutto
Se il mondo, non solo economico, guarda a oriente, in cucina il Sol Levante la fa da padrone. In altre parole, meno tagliatelle e più sushi in tavola in nome del nuovo mantra della leggerezza. Che deve entrare anche nel bicchiere. Come? Con vini freschi, leggeri, attenti alla tipicità ma soprattutto alla qualità: praticamente l’identikit del Lambrusco. Spesso snobbato, il re delle bollicine emiliane, racchiude in sé una serie di qualità che finalmente hanno fatto breccia anche presso la critica enologica; questa volta in netto ritardo rispetto ad un grande pubblico, che invece non ha mai smesso di amare questo perlage.
I meriti di questo successo? In primo luogo il prezzo contenuto, un legame territoriale e varietale molto forte, associato a una qualità media piuttosto elevata. Infine i produttori che, oltre ad incrementare la cura del lavoro in vigna, hanno cercato in cantina di perlustrare differenti metodologie di spumantizzazione come: il metodo classico, tipico anche degli champagne d’oltralpe, il metodo charmat e la rifermentazione in bottiglia. La vera dote del Lambrusco riguarda la sua grande abbinabilità senza vincolo di stagioni.
Risultano eccellenti con i piatti robusti della cucina del nord, l’Eclisse della cantina Paltrinieri o il Lambrusco Rosè di Modena Doc prodotto da Cantina della Volta. In estate, magari avendo l’accortezza di servirlo ad una temperatura più fresca, si può abbinare addirittura a qualche piatto di mare. Un esempio? ‘Il Mio Lambrusco’ prodotto da Camillo Donati si sposa magnificamente con un brodetto di pesce o un polipo alla luciana. Infine è ideale con i piatti agrodolci delle cucine orientali, oppure con una semplice merenda al sacco, in compagnia di un panino imbottito all’ombra di un albero. Per celebrare il Lambrusco andrà in scena (9 e 10 marzo) presso il castello di Levizzano Rangone (Mo) la manifestazione ‘To Be Lambrusco’. In questa occasione numerose aziende, in rappresentanza delle rispettive province produttrici, faranno assaggiare la nuova annata 2012.
I MIEI CONSIGLI
Eclisse cantina Gianfranco Paltrinieri
Lambrusco di Sorbara 2011
Il Sorbara come dovrebbe essere. Colore scarico, con un impatto olfattivo ricco di note di piccoli frutti rossi (lampone e ribes), cui fa seguito un attacco gustativo rigoglioso, invogliante, che rimanda, ancora una volta, al lampone e al ribes, ma gli aggiunge sensazioni di melograno, rosa canina e marasca. Finale lievemente minerale.
Prezzo: 9 €
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Cantina della Volta
Lambrusco Rosè di Modena Doc (metodo classico)
Color rosa tenue attraversato da un perlage fine e persistente. Il naso rivela sensazioni nitide di melograno e rosa con accenni di tostatura. La bocca è raffinata e palesa sensazioni acido-sapide che ricordano nitidamente il lampone, la fragolina di bosco e la rosa canina. Finale di grande persistenza.
Prezzo: 12€
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Camillo Donati
Il Mio Lambrusco 2010
Colore violaceo ed unghia color granato, già al naso ha l’impronta vinosa densa di sensazioni che richiamano la viola, la mora, il gelso e la china. La carbonica spesso è soltanto sussurrata, mentre la bocca è potente, austera, con nitidi richiami di terra bagnata e rabarbaro. I tannini, ben presenti, sostengono l’immagine vinosa di questo Lambrusco prodotto sulle prime colline parmensi.
Prezzo: 10€