Se sei un “poliamoroso” non tradisci

Qualche sera fa ho visto una trasmissione televisiva, provocatoria “Lucignolo”, condotta da due uomini che stimo molto, Ruggeri e Berry. Ruggeri faceva domande nel suo stile ad una ragazza dall’aspetto curioso che raccontava molto liberamente di sé e del “poliamore”.…Leggi tutto

Qualche sera fa ho visto una trasmissione televisiva, provocatoria “Lucignolo”, condotta da due uomini che stimo molto, Ruggeri e Berry. Ruggeri faceva domande nel suo stile ad una ragazza dall’aspetto curioso che raccontava molto liberamente di sé e del “poliamore”.

Un termine a me sconosciuto nella definizione e assurdo come concetto di vita. Per quanto mi riguarda il concetto di amore prevede monogamia, perché quando ami veramente desideri solo una persona e chiedi alla stessa rispetto e condivisione di un sentimento grande ed incondizionato.

Quando ci sono dei problemi o sei confuso e in genere, dopo tanto tempo, ti può capitare, anche di sbagliare e non capire cosa fare, ma in realtà sai che se cedi a delle illusioni o emozioni momentanee nell’avere una doppia relazione, finisci per disperderti e per non trovare in te delle risposte, ma solo disagi. Se non sai cosa fare sia per te che per gli altri è più onesto rimanere da soli e capire, invece che farti trascinare da illusori piaceri. Questo se sei innamorato e se hai ben presente il significato dell’amore. Chiaro che se non ti importa di nulla e di nessuno tutto diventa lecito. Per questo sono rimasta colpita dalle dichiarazioni di questa ragazza nella trasmissione che rifiuta l’assunto che l’esclusività sessuale e/o relazionale sia condizione indispensabile per una relazione, purché esista l’etica ( e qui stride la sua affermazione) di chiarezza e trasparenza. Ossia tu sei in grado di relazionarti a livello sessuale con chi vuoi, purché tutti sappiano tutto di tutti. In quanto moralmente è insostenibile la menzogna e il sotterfugio.

Dunque nelle relazioni tra amanti, la cosa che fa più pena ed è inaccettabile è il non essere chiari e tradire la fiducia della persona amata, preferendo accontentare l’egoismo del momento. In genere il periodo in cui stai con due piedi in una scarpa, se è breve la relazione passa più velocemente, o con meno ferite e sensi di colpa, se è lunga, la storia diventa complessa e si moltiplicano i problemi, rischiando su se stessi e sulla propria salute emotiva. In fondo si sa che puoi mentire a tutti, ma non a te stesso per lungo tempo.

Nel poliamore c’è l’esigenza del consenso di una comunicazione aperta e onesta con se stessi e nel rispetto dei sentimenti e dei bisogni degli altri e questo è un concetto nell’assurdità della cosa , bello. Meglio di una relazione clandestina che infrange il concetto di libertà di tutti, in quanto almeno uno o una ne sono ignari o addirittura danneggiati e depauperati dei fondamenti importanti della vita. Ma chi è quell’uomo o quella donna che ha il coraggio di parlare di sé apertamente ponendo con chiarezza una questione non capita ancora dentro di sé ?

Il poliamoroso ha il concetto della flessibilità nei ragionamenti, anche se già dagli anni sessanta si parla di questo sistema di relazioni che realmente non definirei amore, ma bisogno di avere e condividere compagnia per persone profondamente sole e con mille problemi personali non risolti. Persone che realmente non amano, perché quando sei innamorato non hai fisiologicamente voglia di stare con nessuno che non sia la persona amata: E’ una legge di natura che ci differenzia dagli animali, si chiama sentimento. La capacità di negoziare regole e limiti, gestendo l’emotività è un concetto che non rientra nell’ambito delle persone, ma degli affari. Applicato alla vita sessuale rientra nella sfera degli animali. In questo caso , forse pensanti con una proposta di scambio attraverso la parola, per sopperire ai bisogni ormai primari. Non solo il sesso, ma la paura della solitudine. L’unica cosa che non vedo come “ primitiva”, ma sicuramente degna di riflessione è una sorta di “fedeltà” che è un ossimoro verso il “tradimento”, giustificato in quanto c’é un consenso condiviso.

Un dato allarmante : negli Stati Uniti si stimano 500 mila “ poliamorosi”. E qui mi domando ma come avranno fatto anche a recensirli ? Voi avete mai incontrato un uomo o una donna che vive in questa dimensione?

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Susanna Messaggio