Come è facile dire ti amo e non sapere amare

In Giappone ci sono tre modi per esprimere l’amore. La lingua araba ne conta sessanta. Tante parole per un sentimento tanto difficile da gestire negli ultimi tempi. Oggi stiamo assistendo ad un impoverimento della comunicazione affettiva. Forse colpa delle nuove …Leggi tutto

In Giappone ci sono tre modi per esprimere l’amore. La lingua araba ne conta sessanta. Tante parole per un sentimento tanto difficile da gestire negli ultimi tempi. Oggi stiamo assistendo ad un impoverimento della comunicazione affettiva. Forse colpa delle nuove tecnologie, messaggi che lasciano il tempo che trovano e vengono interpretati senza peso. Risposte con lettere frammentate e tanta paura. Tante differenze comportamentali tra uomini e donne.

Da una ricerca inglese risulta che l’uomo è quello che inizialmente ha più paura verso una relazione seria, ma è più veloce. Impiega 88 giorni dall’inizio della relazione per dire ti amo. La donna 134 giorni. Il ti amo di una donna è più sentimentale, viene dal profondo del cuore, l’uomo è più passionale, ma è quello che se non ha subito la risposta che cerca, cambia più velocemente idea. Non media e non ha pazienza.

Le diversità dovrebbero venire meglio accettate. Una vera storia d’amore la si distingue per le azioni che si compiono. Più fatti, non parole. Chi abusa delle parole d’amore, spesso nasconde un sentimento fragile. Un’indagine condotta da un sito per incontri extramatrimoniali rivela che il 53% degli uomini è capace di dire “ti amo” pur essendo infedele.

Per gli uomini, spesso più riluttanti, significa consegnarsi all’altro, ipotecando la propria libertà. L’errore più grande è aggrapparsi alle parole d’amore per ricevere conferme dell’essere amati.

Ricevere conferme però è importante, soprattutto per le donne che crescono con il mito dell’amore cavalleresco e gentile, ma poi si aspettano delle “ prove” fatte di azioni per essere sicure e spesso rimangono male, perché l’uomo non fa piccoli, necessari, gesti quotidiani.“Ti amo” racchiude tanti significati, suggella il rapporto, dà valore alla coppia, favorisce l’autostima. Però bisogna imparare a non essere ciechi, le premure, vengono prima delle parole.

Woody Allen in “tutti dicono I Love You“ manifesta i vari modi di dire ti amo facendone una riflessione di come siamo tutti diversi. In Ghost, la potenza del linguaggio in codice: con “idem”, lui si fa riconoscere per dirle “ti amo”. Per Pieraccioni il “ti amo” arriva in lingue diverse per farlo capitolare. Insomma vogliamo attribuirle il significato che merita e donarlo veramente a chi amiamo e chi sentiamo vicino a noi? Non regaliamolo a chi non lo capisce, non lo merita, non serve. Usare le parole in modo intelligente, aiuta l’intelligenza.

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Susanna Messaggio