Selvaggia Lucarelli: quest’anno alla blogfest va di moda la milf

Selvaggia Lucarelli: quest’anno alla blogfest va di moda la milf

Ciao mondo… ho intervistato la regina. Ecco a voi Selvaggia Lucarelli Quest’anno alla BlogFest di Rimini sei candidata ad almeno 5 premi fra Tweet awards e Macchianera Awards, un po’ come Tarantino con Django Unchained agli ultimi Oscar Academy. Ovviamente …Leggi tutto

Ciao mondo… ho intervistato la regina. Ecco a voi Selvaggia Lucarelli

Quest’anno alla BlogFest di Rimini sei candidata ad almeno 5 premi fra Tweet awards e Macchianera Awards, un po’ come Tarantino con Django Unchained agli ultimi Oscar Academy. Ovviamente li vincerai tutti… Ma se dovessi sceglierne uno, quale preferiresti vincere perché è sempre stato tuo o magari perché non lo hai mai vinto in passato? 

Mi piacerebbe molto vincere il premio “Miglior uomo su twitter”.  Porto mio figlio a scuola, butto l’immondizia, pago le bollette, pago i conti al ristorante, invito io persone ad uscire con me… direi che dalla categoria donne mi sono affrancata da un po’. E poi ovviamente Miss Internet. Mica per altro, è che la categoria MILF va celebrata e deve dire la sua contro quest’orda di ventenni che posano davanti alla tazza del water o col boiler dell’acqua calda  sullo sfondo su instagram.

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Forse sei l’unica vera blogstar italiana (si usa ancora questo termine?) nel senso che il tuo personaggio di opinionista in rete si è comunque integrato in pieno nel sistema dei mass media (scrivi per quotidiani, conduci programmi televisivi) ma vieni soprattutto identificata con la tua autonomia e la tua abilità di avere un tuo pubblico che ti segue individualmente su Internet. Sei quindi tu, Selvaggia Lucarelli, che porti pubblico web ai brand dei media e non viceversa. Eri già famosa prima di Internet (in teatro e in radio) ma come è cambiata oggi la tua carriera grazie a Internet e quale pensi sia il tuo vero punto di forza?

Il mio punto di forza è la comunicazione e il mio modo di comunicare su internet trova la sua isola felice. La forza sta nel fatto che non ho mai ritenuto i social o il blog un hobby. Io li ritengo una parte fondamentale del mio lavoro. Oggi chi scrive non può pensare di essere sempre efficace o sul pezzo 24 ore dopo un avvenimento piccolo o grande che sia, su un quotidiano, per cui per me un post su facebook spesso è quello che scriverei su Libero se andasse in stampa 5 minuti dopo. E poi scrivo per intrattenere. Voglio che chi mi legge si diverta o si incazzi, non che si senta augurare la buonanotte o passi dieci minuti a interpretare un messaggio cifrato per un ex fidanzato o un’amica con cui ho litigato. Per me i social sono informazione, opinione, spettacolo.

L’esperienza lavorativa più gratificante della tua vita?

Vedere i miei pezzi su Libero o sui social che diventano argomento di discussione in ufficio, a casa, sul web. Mi fermano un sacco di persone, soprattutto donne, per discutere di cose che ho scritto giorni o mesi prima e per me questa è una soddisfazione. Si scrive in solitudine, pensando che sia un lavoro che ripiega su se stessi e invece è bello sapere che le proprie opinioni stimolano e creano fermento.

Fra poco uscirà il tuo secondo libro, ci puoi dare qualche anticipazione?

Farà molto ridere e molto piangere. Queste sono le intenzioni. E anche le recriminazioni di tutti i miei ex fidanzati.

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A chi vuoi più bene? A Facebook o a Twitter?

A Facebook. Per me twitter è come la taglia 40: mi sta stretto. Twitter è meraviglioso quando si creano i gruppi d’ascolto in serate televisive divertenti tipo Sanremo o Miss Italia o quando c’è una notizia da dare, per il resto è la gara all’aforisma perfetto che alla lunga è un po’ stucchevole. Facebook ha una dimensione più letteraria e le discussioni non si consumano in 3 minuti come su Twitter ma vanno avanti a volte per giorni, mi piace di più.

I social sono parte integrante della vita di ogni giorno, su Facebook hai frequentemente un dialogo immaginario con tuo figlio. Non deve essere facile gestire in pubblico alcuni sentimenti molto intimi ma diresti che il confronto con il proprio pubblico di fan aiuta a essere mamme in questi tempi complicati? Riuscirai a resistere alla tentazione di postare foto di gatti e cani? (dicci di SI)

I dialoghi con mio figlio non sono immaginari! Sono verissimi. In realtà metto poco di personale sui social perchè so che c’è un muro di cafoni e di rompiballe pronti a svilire qualsiasi cosa si condivida del proprio privato. Prendo un cane e in mille mi danno della ceffa insensibile perchè non l’ho preso al canile, metto una foto di mio figlio e tutti a darmi della madre snaturata perchè ha i capelli lunghi e così via. Poi c’è un’invidia sociale bestiale. Basta scrivere “Sono andata a mangiare il sushi” che si viene aggrediti da centinaia di commenti del tipo “La gente muore di fame e tu vai a mangiare sushi, vergognati!”. Bisogna essere molto zen e molto consapevoli, quando si mette il proprio privato sui social, perchè le pressioni e le controindicazioni sono tante.

Foto di piedi? (dicci di NO)

Foto di piedi, di cibo, di gatti e autoscatti in ascensore no, non li reggo.

Sulla rete è anche frequente incontrare dei personaggi che facendosi forte dell’anonimato sbroccano,  arrivando  alle minacce esplicite. Qualche tempo fa è successo anche a te, come hai reagito e come pensi si possa arginare questo problema? 

Sulla rete si ingoiano mille rospi, si ignorano migliaia di imbecilli, mitomani, cafoni e pervertiti. Si tollera l’ignoranza. Ci si difende bannando e cancellando la gente inopportuna o che non sa stare al mondo.Per chi minaccia, io resto dell’idea che la soluzione sia la polizia postale. E’ l’unico deterrente possibile con la gentaglia e bisogna essere inflessibili se si vuole che il web sia un posto migliore e non il far west.

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3 profili tw da seguire assolutamente?

Non do nomi. Dico solo: seguite chi non passa le giornate a inciuciare con il gruppetto di famosi che fanno parte del suo circoletto. Seguite chi non vi racconta il meteo nella sua città. Seguite chi non vi dice cos’ha mangiato a cena. Seguite chi non si sforza di essere Oscar Wilde sempre e comunque.

Sei felice?

Sono un’irrequieta, quindi me ne frego della felicità come concetto. Per me felicità è non annoiarmi, nel bello e nella disperazione.

Quest’anno a Rimini alla BlogFest io gioco in casa, mi dai un consiglio per batterti nella categoria Miss Internet?

Invecchiati. Presentati con un capello grigio. Noleggia due marmocchi dalla famiglia Montezemolo. Compra un passeggino anzichè un perizoma. Cerca l’effetto MILF, è il trend del momento. Così sei troppo sgallettata, non hai speranza! (Sarà fatto!)

 

 

 

 

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Andrea Delogu

Disgrafica e di sinistra, abbiate pietà.

Nella mia biografia basterebbe scrivere che sono nata a Rimini per farvi capire che volente o nolente sono cresciuta con la musica da club o da discoteca.

Nei giorni in cui non andavo a ballare son riuscita a diventare cintura nera di Karate secondo Dan, scrivere e condurre un programma per Match Music dal titolo "A casa di Andrea", presentare il meglio di Sky, recitare in "Saturday Night Live" su Italia1, far parte di un gruppo musicale e cantare la colonna sonora dello spot Heineken USA, a recitare in alcuni cortometraggi, partecipare a diversi spot pubblicitari, ma soprattutto sono riuscita a convincere Panorama a darmi un Blog.

Chi è il matto tra i due? Prima che mi dimentichi: amante del rock, della buona e abbondante cucina, sostenitrice della piadina della Lella e degli strozzapreti del BarSole, malata di Twitter e tuttologa in pensione

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