Ho una percentuale della nuova villa di Soderbergh

Ho una percentuale della nuova villa di Soderbergh

Ho aspettato a scrivere questo post perché quando esco dal cinema delusa sono peggio di un felino con prole ferita. Volevo insultare Soderbergh e Carolin a mente fredda senza lasciarmi trasportare troppo dagli eventi. Come primo punto vi calmo …Leggi tutto

 

Ho aspettato a scrivere questo post perché quando esco dal cinema delusa sono peggio di un felino con prole ferita. Volevo insultare Soderbergh e Carolin a mente fredda senza lasciarmi trasportare troppo dagli eventi.

Come primo punto vi calmo subito, non mi aspettavo un capolavoro andando al cinema a vedere Magic Mike, nemmeno un film di spessore vi posso assicurare, ma mi aspettavo un film. L’esca del trailer ammetto era invitante, addominali, figaccioni, piccoli spezzoni di sesso selvaggio, un ottimo regista e quel pezzo di figo di Channing Tatum, insomma ci avevo sperato un po’… invece… IL NULLA! (Avevo scritto LAMMERDA, ma poi mia madre mi ha rimproverato per la mia scurrilità, e nulla, mi sono censurata)

Mi sono davvero rotta di contribuire alle spese per l’acquisto di ville megagalattiche o di macchinone o spese di gioco di registi e produttori che, a mio parere, messi alle strette dalla moglie o dall’amante cercano un modo per fare soldi al volo, impegnando meno tempo e risorse possibili.

“Steven amore, vorrei quella villa a Miami… me la compri?”

“Uff cara dai, devo lavorare…”

“Steven se non me la compri ti pianto un macello sappilo!”

“Va bene, va bene… aspetta che mi invento una minchiata in 5 minuti così ti tranquillizzi.”

Il resto lo potete vedere al cinema, è quello schifo di film dove tutto non ha senso né mordente, dove il protagonista non ha un passato, dove non c’è un antagonista, dove i cattivi si placano con un “dai amico”, dove il tipo di C.S.I. Miami balla con una scopa nel (avete capito), dove quello di White Collar fa la figura del pirla (tutti i miei ormoni sprecati), dove ci sono balletti che nell’era di StepUp 46 “anche no” e dove non vedi una trombata come si deve neanche per sbaglio. I film “leggeri” bisogna farli bene, soprattutto se sei un grande nome del cinema, grande forse è troppo, insomma un buon nome del cinema mondiale, perché poi uno ci rimane peggio che quando va alla cieca e prende una sòla, perché adesso non basta più ricordarmi che hai fatto Traffic, The informant!, Che, Solaris, etc., etc. bello mio, ora sei tornato a pari perché questo non è un film sbagliato , che può sempre capitare, questo è una presa per il culo. Una parvenza di sceneggiatura potevi fartela fare anche dal tuo podologo.

Si Steven, una parte di quella villa a Miami è anche mia, perché per quegli 8 euro non ho ancora avuto nulla in cambio, sappilo.

 

 

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Andrea Delogu

Disgrafica e di sinistra, abbiate pietà.

Nella mia biografia basterebbe scrivere che sono nata a Rimini per farvi capire che volente o nolente sono cresciuta con la musica da club o da discoteca.

Nei giorni in cui non andavo a ballare son riuscita a diventare cintura nera di Karate secondo Dan, scrivere e condurre un programma per Match Music dal titolo "A casa di Andrea", presentare il meglio di Sky, recitare in "Saturday Night Live" su Italia1, far parte di un gruppo musicale e cantare la colonna sonora dello spot Heineken USA, a recitare in alcuni cortometraggi, partecipare a diversi spot pubblicitari, ma soprattutto sono riuscita a convincere Panorama a darmi un Blog.

Chi è il matto tra i due? Prima che mi dimentichi: amante del rock, della buona e abbondante cucina, sostenitrice della piadina della Lella e degli strozzapreti del BarSole, malata di Twitter e tuttologa in pensione

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