Gregorio Paolini: Non ci libereremo tanto facilmente della tv

Gregorio Paolini: Non ci libereremo tanto facilmente della tv

Lui è Gregorio Paolini e per evitare di occupare tutto il post con lo spiegarvi chi è e che cosa ha fatto, vi linko semplicemente la sua pagina wikipedia (Gregorio_Paolini) anche perché di programmi tv ne ha fatti tantissimi e …Leggi tutto

Lui è Gregorio Paolini e per evitare di occupare tutto il post con lo spiegarvi chi è e che cosa ha fatto, vi linko semplicemente la sua pagina wikipedia (Gregorio_Paolini) anche perché di programmi tv ne ha fatti tantissimi e molti di questi sono i vostri preferiti… scommettiamo?

Parliamoci chiaro… come si vive con in casa 3 Telegatti?

Uno fa da fermalibri in una libreria, uno è in ufficio vicino al razzo di Tintin e uno in camera di mio figlio Mattia che lo usa come nemico di Supermario.

Una parte della televisione Italiana è nata dalla tua penna: Target, Verissimo, Ciro in figlio di Target, 8 millimetri, Cronache marziane e altri millemila titoli. Senza tentennare, scegli i 3 programmi che davvero sono stati i successi della tua vita, e perché?

I successi veri sono quelli che rispondono a scommesse fatte con te stesso: A tutto volume, il primo programma sui libri visto da 3 milioni di persone, Target, per ovvi motivi, e Gaia, perché abbiamo fatto più di 100 puntate in prima serata.

Come è iniziata la tua carriera e perché hai scelto la tv?

Ho iniziato facendo i promo di Retequattro quando ancora era di proprietà della famiglia Mondadori. Ho deciso di fare tv il giorno in cui mio nonno ha messo la tv nel suo bar: era la prima tv a Udine, tutti i ferrovieri venivano a vederla dalla stazione di fronte. Mio nonno aveva appoggiato il televisore sopra una gabbia per scoiattoli. Quando la gente si annoiava guardava gli scoiattoli, quando si divertiva guardava la tv. Così ho imparato come funziona l’Auditel.

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Andando avanti nel tempo i social stanno modificando indirettamente il modo di comunicare (Youtube ha abbassato il livello d’attenzione su filmati più lunghi di 3 minuti ad esempio), la televisione in che modo potrà correre ai ripari e quanto tempo servirà prima che tutto si assesti (com’è stato anni e anni fa con la radio spodestata appunto dalla tv)?

La tv ha trovato la soluzione: farsi trovare dovunque, sullo smartphone, sull’iPad, presto anche sul citofono e la lavatrice. E Youtube oggi si vede da qualunque nuovo televisore. Non ci libereremo tanto facilmente della tv.

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Quando hai iniziato a fare il tuo lavoro avevi questo in mente?

Da piccolo volevo fare l’annunciatore alla radio. Poi mi dissero che avevo l’erre moscia.

La censura in Italia ancora oggi si fa sentire, molti progetti ad esempio, magari geniali, hanno dovuto accontentarsi del web o di qualche orario notturno inoltrato per poter vedere la luce (mamma che poeta che sono), quante volte hai dovuto aggirare l’ostacolo?

Devi resistere un minuto di più della pigrizia del pubblico. Se si abituano è fatta. Ma è sempre più difficile reggere per così tanto tempo.

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La difficoltà più grande nel mettere in piedi uno spettacolo?

Mettere d’accordo i creativi e il cast. Farli remare tutti dalla stessa parte.

Consigliami 3 profili tw da non perdere assolutamente.

@albertoinfelise perché fa più ridere di qualunque testo satirico; @Gio_Post perché è una soncini con più buonumore; @superfluido perché è una miniera di giochi di testa. E poi ovviamente @stazzitta , ma lo davo per scontato.

E anticipaci il tuo prossimo progetto, se si può.

Prima devo fare un po’ di mare, sennò non mi viene un’idea in croce.

Sei felice?

Spero di esserlo presto.

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Andrea Delogu

Disgrafica e di sinistra, abbiate pietà.

Nella mia biografia basterebbe scrivere che sono nata a Rimini per farvi capire che volente o nolente sono cresciuta con la musica da club o da discoteca.

Nei giorni in cui non andavo a ballare son riuscita a diventare cintura nera di Karate secondo Dan, scrivere e condurre un programma per Match Music dal titolo "A casa di Andrea", presentare il meglio di Sky, recitare in "Saturday Night Live" su Italia1, far parte di un gruppo musicale e cantare la colonna sonora dello spot Heineken USA, a recitare in alcuni cortometraggi, partecipare a diversi spot pubblicitari, ma soprattutto sono riuscita a convincere Panorama a darmi un Blog.

Chi è il matto tra i due? Prima che mi dimentichi: amante del rock, della buona e abbondante cucina, sostenitrice della piadina della Lella e degli strozzapreti del BarSole, malata di Twitter e tuttologa in pensione

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