Claudia Morandini: è stato difficile farmi apprezzare per quello che sono diventata

Claudia Morandini: è stato difficile farmi apprezzare per quello che sono diventata

Vi dico solo che non dovete soffermarvi sulla sua bellezza, no, ma nemmeno sul fatto che è stata una campionessa sportiva. Aspettate! Nemmeno sulla bravura nel condurre programmi… insomma con Claudia Morandini dovete prendere il pacchetto completo, perché lei è …Leggi tutto

Vi dico solo che non dovete soffermarvi sulla sua bellezza, no, ma nemmeno sul fatto che è stata una campionessa sportiva. Aspettate! Nemmeno sulla bravura nel condurre programmi… insomma con Claudia Morandini dovete prendere il pacchetto completo, perché lei è tutto questo.

Sul tuo sito possiamo vedere che oltre ad essere una sportiva, sai presentare, scrivere programmi, e condurre programmi radiofonici. Queste velleità c’erano prima della passione per lo sci o sono arrivate dopo, con il tempo e le vittorie?

La scrittura è sempre stata parte della mia vita. Quando facevo l’atleta mi aiutava a liberare le emozioni, già allora mi estraniavo dal mondo reale e partiva l’anima. Scrivendo mi sono conosciuta, rileggendomi mi sono compresa e ho superato molte difficoltà. Era un’espressione di me stessa. Il resto è arrivato dopo. C’è stata la predisposizione ma poi è servito l’allenamento e la gavetta. Ho investito tanto nella mia preparazione, in particolar modo negli anni dopo il mio ritiro.

Se potessi scegliere solo una passione, cosa sceglieresti? E perché?

Mi piace tutto quello che faccio perché è vario. Cambiare ruolo in continuazione ti permette di diventare estremamente versatile e pronta a tutto. Se potessi scegliere farei solo la scrittrice. Ho già diversi manoscritti finiti, continuerò a scrivere perché semplicemente “lo sento”.  Sono di vecchio stile, mi piace annusare la carta stampata e avere un libro in mano. Scrivo di vita. Considero la lettura ancora una forma di cultura tra le più importanti, considero la scrittura un dono e una guarigione. Vuoi leggermi Andrea?

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Quanto ha avuto peso nella tua carriera nel mondo dello spettacolo la tua bellezza, e quanto il tuo talento sugli sci? 

Entrambi sono stati la mia fortuna e la mia rovina. Presentarmi nel mondo della comunicazione come ex atleta mi ha dato valore all’inizio, mi ha aperto diverse strade. Poi però è stato difficile farmi apprezzare per quello che sono diventata perché tutti mi vedevano ancora come la “sciatrice”.  L’aspetto fisico ha aiutato, sappiamo tutti quanto venga considerato l’aspetto esteriore , poi è diventato una condanna. Perché mi vedevano come la Barbie bionda. Nello sport, ambiente maschile, non sai quanta fatica faccia a far cambiare in fretta l’opinione: dalla bambola alla professionista. Insomma è una guerra. Ti dirò, me ne frego, non mi considero assolutamente una bellezza, ma di certo carismatica e con carattere. Mi importa poco di qualsiasi giudizio se non quello delle persone che amo. Io vado avanti per la mia strada, con il mio passato come esperienza, il mio presente come continua formazione, il mio futuro come la realizzazione di me stessa, per me stessa prima di tutto.

Tu sei attivissima sui social, hai un profilo Instagram, Facebook e un profilo Twitter.  Molte persone note (ovviamente non tutte) trovano troppo faticoso riuscire a gestire, oltre ad il loro lavoro, anche l’immagine pubblica. Quando ti sei innamorata della comunicazione social?

I social… arma a doppio taglio! Da poco uso Twitter, ho cercato di utilizzarlo nel modo migliore soprattutto durante le Olimpiadi. Nell’ambiente dello sport invernale è poco utilizzato, molto di più in altri sport e nello spettacolo. Istagram mi diverte, FB lo trovo in calo rispetto al passato. Cerco di utilizzarlo professionalmente anche se non nascondo la parte più “normale” della mia vita. Credo che alla gente piaccia conoscerti al di la di uno schermo o di un suono.  Nei social sono io, facilmente criticabile o facilmente apprezzabile. Dipende dal punto di vista. Spesso, ricevo critiche o complimenti costruttivi, ad esempio durante le Olimpiadi, momento di maggior esposizione per me, posso dire apertamente di aver ricevuto il 5% di critiche e il 95% di consensi. E le critiche m sono servite per migliorare. Per il resto, ho deciso di voler condividere attraverso i social gioie, emozioni e dolori. Nel limite della privacy.

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Quindi mi par di capire Instagram SI, Facebook NO, Twitter FORSE?

FB  in Italia forse ancora  il più attivo, da’ un immagine di te completa e lo uso relativamente poco. Istagram mi diverte, ma sono sempre molto attenta. Twitter ultimamente mi stimola maggiormente. E’ veloce, istintivo. Lo uso con rispetto, non mi sono ancora mai sbilanciata ma comincia a piacermi. Attenzione, arriva sempre il momento in cui per un po’ io scompaia dalla rete. Il classico Break che serve. Diciamo che i social, tutti, danno un’impronta di quello che sei. Cerco sempre di essere costruttiva, mai esagerata, sempre presente, un po’ sobria, un po’ ironica e auto-ironica senza però ostentare con foto sexy ecc.

Hai mai dovuto gestire qualche estimatore troppo pressante in rete?

Certo. In quel caso ho cancellato/bloccato il personaggio. Come dicevo prima sei più “abbordabile” se sei presente nei social. Ciò non significa che i limiti da non superare tu non li possa mettere.

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Segnalaci tre profili twitter da seguire assolutamente?

Il mio @ClaMorandini ,  @GoogleFacts e @CharlesBukowski .

Sei felice?

Sì, sono felice. Alterno la felicità alla serenità e tutto questo è semplicemente perfetto.  Mi ritengo una donna fortunata.

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Andrea Delogu

Disgrafica e di sinistra, abbiate pietà.

Nella mia biografia basterebbe scrivere che sono nata a Rimini per farvi capire che volente o nolente sono cresciuta con la musica da club o da discoteca.

Nei giorni in cui non andavo a ballare son riuscita a diventare cintura nera di Karate secondo Dan, scrivere e condurre un programma per Match Music dal titolo "A casa di Andrea", presentare il meglio di Sky, recitare in "Saturday Night Live" su Italia1, far parte di un gruppo musicale e cantare la colonna sonora dello spot Heineken USA, a recitare in alcuni cortometraggi, partecipare a diversi spot pubblicitari, ma soprattutto sono riuscita a convincere Panorama a darmi un Blog.

Chi è il matto tra i due? Prima che mi dimentichi: amante del rock, della buona e abbondante cucina, sostenitrice della piadina della Lella e degli strozzapreti del BarSole, malata di Twitter e tuttologa in pensione

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