Regole, ribellione e libertà: il mio percorso fino a qui

Inizierò col raccontarvi della nuova me: voglio condividere con voi il percorso di vita che sta rivoluzionando la mia esistenza. E’ un lento cammino iniziato tanti anni fa: più volte l’ho intrapreso per poi scappare, e poi per riprenderlo nuovamente, …Leggi tutto

Inizierò col raccontarvi della nuova me: voglio condividere con voi il percorso di vita che sta rivoluzionando la mia esistenza.

E’ un lento cammino iniziato tanti anni fa: più volte l’ho intrapreso per poi scappare, e poi per riprenderlo nuovamente, fino a quando, un giorno, ho iniziato a camminare da sola. Adesso non mi fermo più: ho sete e fame di nutrire la mia anima,senza dimenticare il corpo che ne è il tempio.

Ma partiamo dall’inizio. Avevo 18 anni ed ero una giovane ragazza ribelle, una di quelle che non accettano le regole perché sanno che non vanno bene per loro. Spesso mi chiedevo: perché la gente mente? Tanta ipocrisia, bigottismo e frustrazione, cosa vogliono dire? Perché le persone non sono coerenti con regole che loro stesse si sono date? Perché non provare a cambiare tutto, costi quel che costi? Così decisi di andarmene di casa a 18 anni e 2 giorni, senza soldi, senza vestiti, solo con me stessa e quello che avevo addosso.

Ho assaporato la libertà totale per un anno, girando per il mondo, provando a volte anche la fame, ma sempre vivendo le emozioni. Che bella cosa le emozioni: sorrisi aperti e sinceri, occhi che si guardano fino a toccare l’anima. Ho vissuto l’India ed ho capito che l’universo è magia.

La magia l’avevo conosciuta anni prima, leggendo un libro a 14 anni: era un libro di magia, naturalmente si trattava di magia bianca, buona. Ho sempre prediletto la luce alle tenebre. All’epoca divenni anche seguace di Sai Baba: non sapevo nemmeno chi fosse ma rimasi comunque folgorata dal suo volto e dalle sue parole e decisi di incollare un suo ritratto sul mio diario segreto. Se mia mamma l’avesse visto: apriti cielo! La mia famiglia non ha mai capito questa mia ricerca spirituale: sono molto pragmatici e terreni, si straniscono a sentir parlare di energia.

Altre letture hanno segnato la mia vita. “Il signore degli anelli”, che lessi a 15 anni. Veniva spacciato come un libro fantasy per ragazzi, ma in realtà è un libro esoterico ricco di significati profondi.

Anche la lettura della Bibbia mi toccò in profondità. Era l’estate dei miei 15 anni quando un professore ce la assegnò come lettura per le vacanze. Fu un’esperienza toccante, a volte complicata o fastidiosa, spesso commovente. In quegli stessi mesi mi innamorai di un ragazzo hippy: mi parlava di amore, libertà, della necessità di spezzare le catene e reinventare la società, le regole e creare un mondo migliore. Lo ascoltavo affascinata: desideravo quella libertà. E la ottenni.

Fu allora che pagai il primo conto con la vita: salatissimo, anche se all’epoca ancora non sapevo quanto. Selen nacque poco dopo: era figlia di quella libertà. Cercai di portare avanti un sogno, ma quando capii che ero entrata in una gabbia, cercai di uscirne. Non mi dilungo su Selen:tutti voi la conoscete, altrimenti non sareste qui. Selen è stata una ricercatrice: ha pagato sulla propria pelle la trasgressione alle regole, ma è stata anche tanto amata da tutti quelli a cui certe regole sono state strette, almeno una volta nella vita.

La gabbia in cui ero entrata era quella del business: un mondo popolato di produttori che non ti vedono come un essere umano ma solo come soldi in movimento! Non si è liberi di essere sé stessi: si deve fare solo quello che il mercato richiede. E così ho deciso di uscire dalla gabbia. Non potevo più far parte di quel mondo: il mio corpo e tutta la mia essenza lo  rifiutavano. Mi stavo ritirando in una sessualità più pudica , più intima e legata ai sentimenti… Avevo finito la mia ricerca sul corpo fisico, e mi ero rivolta ad altro. Sapevo che uscendo da quel mondo il mio tenore di vita sarebbe drasticamente cambiato, ma non me ne curai.

Ai produttori invece importò parecchio: vidi i miei film triplicarsi sul mercato, pellicole senza diritti, che non avevo mai girato, composte con tagli precedenti. Fecero perfino uscire sui giornali delle foto di scena. Tutto senza diritti. Così fui costretta a fare molte cause e spesi molti soldi per difendermi da quello sciacallaggio. Un capitolo molto triste della mia vita. Ma nonostante i dispiaceri non desistetti nei miei intenti e tornai indietro, come loro invece si auguravano.

Un uomo potente un giorno mi disse: “quando prendi una decisione non voltarti mai indietro”.

E’ una lezione che, anni dopo, mi hanno ripetuto anche quando ho camminato sui carboni ardenti. Lucia Giovannini, la mia insegnante, fondatrice di Bless You mi disse: “una volta saliti sul tappeto di carboni ardenti l’unica cosa da non fare assolutamente è tornare indietro, per non bruciarvi dovete guardare avanti, puntare ai vostri obiettivi e continuare a camminare”.

Ho camminato tanto nella mia vita, anche inciampando, ma ogni volta mi sono rialzata. Nella vita si cade, ma la differenza la fa chi sa rialzarsi.

Ho incontrato molti maestri sul mio percorso. Ho conosciuto persone persone che parlano con gli angeli e maestri spirituali che hanno abbandonato il corpo. Ho incontrato un maestro esoterico molto potente…. Forse troppo: c’era qualcosa di oscuro in lui. Ho conosciuto sciamani che con la loro energia mi hanno cambiato la vita.

Ho imparato a praticare lo yoga, la meditazione e a fare digiuni disintossicanti. Ho studiato lungamente l’alimentazione, mi sono avvicinata alla fitoterapia e all’omeopatia. Sono diventata estetista qualificata per curare il corpo, che è il vero tempio della nostra anima. Sto studiando per prendere il master in PNL, wellness coach di nutrizione cellulare e sono già coach practitioner.

Studio per conoscere e curare il corpo perché il mio desiderio più profondo è quello di essere una guida per le donne affinché imparino ad amarsi di più, a curare sé stesse, nel fisico e nell’anima.

 

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Luce Caponegro