Se trecento euro per un presepe vi sembran pochi

La capanna della Natività (vuota): 74 euro. Una capannuccia di legno: 34 euro ciascuna. Set piccolo di due galline, due agnelli e un tacchino in plastica: 14 euro. Una Madonna in terracotta: 24 euro, come Giuseppe o il Bambinello. Casa …Leggi tutto

La capanna della Natività (vuota): 74 euro. Una capannuccia di legno: 34 euro ciascuna. Set piccolo di due galline, due agnelli e un tacchino in plastica: 14 euro. Una Madonna in terracotta: 24 euro, come Giuseppe o il Bambinello. Casa nuova, bimbo piccolo. La voglia di tornare bambino. Dopo aver fatto l’albero di Natale, rigorosamente l’8 dicembre, come da rito ambrosiano, volevo trasmettere a mio figlio i futuri ricordi dell’odore del muschio umido, mia madeleine natalizia. Alle porte di Milano c’è un negozio celebre per gli addobbi e le più curiose cianfrusaglie di Natale. E ovviamente una vasta parte è dedicata al presepe. Mentre mio figlio si incantava davanti ad un trenino elettrico, decisamente fuori tema, io mi perdevo tra quelle capanne tanto ben fatte da aver voglia di farsi piccoli e dormirci dentro. Continuavo a chiedere a mio figlio: “Ti piace il presepe?”. Al suo terzo “no” mi son sentito come Eduardo e ho cominciato a perdere l’entusiasmo. Ma ormai il bambino da accontentare ero io. Però, quanti pastori sarebbero serviti, a 12 euro l’uno? E poi il muschio? Dove trovarlo a Milano? Non mi ricordavo di averne visto nei parchi. Ma il merchandising natalizio si è evoluto: una confezione di muschio secco, rigorosamente Made in Italy (e ci mancava che fosse d’importazione), ad appena 7 euro. Non so se è stato il preventivo di spesa a dissuadermi o la tristezza che mi trasmetteva quel muschio incellophanato. Ma in quest’anno di spending review risparmierò sul presepe.

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Giorgio Sturlese Tosi

Giornalista. Fiorentino trapiantato a Milano, studi in Giurisprudenza, ex  poliziotto, ex pugile dilettante. Ho collaborato con varie testate (Panorama,  Mediaset, L'Espresso, QN) e scritto due libri per la Rizzoli ("Una vita da  infiltrato" e "In difesa della giustizia", con Piero Luigi Vigna). Nel 2006 mi  hanno assegnato il Premio cronista dell'anno.

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