La Tata: in cima alla lista dei regali. E in quella dei nostri cuori

La Tata: in cima alla lista dei regali. E in quella dei nostri cuori

La Mamma è una persona organizzata, a differenza del sottoscritto. E quindi in questo periodo stampa una efficentissima lista dei regali di Natale. Nel senso che ha un file (nel computer, ma sospetto che ce l’abbia anche impresso a fuoco …Leggi tutto

La Mamma è una persona organizzata, a differenza del sottoscritto. E quindi in questo periodo stampa una efficentissima lista dei regali di Natale. Nel senso che ha un file (nel computer, ma sospetto che ce l’abbia anche impresso a fuoco nella testa) che aggiorna tutti gli anni, con la lista di parenti, amici, conoscenti e i relativi regali da fare. Mancano i ragazzi, che come al solito domani, a Sant’Ambrogio, prepareranno l’albero e metteranno tra i rami la loro letterina (le due lo fanno solo a beneficio del Piccolo, che ancora ci crede).

E comunque, in cima alla lista, anche quest’anno c’è lei: la mitica Tata. Quella che ha tirato su le due pesti maggiori e, quando forse sperava in una meritata pensione per curare i suoi nipotini, è stata prepotentemente rimessa in gioco dall’arrivo del Piccolo. La Tata è in cima alla lista dei regali non perché, biecamente e utilitaristicamente, ci teniamo a trattarla bene e a coccolarla. Semplicemente perché in 18 anni è diventata a tutti gli effetti una di famiglia. Non vive con noi, ma trascorre da noi gran parte della sua giornata: passa a prendere il Piccolo all’asilo, lo accompagna a casa, prepara la cena per tutta la famiglia e spesso cena con noi. Quando l’abbiamo conosciuta era arrivata clandestina, da un paesino sperduto sulle Ande, dove aveva lasciato tre figli. Mentre dedicava la sua vita  a curare e ad amare le nostre figlie, i suoi ragazzi crescevano, studiavano nelle scuole che il suo stipendio italiano poteva permettersi, e la raggiungevano uno alla volta in Italia. Oggi la Tata è diventata nonna, e abbiamo potuto gioire con lei della nascita di questo attesissimo nipote. Che lei oggi trascura per dedicarsi al Piccolo.

Esisterà mai abbastanza gratitudine per compensare la sua vita dedicata alla nostra famiglia? Evidentemente sì. Perché le mie figlie, anche senza lista, hanno già pensato al regalo per la Tata prima di tutti gli altri. E quando il Piccolo gioca a fare il cuoco, tiene da parte sempre il primo assaggio per lei. Che sicuramente vale molto più di tutti i nostri regali sulla lista…

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Antonio Emme

Avvocato in un grande studio milanese, nato al Sud, vive con una moglie, un cane, la figlia Grande (21 anni), la Seconda (quasi 18)  e il Piccolo (quasi 5). Gli piace pescare ma non ha mai tempo, cucina e viaggia appena può.

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