Un amore (un pezzo alla maniera di Buzzati)

C’è una via vicino casa mia, ci passo ogni mattina per andare alla stazione. È una strada a senso unico eppure larga come sono ampie tutte le strade di Forlì, città monumentale, pensata per dei giganti e invece gli abitanti, …Leggi tutto

C’è una via vicino casa mia, ci passo ogni mattina per andare alla stazione. È una strada a senso unico eppure larga come sono ampie tutte le strade di Forlì, città monumentale, pensata per dei giganti e invece gli abitanti, quelli che ci sono perché spesso uno si domanda che fine abbiano fatto gli altri ché non si vedono mai, quelli che ci sono sono normali.

Passavo tempo fa e ho notato appesa a un balcone una bandierina bianca, rossa e blu, la bandierina della Slovacchia. E d’altronde proprio davanti c’è parcheggiata una macchina con targa slovacca, ora non mi ricordo il modello comunque tutto torna. Appesa alla ringhiera del balcone c’è una bandierina della Slovacchia, sulle prime ho pensato fosse per gli Europei ma la Slovacchia non è qualificata e non avrebbe senso. Era in un girone difficile, è stata un po’ una delusione ma ci poteva stare. Allora ho pensato semplicemente che c’è la bandierina della Slovacchia perché chi abita in quella casa è slovacco e vuole che si sappia, è contento di essere slovacco o comunque non vuole dimenticarlo. Ha la bandierina fuori perché è la sua nazione, una bandiera molto piccola d’altra parte, che non disturba nessuno e che non si può definire arrogante.

Poi passando un’altra volta davanti a quel balcone mi sono chiesto quando la toglierà? Perché se l’ha messa in quanto slovacco, la bandierina bianca rossa e blu, allora avrebbe senso che non la togliesse più, finché rimane slovacco. O invece funziona come un innamoramento, che uno fino al giorno prima si sente che sventolerà per sempre quella bandiera che ti identifica e che senti tua e poi invece una mattina ti svegli e non senti più nulla.

Magari una mattina lo slovacco si sveglia e come uno non è più innamorato lui non è più slovacco, che ne sai che scherzi fanno i sentimenti? Tutto può capitare, anche che uno smetta di essere slovacco, ma intanto quella bandierina è lì e non sventola neanche perché non c’è mai vento ed è molto piccola, però ogni volta che passo lì davanti penso, e magari lo pensano anche tutti gli altri che passano, questo è slovacco e ne è fiero, è innamorato della Slovacchia, e sorrido del suo amore bianco rosso e blu appeso in una strada a senso unico non lontano dalla stazione di Forlì.

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Tommaso Giancarli

Nato nel 1980, originario di Arcevia, nelle Marche, ho studiato Scienze  Politiche e Storia dell'Europa a Roma. Mi sono occupato di Adriatico e  Balcani nell'età moderna. Storia e scrittura costituiscono le mie  passioni e le mie costanti: sono autore di "Storie al margine. Il XVII  secolo tra l'Adriatico e i Balcani" (Roma, 2009). Attualmente sono di  passaggio in Romagna.

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