Giovanni Paolo II: un grande innovatore

Alcuni pensano che l’innovazione riguardi solo prodotti, tecnologie ed economia. Ma gli innovatori sono persone che hanno trasformato i loro sogni in storia, rendendo il mondo migliore. E solo in pochi casi quei sogni si concretizzano in prodotti e …Leggi tutto

Alcuni pensano che l’innovazione riguardi solo prodotti, tecnologie ed economia. Ma gli innovatori sono persone che hanno trasformato i loro sogni in storia, rendendo il mondo migliore. E solo in pochi casi quei sogni si concretizzano in prodotti e tecnologie.

Molto più spesso, le innovazioni consistono in idee controcorrente che cambiano il modo di vivere delle persone, grazie a chi le ha proposte. L’innovatore è un rivoluzionario, che sfida i paradigmi dominanti e vuole affermare un’altra verità. Gandhi, Mandela, Martin Luther King e Gesù sono esempi di innovatori.

Giovanni Paolo II è stato uno dei più importanti innovatori del ‘900, e la sua grandezza è proporzionale agli errori commessi nei secoli da una Chiesa che si era allontanata da Gesù.

Ha rimesso al centro gli ultimi: i poveri, i sofferenti, le vittime delle guerre. Ha tolto al Papa l’atteggiamento da re, il distacco aristocratico dagli ultimi, trasformando il Papa in Padre, di cui milioni di giovani si sono sentiti figli.

Innovò chiedendo perdono per le pecche di una Chiesa che aveva perseguitato le altre religioni. Abbracciò il Dalai Lama, pregò con gli altri leader religiosi ad Assisi e con i fratelli maggiori ebrei in Sinagoga. Fu in rottura con il passato, fedele a Cristo.

Con grandi sacrifici personali, viaggiò molto, per essere vicino ai poveri del mondo, rompendo il paradigma per cui sono i pellegrini a doversi recare dal Papa.

Fu un Papa diverso, nuovo, umano: esordì con un se mi sbaglio mi corrigerete, chiuse il pontificato mostrandosi rigido, in un corpo che non controllava più, con una sofferenza dell’anima indicibile per una persona che amava lo sport, il movimento, la montagna.

E’ stato l’opposto di molti Papi precedenti, ribadendo il ruolo veramente Cristiano del Pontefice: colui che crea il ponte tra gli uomini e Dio, il seguace di Cristo che si fa servo degli ultimi, non il capo di Stato o il Dio in terra. Non usava il pluralis maiestatis, tipico dei reali, si riferiva a sé stesso con l’Io al posto del Noi e scelse una messa di inaugurazione, al posto della tradizionale cerimonia di incoronazione papale.

Il suo discorso di insediamento (del ’78) è utile per chiunque voglia innovare, in azienda o nella società. Non abbiate paura, aprite i sistemi economici come quelli politici. La paura e la chiusura bloccano gli aspiranti innovatori. Lui ripeteva Aprite, aprite, aprite.

Così è caduto il muro di Berlino, così è nata l’Europa, così è migliorato il mondo. A distanza di 36 anni, anche le aziende se ne accorgono, ed ora in tanti parlano di “open innovation”.

Il suo esempio mi ricorda quello dei grandi innovatori, che spesso vengono derisi, umiliati, perseguitati. Ma che vivono e muoiono felici, nel perseguimento del loro sogno. Perché, come scrisse Tucidide, il segreto della felicità è la libertà, il segreto della libertà è il coraggio.

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Ernesto Ciorra

Ernesto è nato a Roma, ma per 10 anni ha vissuto a Milano, in Ripa di Porta Ticinese. Dopo la laurea in Bocconi, Ernesto si è occupato di creatività e di innovazione, che insegna in Italia ed in Spagna, ed ha fondato Ars et Inventio, per dare metodo alla creatività e trasformarla in valore. Da Ottobre 2014 ha colto una straordinaria opportunità offerta da Francesco Starace, un CEO innovatore e coraggioso, ed è diventato il responsabile dell’Innovazione e della Sostenibilità di Enel, una delle aziende che da anni, con il proprio impegno sulle energie rinnovabili, sta rendendo migliore il nostro pianeta.

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