Australia: un concorso mette in palio sei “migliori lavori del mondo” (e 80mila euro)

Australia: un concorso mette in palio sei “migliori lavori del mondo” (e 80mila euro)

La notizia, quattro anni fa, fece schiattare d’invidia chiunque ne fosse venuto a conoscenza: il Tourism Queensland aveva messo in palio, e subito assegnato, un lavoro come responsabile dell’isola tropicale di Hamilton, vicino alla Grande barriera corallina, pagandolo profumatamente. …Leggi tutto

La notizia, quattro anni fa, fece schiattare d’invidia chiunque ne fosse venuto a conoscenza: il Tourism Queensland aveva messo in palio, e subito assegnato, un lavoro come responsabile dell’isola tropicale di Hamilton, vicino alla Grande barriera corallina, pagandolo profumatamente. Tra gli oltre 34mila candidati provenienti da 200 Paesi, ad aggiudicarsi il posto fu l’inglese Ben Southall.
Ora il concorso globale Best Jobs in the World è tornato promosso dall’Ente del Turismo Australiano ed ha moltiplicato l’offerta per sei, tante sono le posizioni disponibili in diverse regioni australiane.

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Australia - The Best Jobs in the World

La straordinaria occasione è tesa a rilanciare il mercato turistico locale ed è rivolta a ragazzi dai 18 ai 30 anni che possono iscriversi online al sito o alla pagina facebook  entro il 10 aprile. Quindi, bisogna aspettare l’ok via mail per caricare la propria video-candidatura di massimo 30 secondi in inglese.

I magnifici posti di lavoro, tutti in location incantevoli, sono:
1. Fotografo trendy a Melbourne
2. Specialista del divertimento nel New South Wales
3. Esploratore dell’Outback nel Northern Territory
4. Guardiaparco nel Queensland
5. Custode della natura nel South Australia
6. Maestro del gusto nel Western Australia

Per ciascuna posizione l’ente del turismo offre un contratto di sei mesi e un pacchetto di 100mila dollari australiani (circa 80mila euro), per coprire lo stipendio e i costi per il mantenimento.

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Carla Brazzoli

Sono nata in estate, al mare, e da subito ho respirato aria di vacanza. Naturale che abbia la fissa del viaggio, non importa dove, basta andare. E faccio bene perché tutte le volte che sono partita ho raccolto spunti e ricordi indelebili.

Dalla Tanzania alla Birmania, dal Messico all’Indonesia, ho sempre portato a casa nuove emozioni e nel cuore conservo gli sguardi che ho incrociato, i sorrisi che mi sono stati regalati e il dispiacere degli addii. Immancabilmente, ogni aereo in decollo che riesco a intercettare dalla finestra del mio ufficio di Segrate, che guarda verso Linate, mi fa sussultare.

Viaggiare apre la mente, è un vero doping per lo spirito. Ogni luogo, anche il più banale, nasconde l’imprevedibile. Basta saperlo trovare. Viaggiate gente, viaggiate.

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