Ricorso sul metodo

Una domanda di metodo, ché le questioni di metodo – sarà deformazione professionale – mi sembrano quasi sempre più interessanti che quelle di merito: quando i giudici della Corte di Cassazione affermano [1] che è “mero pregiudizio” sostenere che “sia …Leggi tutto

Una domanda di metodo, ché le questioni di metodo – sarà deformazione professionale – mi sembrano quasi sempre più interessanti che quelle di merito: quando i giudici della Corte di Cassazione affermano [1] che è “mero pregiudizio” sostenere che “sia dannoso per l’equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale”, al netto del fatto che si sia d’accordo o meno, stanno facendo un’affermazione giuridica? Etica? Scientifica? Filosofica? Psicologica? Di mero buon senso? Ideologica? Logica? Empirica? Sociologica? Politica?

[1] Per la verità i giudici non affermano esattamente questo, bensì che “il mero pregiudizio che sia dannoso per l’equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale” è alla base del ricorso sul quale si sono espressi. Non è esattamente la stessa cosa, come ognuno può ben capire. Ma la sintesi giornalistica è stata quella che riporto sopra, quindi facciamo un po’ come se.

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Marco Beccaria

Marco Beccaria è nato a Milano nel 1967. Sa fare passabilmente tre cose:  insegnare filosofia e storia al liceo, discutere oziosamente di massimi  sistemi e il master di Dungeons & Dragons. Meno bene riesce a  giocare a pallacanestro e ad andare in bicicletta, il che non gli  impedisce di trarre godimento da entrambe le attività. È sposato con  Raffaella e vive tra i colli piacentini e Milano.

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