BlackBerry Passport, speranze al quadrato
Carl Court - AFP
Tecnologia

BlackBerry Passport, speranze al quadrato

La casa canadese prova a (ri)conquistarsi le simpatie dell’utenza business (e non) con un oggetto dal design decisamente insolito

Qualcuno lo considera il canto del cigno di un’azienda che da troppo tempo sembra aver smarrito la sua strada; per qualcun altro, invece, è il primo vero segnale di una rinascita. Comunque la si voglia vedere, BlackBerry è tornata a battere un colpo nel settore che l’ha consacrata all’attenzione del grande pubblico, quello degli smartphone per il mondo business. Lo ha fatto con un modello dal design francamente discutibile, abbastanza costoso (599 dollari il prezzo statunitense) ma con alcune trovate tecniche piuttosto interessanti.

Si chiama BlackBerry Passport ma in molti lo hanno già ribattezzato lo smartphone quadrato e non ci vuole molto a capire il perché. Con quel design così spigoloso, il nuovo telefonino intelligente dell’ex RIM sembra voler rompere tutti gli schemi, a dire il vero un po’ omologati, che fanno parte del settore. Altro che ricerca della leggerezza, linee arrotondate e design ultrapiatto. Coi suoi 9,3 centimetri di girovita, i quasi 200 grammi di peso ma soprattutto con quel display pitagorico (1440x1440 pixel), il nuovo Passport potrebbe quasi essere considerato un nuovo genere di consumo. Piacerà? Forse no, ma arrivati a questo punto - direbbe il saggio - se non risichi non rosichi. E BlackBerry è obbligata a cercare soluzioni coraggiose se vuole davvero tornare a recitare un ruolo da protagonista.

Sotto il cofano c'è un motore potente
Di sicuro, la casa canadese vorrebbe che non si parlasse solo di estetica ma anche di quello che c’è dentro il suo nuovo dispositivo, dal processore SnapDragon 801 (lo stesso che fa girare tutti i principali top di gamma Android) alla super-batteria da 3450 mAh, dai 3 giga di RAM alla nuova release del suo sitema operativo, BlackBerry 10.3, qui arricchita con un software (BlackBerry Blend), che permette di duplicare l’ambiente e le applicazioni presenti sullo smartphone su altri dispositivi di altri produttori (fino a un massimo di cinque). Ci sarebbe poi da spendere ben più di una parola per l’originalissima tastiera “touch”, una Qwerty disposta su tre file che all’occorrenza può essere sfiorata come un pad tattile. Questo breve video aiuta a capire meglio di cosa si tratta.

Un dispositivo per il mondo business. O forse no
BlackBerry dice di avere sviluppato questo Passport pensando a una categoria ben precisa di utenti: i business man che non si accontentano dei soliti smartphone touch ma vogliono un oggetto che sia innanzitutto produttivo. Di fatto, però, il nuovo dispositivo della casa canadese non snobba tutte quelle piccole e grandi funzionalità che piacciono tanto all’utenza consumer, anzi. Basta accendere il terminale per scoprire che nascoste (ma nenache troppo) fra le varie risorse ci sono anche una fotocamera posteriore da 13 megapixel (con funzionalità video Full Hd), un obiettivo anteriore per i selfie da 2 megapixel, un secondo bazàr delle applicazioni (Android) in aggiunta a quello ufficiale della casa e persino un assistente virtuale in stile Siri in grado di recepire i comandi vocali e trasformarli in azioni.

Saranno pure rigidi e ingessati questi uomini d’affari, ma quando si parla di gadget tecnologici tornano sempre un po’bambini.

BlackBerry Passport, le foto

Carl Court - AFP

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Roberto Catania

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