Ecco l’auto che si unisce a "trenino" (e si rimpicciolisce)
EO Smart Connecting Car 2 è una citycar trasformista che può unirsi alle sue simili per consumare meno e rimpicciolirsi per trovare parcheggio
Sensori, sistemi di guida intelligenti, auto che si guidano da sole. Si fa un gran parlare negli ultimi tempi del futuro della mobilità, di come la tecnologia cambierà il nostro approccio agli spostamenti, nessuno però, aveva finora pensato a uno scenario come quello preconizzato dalla tedesca Robotics Innovation Center (RIC): una circolazione stradale nella quale le auto non solo saranno guidate dall’intelligenza artificiale, ma potranno anche unirsi fra loro per ottimizzare consuimi e sicurezza.
Il progetto si basa su un prototipo di city car intelligente denominata EO Smart Connecting Car 2 alimentata elettricamente e provvista di telecamere e sensori per ispezionare l’ambiente circostante: in questo modo, fa sapere l’azienda, le vetture potranno procedere in modo autonomo (leggasi senza pilota) ma soprattutto creare tutta una serie di interazioni con i veicoli della stessa "specie".
La parte più sorprendente del progetto EO 2 sta infatti nella possibilità che più vetture si uniscano le une con le altre a formare una sorta di trenino (Platoons in gergo tecnico) in grado di condividere potenza, connettività a bordo e altre funzionalità energivore.
Altrettanto originale il sistema escogitato dai ricercatori RIC per facilitare le manovre di parcheggio: EO Smart Connecting Car 2 è in grado di comprimersi nel vero senso della parola, potendo sfruttare un sistema servomeccanico che riduce la lunghezza del passo da 2,5 metri a poco più di un metro e mezzo di lunghezza. Tutte e quattro le ruote, inoltre, sono girevoli fino a 90 gradi di ampiezza, il che si traduce in una capacità di manovra senza pari, soprattutto nei piccoli spazi.