Apple Watch. 5 motivi per comprarlo e 5 per aspettare
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Tecnologia

Apple Watch. 5 motivi per comprarlo e 5 per aspettare

Per gli analisti sarà un boom: ne venderanno 20 milioni di pezzi solo nel 2015. Perché diventerà uno status symbol, aiuta a rimanere in forma e, grazie alle app potrà fare centinaia di cose. Ma c'è anche chi pensa che non manderà mai in pensione le vecchie care lancette

Il 9 marzo 2015 verrà segnato come una pietra miliare tecnologica oppure no? Il giorno del lancio dell’orologio Apple, infatti, potrebbe rivoluzionare, per sempre, le abitudini di milioni di persone come è stato con l’iPhone (dal 29 giugno 2007 è stato acquistato da oltre 700 milioni di persone).
Potrebbe, però, anche risultare un passo falso per gli eredi di Steve Jobs. Non sono pochi quelli che si chiedono: ma c’è bisogno di un’altro oggetto che alla sera ha bisogno di essere ricaricato?

E ancora: Apple ha lanciato iPhone 6 e iPhone 6 plus perché a gran voce il mercato chiedeva schermi più grandi (si parla anche di un iPad dal maxi schermo in arrivo a breve), perché mai milioni di persone dovrebbero quindi correre a comprare un oggetto dallo schermo piccolo?

Decidere è difficile. Ecco quindi, i motivi per correre a comprarlo oppure no

PRO

1)Gli appassionati Apple fanno del marchio una religione.  Riconoscendo alla Mela il ruolo di innovatore. Probabilmente, buona parte di chi ha un iPhone non potrà fare a meno del Watch. Anche perché il modello in alluminio, quello entry level,  costerà intorno ai 350 euro, una cifra abbordabile per il cliente alto spendente della Apple.

2) Le previsioni degli analisti sono più che rosee. Secondo una ricerca realizzata da CCS Insight, infatti, solo nel 2015 Apple ne venderà 20 milioni di unità. Più prudente, la Forrester che attesta, comunque, le vendite del 2015 a 10 milioni di pezzi.

3) Soddisfa le esigenze dell’immenso popolo del quantified self, ossia quei milioni di persone  che tengono sotto controllo le prestazioni fisiche e la salute con braccialetti e gadget tecnologici di ogni genere. Il Watch della Apple li manda in pensione tutti in un colpo solo. Tim Cook stesso ha detto: «Aiuterà chi li indossa ad avere uno stile di vita che mette al primo posto la salute». 

4) Come è successo per l’iPhone anche il Watch diventerà terra di conquista da parte degli sviluppatori che realizzeranno app specifiche per l’orologio, trasformandolo in un oggetto che può fare qualsiasi cosa. Assomiglierà sempre di più al transonder utilizzato dal comandante Kirk nella sga Star Trek e sempre meno ad un orologio. Sarà infatti il riassunto dello smartphone, facile da consultare perché sempre al polso. Cambierà le nostre abitudini perché ci consetirà di estrarre dalla tasca un minor numero di volte lo smartphone. 

5) Diventerà uno status symbol. E chi lo indosserà sarà riconosciuto come un innovatore, un pioniere hi-tech.

CONTRO

1) Siete disoposti a mettere nel cassetto le lancette tradizionali che non hanno bisogno di essere ricaricate? I maggiori detrattori sostengono, infatti, che la durata della batteria potrebbe essere un problema. Secondo quanto annunciato dalla Aplle, infatti, ogni 18 ore il Watch và ricaricato, come si fa con il cellulare. Non importa se il caricabatterie che si aggancia alla cassa con una clip magnetica sia  di ultra design. Per funzionare il Watch ha bisogno di energia, altrimenti si spegne. Lo smartwatch  rivale, il Pebble (che però ha lo schermo tipo ebook, in bianco e nero) ha la batteria che dura 10 giorni. Va detto, però, che fa molte meno cose. 

2) Ha lo schermo piccolo. Il Watch permtte di vedere foto, notifiche di Facebook, messaggi e decine di altre cose. Ma le dimesnioni dello schermo sono ridottte per adattarsi al polso. Molto utile per le notifiche, meno per legger euna email. Potrebbe addirittura distrarre se utilizzato in auto mentre si guida.

3) Ha un costo elevato. Il modello base, con cinturino in cauciù colorato e cassa in alluminio si aggira sui 350 euro. Quello in acciaio varia da 500 a 1000 euro in base al tipo di cinturino e configurazione e quello in oro (in edizione limitata) si aggira intorno ai 10 mila euro. Già il modello base, quindi, costa di più di un ottimo smartphone di fascia alta del mondo Windows o Android.

4) Forza a una nuova gestualità. Guarderemo molto di più questo oggetto da polso. Chi ha tante notifiche lo farà ogni minuto. Perché sentirà vibrare sotto il polsino ogni volta che un amico su Facebook posterà una foto o un messaggio di Whatsapp è in arrivo. Nell’immaginario comune uno che guarda l’orologio spesso è uno che si annoia, che è impaziente e che non si trova a suo agio nella situazione in cui è.

5) È la prima generazione di questi apparecchi. Se Apple farà come con gli iPhone e gli iPad, ogni 12-18 mesi potrebbero arrivare versioni del Watch più veloci e performanti, più sottili e leggere che consumano meno e dutrano di più. 

Stephen Lam/Getty Images

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Guido Castellano