world of warcraft classic
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Tecnologia

Altro che Fortnite, la gente è pazza di World of Warcraft Classic

In barba ai giochi odierni, la popolare versione multiplayer del colosso ha portato online 1 milione di spettatori al lancio di Classic

Con ogni bambino sul pianeta che sembra immerso, senza possibilità di pensare ad altro, nei mondi multiplayer di Fortnite e PUBG, in pochi si sono resi conto di quello che è successo qualche giorno fa.

World of Warcraft Classic, basato su un abbonamento mensile, ha stabilito un record di spettatori simultanei nel giorno del lancio su Twitch una settimana fa, con una fila di ore in attesa di un ingresso online. 1 milione gli utenti sulla piattaforma.

Record online

Non è stato difficile ricordare i tempi in cui World of Warcraft fosse il luogo preferito dai videogiocatori su internet. La creazione più famosa di Blizzard Entertainment è stata un importante pioniere nel riunire milioni di persone nello stesso luogo virtuale. E adesso lo sviluppatore, una consociata del colosso editoriale Activision Blizzard, potrebbe vedere un risveglio significativo di popolarità, se la nuova uscita sarà sostenuta dai numeri nei prossimi mesi.

Di cosa si tratta

World of Warcraft Classic è un nuovo capitolo del classico MMO sviluppato da Blizzard Entertainment e arrivato sul mercato nel 2004. In questa nuova declinazione del gioco ci sono alcune nuove funzionalità, che però mantengono viva l'esperienza del capostipite. Il titolo è accessibile gratis a chi possedeva l'originale.

Quanto vale

Il modello di business di World of Warcraft è altamente redditizio, con un abbonamento che costa da 12,99 euro al mese (meno se si comprano pacchetti di più mesi). Se Classic otterrà un un paio di milioni di nuovi abbonati per alcuni trimestri, aumenterebbe in modo significativo i guadagni della compagnia.

Futuro roseo?

Resta da vedere se il titolo possa tornare al suo apice di metà degli anni 2000 ma il seguito c'è e siamo alquanto certi che non includa ancora le nuove generazioni, affascinate più dagli orpelli grafici che dalla storia e dalla narrativa del capolavoro di un passato che sta tornando dannatamente di moda.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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