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Tecnologia

Acquisti online e all'estero: 10 consigli per evitare le truffe

Cadere nella trappola di hacker e criminali non è così raro: ecco le regole per diventare più scaltri e usare la carta senza pensieri

Che si tratti di un acquisto online o nel negozietto al mare, prevenire è sempre meglio che imbattersi in un furto di denaro. In attesa che i sistemi di pagamento diventino più sicuri, anche grazie alle compagnie mobili (è il caso di Apple Pay), conviene tenere a mente poche e semplici regole che possono abbassare notevolmente il rischio di essere truffati, nella propria città come in vacanza, all’estero.

Ecco allora un vademecum che sintetizza le buone norme del compratore 2.0, quello che si destreggia senza difficoltà tra e-commerce e negozi fisici, che pensa di essere protetto da minacce di hacker e criminali ma è sempre nel mirino di qualche malintenzionato, pronto a sfruttare ogni minima indecisione e calo dell’attenzione. Ecco le prassi da seguire.

Scegliere la doppia autenticazione

Molto delle banche nazionali permettono oramai di sfruttare il doppio processo di autenticazione per accedere ai conti online, anche dalle app. Questo vuol dire la necessità di digitare la password personale e un codice univoco e temporaneo, che si riceve sul numero di cellulare inserito in fase di registrazione. Ogni operazione digitale dovrà passare da questo metodo prima di essere autorizzata.

Anche gli SMS servono

In abbinamento alla doppia sicurezza, gli istituti usano ancora il sistema del messaggio di testo dopo ogni transazione. Anzi qualcuno sfrutta gli SMS come metodo preventivo: una pre-autorizzazione che se presa in tempo consente di bloccare nell’immediato il conto ed evitare uscite non volute.

Attenzione allo skimmer

Ne avevamo scritto qua: prelevare i contanti al bancomat non è uno scherzo. Bisogna considerare la presenza di persone intorno, di telecamere, persino di sportelli malandati dentro i quali potrebbero esserci sistemi di duplicazione e cifratura. Un vademecum nel vademecum insomma.

Commissioni nascoste

Non si tratta di truffa ma il viaggiatore inconsapevole non può sapere che spesso esistono commissioni nascoste per chi paga in una valuta diversa da quella locale. Conviene allora farsi cambiare gli euro e imparare a gestire il portafogli con il tasso di conversione.

Monitorare la situazione

Spesso non ci si accorge subito di un furto di denaro, soprattutto quando questo riguarda una clonazione diretta (via skimmer) e un’operazione avvenuta in un negozio fisico. Passa del tempo infatti tra la transazione e la comparsa del dettaglio che la riguarda nella cronologia di siti web e app. Monitorare costantemente l’account è dunque necessario, sia in vacanza che nei giorni immediatamente successivi.

Usare le prepagate

Un vecchio consiglio che è ancora validissimo. Per acquistare online conviene farsi attivare una comune carta prepagata, da alimentare solo in prossimità di un acquisto. Questo vale soprattutto per chi compra spesso online ma anche per viaggi all’estero: meglio rischiare una cifra contenuta che tutti gli averi sul conto personale.

Nessun dettaglio via telefono

Oltre ai siti più conosciuti, ve ne sono alcuni che offrono prodotti a prezzi vantaggiosi per cui si potrebbe decidere di usare la propria carta per comprarli direttamente online. Può capitare di volersi prima informare bene al centralino su costi di spedizione, disponibilità e metodi di pagamento.

Evitate di concludere un acquisto al telefono, fornendo a chi sta dall’altra parte il numero di carta, la data di scadenza e le tre cifre di sicurezza. Non solo lui, ma anche qualche altro ascoltatore, potrebbe aprire le orecchie e fregarvi i dati. Bastano questi pochi elementi per acquistare qualcosa in rete se i conti sono privi di misure di sicurezza avanzate.

Niente Wi-Fi pubblico per controllare i conti

Come sappiamo, i principali istituti offrono comode app per controllare le finanze online. Spesso ci si dimentica però che i Wi-Fi pubblici sono un ottimo metodo usato dagli hacker per veicolare virus e malware, soprattutto quando sono aperti e privi di filtri di autenticazione. In questo modo i criminali tentano di intrufolarsi nei dispositivi mobili e prelevare informazioni utili alle loro scorribande, comprese quelle delle applicazioni di home banking.

Non tenere con sé carta o bancomat e pin

Sembra una banalità eppure c’è ancora chi conserva insieme la carta di credito o il bancomat con il pin segreto da digitare presso gli sportelli. Se smarrite all’estero la tessera corredata di codice, potreste dover aspettare diverse ore prima di bloccarla, non tanto per via del fornitore ma dei tempi di attesa della denuncia, da effettuare presso le centrali di polizia locali. E intanto i ladri…

Proteggere gli smartphone

Visto che molte operazioni si effettuano dal cellulare meglio proteggerlo. Prima di tutto usando una password, oppure la lettura del polpastrello o un segno unico, per accedere quando lo schermo è spento. Questo bloccherà ogni tentativo di utilizzo da parte di terzi anche all’interno delle app di gestione delle finanze.

Poi tramite un comune antivirus, anche gratuito, che collegandosi a internet scansiona periodicamente il sistema alla ricerca di minacce, intese pure a inviare agli hacker le password digitate all’interno di certe applicazioni. Quanto basta per fingersi il reale possessore del conto e trasferire i soldi altrove.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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