Acer Aspire V 17 Nitro Black Edition, la recensione
Acer Aspire V 17 Nitro Black Edition, la recensione
Tecnologia

Acer Aspire V 17 Nitro Black Edition, la recensione

Un portatile che punta a sostituire il fisso, anche quando il gioco si fa duro. Nella dotazione anche il nuovo sistema Intel RealSense 3D

Fra tutte le possibili categorie di utenti, quella dei videogamers è senza dubbio la più esigente, severa, ai limiti dello schizzinoso. Il perché è cosa nota: per fare girare a dovere i giochi di ultima generazione servono "macchine" con prestazioni di alto livello, in termini di elaborazione, grafica e audio, motivo per cui buona parte degli smanettoni finisce per buttarsi sulle console o su PC desktop molto potenti, magari assemblati a mano pezzo dopo pezzo.

Eppure, c’è anche chi pensa che i tempi siano maturi per dare ai videogiocatori uno strumento più snello, pratico, diciamo pure portatile. Acer, per esempio. La società taiwanese dispone già da qualche tempo di una linea di notebook - contraddistinta dalla denominazione “Nitro” - che punta a sradicare il chiodo del "fisso" dalla testa di tutti gli appassionati di giochi.

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Ultimogenito di questa famiglia di laptop di alta gamma è il nuovo Aspire V17 Nitro Black Edition, un portatile da 17 pollici (1299 euro il prezzo suggerito) che nasconde sotto il cofano tutta una serie di risorse pensate per i videogamers più incalliti: uno schermo con risoluzione Full HD, ad esempio, ma anche un processore potente (Intel Core i7 Haswell), 16 GB di RAM, 256 GB di memoria SSD, scheda grafica NVida GeForce GTX 960M e 4 speaker da 8W di potenza massima.

Tre occhi per vedere in 3D
Fin qui la parte “muscolare” del prodotto, quella che guarda alle performance. Perché poi c’è anche il tocco in più, il quid che trasforma un portatile potente e tutto sommato elegante in un oggetto più avveniristico, quasi sperimentale.

Stiamo parlando del sistema a tre occhi che troneggia sulla parte alta della cornice dell'Aspire V17 Nitro, non un semplice webcam ma una camera 3D che lavora mappando lo spazio circostante in tutte le dimensioni. Si chiama RealSense 3D ed è una specie di Kinect condensata che sfrutta la combinazione fra hardware (tre sensori, fra cui anche un laser a infrarossi) e software per creare un’interazione virtuale con l’utente e i suoi movimenti.

Per ciò che abbiamo potuto vedere il sistema, sviluppato da Intel, sembra promettente: le applicazioni dimostrative preinstallate sul laptop ci mostrano ad esempio come sia possibile creare un’interazione con le nostre mani che fluttuano nell’aria o avere lo stampo del nostro volto nelle tre dimensioni come base per animazioni su personaggi virtuali, ma per poterci esprimere in maniere definitiva bisognerà attendere i giochi, quelli veri.

Di certo si può dire che il livello di miniaturizzazione raggiunto da queste tecnologie sia ormai tale da sdoganare i giochi “cinetici” su qualsiasi dispositivo e senza l’ausilio di ingombranti accessori.

Nel gioco è sopra la media (dei laptop)
Ma, al di là del 3D, come si comporta l’Acer Aspire V17 Nitro alla resa dei conti? I benchmark di 3D Mark ci offrono un ottimo spaccato di questo portatile nell’esecuzione di giochi più o meno impegnativi. Come si può vedere dalla scheda di sintesi il nuovo 17 pollici taiwanese si posiziona sopra la media dei laptop per il mondo gaming, con un risultato complessivo che supera del 35% la statistica generale del settore.

Peccato davvero che tanta prestanza finisca per ripercuotersi (negativamente) sui consumi : lavorando con la sola batteria ricaricabile, l’Aspire V17 Nitro è in grado di garantire meno di due ore di gioco di autonomia. Praticamente un battito di ciglio per chi, come i patiti di videogame, ha una concezione del tempo piuttosto dilatata.

Conclusioni
Le workstation professionali restano di un altro Pianeta, ma il nuovo Acer Aspire V17 Nitro rappresenta l’ennesima dimostrazione di quanti e quali progressi stanno compiendo i produttori di dispositivi mobili nel settore del gaming. Per qualità video, prestazioni grafiche e audio il nuovo laptop extra-large della casa taiwanese dimostra di essere un passo avanti, se non due, rispetto ai normali notebook.

Sarebbe però improprio definire questo prodotto come l’alternativa portatile alle console e ai PC desktop. Le dimensioni comunque importanti e soprattutto l’autonomia ridotta fanno di questo oggetto una sorta di computer fisso travestito da mobile. Il vantaggio qui sta nella possibilità di avere tutto ciò che serve per giocare - compreso un sistema di visione per l’interazione 3D - all’interno di un unico prodotto, senza cavi, cavetti e altri collegamenti volanti.

Forse non è ancora abbastanza per cambiare le regole del gioco ma l'evoluzione c'è e si sente. 

Acer Aspire V17 Nitro Black Edition: le foto

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