Seychelles, il paradiso è ecosostenibile. Cosa vedere
Courtesy Seychelles Tourism Board
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Seychelles, il paradiso è ecosostenibile. Cosa vedere

Costituito da 115 isole coralline, l'arcipelago è la più piccola repubblica d'Africa, apprezzata per le sue lingue di sabbia bianca, le acque cristalline e le caratteristiche rocce granitiche

La lunga storia di tutela ambientale promossa dalle Seychelles ha portato il Paese ad essere la prima nazione ad inserire nella sua Costituzione la salvaguardia ambientale. Paradiso ecosostenibile nel cuore dell'Oceano Indiano, l'arcipelago è diviso tra Inner e Outer Islands: delle prime fanno parte Mahè, la maggiore, che ospita anche la capitale Victoria; Praslin e La Digue, Bird e Denis Island. A sud-ovest di Mahé si trovano le seconde: Southern Coral, Amirantes, Farquhar, Alphonse e il gruppo di Aldabra, note come le "Galapagos dell'Oceano Indiano". Un eden a rischio di estinzione, per questo da difendere e conservare.

Panorama Viaggi ha selezionato i luoghi più inviolati, protagonisti di importanti progetti di tutela del territorio.

Coral gardening a Cousin

L'arcipelago delle Seychelles custodisce tesori naturali come la barriera corallina, che viene non solo conservata, ma anche rigenerata. Nel 2010, infatti, l'associazione Nature Seychelles ha dato vita al più grande progetto di ripristino del reef mai realizzato al mondo: il coral gardening, il programma di allevamento e trapianto di 50mila coralli di varia specie, nelle acque protette intorno a Cousin, riserva naturale e dimora di uccelli endemici come la nota sterna bianca e tartarughe giganti.

Courtesy Seychelles Tourism Board


Amirantes e Aldabra, le nuove aree protette

In occasione del Commonwealth Business del 2018, a Londra, è stato presentato il Debt for Dolphin, un accordo tra i membri del Club di Parigi e la ong americana Nature Conservancy, che hanno acquistato 22 milioni di dollari di debito delle Seychelles, in cambio dell'impegno del governo dell'arcipelago a creare due aree protette per agevolare la rigenerazione della barriera corallina e proteggere la vita marina. La prima riserva si estende su una superficie di 134mila kmq, tra il gruppo delle Amirantes e Fortune Bank; la seconda circonda per 74.400 kmq Aldabra, uno degli atolli più grandi al mondo. Un ecosistema incontaminato, patrimonio Unesco dal 1980, nel quale vivono migliaia di tartarughe giganti autoctone, i rari dugonghi e molte altre specie a rischio.

La Vallée de Mai, a Praslin

Parco naturale protetto situato sull'isola di Praslin e iscritto tra i Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO, la Vallée de Mai vanta un'antichissima foresta, inviolata dalla preistoria, dove la natura regna sovrana. Si esplora percorrendo diversi sentieri dove si aprono infinite varietà di piante endemiche. È l'unico habitat, assieme all'isola di Curieuse (un isolotto a nord di Praslin), nel quale cresce spontaneo il coco de mer, la noce più grande al mondo, che può pesare fino a 20 chili. Un altro dei tanti primati di questo paradiso.

Curieuse e St. Pierre, Praslin

Piccola isola al largo di Praslin, Curieuse si visita in escursione, perché è priva di strutture alberghiere. La principale attrazione sono le 300 tartarughe giganti che si muovono in piena libertà sull'isola e si incontrano facilmente. Addentrandosi nell'entroterra, ci si perde tra la vegetazione di mangrovie e palme di coco de mer, dimora di uccelli e animali rari. Tra le più incantevoli dell'arcipelago, sono le spiagge isolate e intatte. Durante il tour, che dura 4-5 ore, si può fare tappa sull'isolotto di St. Pierre, perfetto per fare snorkeling.

Sainte Anne Marine Park

Vasta area marina che comprende sei isole minori, il Sainte Anne Marine Park raccoglie numerose specie di fauna marina, inclusi tartarughe marine e delfini, che si possono ammirare attrezzati solo di pinne e boccaglio. Il parco si può esplorare anche partecipando ad un'escursione in barca di una giornata partendo da Mahé, ma perché no, si può anche pernottare su una delle sue isole, come Cerf Island.

Fregate Island

A 50 km da Mahé, è l'isola privata acquistata dall'imprenditore tedesco Otto Happel, che vi aprì l'unico resort, il lussuoso Fregate Island Private. Fu l'esploratore francese Lazare Picault a chiamarla così nel 1744, in virtù del gran numero di fregate. L'isola è stata protagonista di studi e di un programma di ripristino della flora nativa, al punto che oggi l'80% del cibo consumato è prodotto direttamente. A renderla unica sono però le rarissime specie protette, oggi salvate dall'estinzione, come il pettirosso gazza delle Seychelles o il coleottero gigante e i millepiedi, senza dimenticare i 2.200 esemplari di tartaruga gigante di Aldabra che vivono sull'isola, mentre le tartarughe marine verdi vi depositano le uova.

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Elisabetta Canoro