Pistoia viaggi
iStock
Viaggi

Gita a Pistoia: cosa vedere, dove andare

Cultura, atmosfera, tradizione, arte, cibo. Le mille bellezze nascoste della città toscana

Chi di voi è mai stato a Pistoia? Per me che sono toscano non è difficile da ammettere: Pistoia è una delle più belle città di tutta la Toscana, eppure non è turistica, non è conosciuta quanto dovrebbe. Forse il motivo è da ricercare nelle argute descrizioni che fece Curzio Malaparte della popolazione toscana (popolo che ha il cielo negli occhi e l'inferno in bocca): «…i pistoiesi sono un popolo cortese, lento, quieto, e han l'aria, senza volerli offendere, un po' addormentata».

Pistoia è stata rappresentata da tantissimi personaggi noti, soprattutto scrittori, basti pensare a Cino da Pistoia (il preferito di Dante), Gianna Manzini, Corilla Olimpica, Policarpo Petrocchi (autore del primo vocabolario della lingua italiana) o il più moderno Remo Cerini (per non parlare dell'attualissimo Roberto Carifi!).

Amo l'atmosfera che si respira a Pistoia, ho imparato ad apprezzarla grazie a Riccardo Tronci, esperto SEO, copywriter e compagno di alcune avventure, "pistoiese doc" non campanilista e di vocazione internazionale. A Pistoia sei certo di essere in Toscana, ti senti a casa, la vita sembra prendere una piega quieta, riparata da molti bellissimi palazzi storici, sei nella Capitale della Cultura 2017 eppure tutto è quieto, vivo, ma quasi senza saperlo. Alcuni l'hanno chiamata recentemente "Tristoia" in un articolo, ma lo hanno fatto senza comprendere il cuore della città, il suo respiro, la sua antica commistione di ispirazioni pisane, fiorentine e islamiche, i suoi tesori nascosti, le sue prelibatezze da gustare.


PistoiaUna panoramica di PistoiaiStock


Per visitare Pistoia in un giorno vi consiglio di andare a piedi: lasciate la macchina fuori dal centro e godetevi a passo d'uomo una città ricca di mille particolari, che solo andando piano si svelano lentamente. Potete parcheggiare, ad esempio, al Parcheggio San Giorgio (Via Ciliegiole, 39p), o anche al Parcheggio Cavallotti (via Felice Cavallotti), ma il mio preferito per scoprire la città è senza dubbio il Parcheggio di Porta al Borgo (Via Porta Al Borgo, 45). Se scegliete di parcheggiare qui lasciate la macchina e in pochi passi sarete già in Piazza San Francesco (che i pistoiesi chiamano Piazza Mazzini, con la vecchia denominazione). Camminate in direzione di Via Sant'Andrea, siete su di uno dei percorsi principali della Via Francigena e vi troverete ben presto a rimirare la Pieve di Sant'Andrea, una delle basiliche più importanti di tutto il romanico italiano. Questa, infatti, custodisce due tesori e una leggenda.

Il primo tesoro è all'esterno e si tratta della magnifica architrave scolpita da Gruamonte, mentre all'interno potrete ammirare il pulpito di Giovanni Pisano, mirabile capolavoro scultoreo del tardo romanico.

All'esterno, prima di entrare, alla destra della porta, potete notare una testa leggermente scurita. Questa è la testa di Filippo Tedici, traditore della patria "città-stato" nei tempi di Castruccio Castracani e per questo inserito all'esterno della chiesa come monito (venne decapitato). La leggenda vuole che le persone prima di entrare in chiesa spegnessero le torce proprio sulla sua testa.

Proseguendo a piedi vi troverete a passare per Via Abbi Pazienza: curioso nome, vero? Ebbene ha origine durante gli scontri cittadini tra le due famiglie più potenti, i Cancellieri e i Panciatichi. La leggenda vuole che proprio in quell'angolo di strada una persona venisse uccisa per errore durante un attacco a sorpresa e che gli venisse poi chiesto scusa con un "abbi pazienza". Questa è la storia più divertente, ma ci sono molte altre teorie ben più storiche. Ad ogni modo fermatevi alla fontana e osservatela bene: l'immagine scolpita sta parlando… attraverso un fumetto! Ed è uno dei fumetti più antichi di tutta la storia. Proseguite in Via Filippo Pacini, qui fanno bella mostra numerosi palazzi di famiglie nobili, incontrerete anche una fontana di origine romana e soprattutto l'Ospedale del Ceppo, con il suo famoso Fregio Robbiano, anch'esso accompagnato da molte leggende.

Se è già ora di pranzo vi lascio un consiglio, valido anche per la cena: provate il Ristorante Il Ceppo, è il luogo dove Chiara e Samuele (lei al banco, lui in cucina), rinnovano la tradizione a colpi di esclusive e divine bontà e cocktail! Sono entrambi espertissimi, bravissimi e assolutamente amabili, il ristorante è piccolo e intimo, meglio prenotare, ne resterete strabiliati. Vi consiglio di provare il brunch (se è domenica), oppure di farvi consigliare direttamente da Chiara, anche nella scelta degli abbinamenti.



Pistoia viaggiUno scorcio del centro di PistoiaiStock


Adesso percorriamo tutta Via Filippo Pacini (un nome di un altro pistoiese illustre) fino a trovare via della Torre, sulla destra, il miglior ingresso per arrivare in Piazza del Duomo. Una serie di archi ci conduce dritti dritti verso il cuore della città, ma vi consiglio una pausa a metà. Deviate verso il Giardino di Cino, in Piazzetta Sant'Atto e resterete strabiliati da come una città antica posa custodire in luoghi impensati tesori moderni. Una volta davanti al bellissimo murales realizzato da Millo resterete a bocca aperta. Anche la pavimentazione è stata realizzata con una precisa ricerca, con l'intento di ricreare anche qui, dove il moderno sembra preponderare, un incontro con gli schemi grafici geometrici che contraddistinguono la Pistoia medievale. Semplicemente bellissimo. Alla fine di Via della Torre girate a destra e vi troverete in Piazza del duomo, una delle più belle piazze d'Italia. Guardatela tutta, camminatela in lungo e largo, osservate tutti i particolari e poi visitate ogni singolo monumento: tutto parla di bellezza. Soprattutto non mancate una visita la Battistero e alla Cattedrale che riesce ancora oggi a stupire per il suo senso di religioso silenzio e semplicità elegante. Qui è anche conservato l'altare d'argento di opera della bottega di Donatello. La cattedrale è davvero molto rappresentativa dell'origine di Pistoia, come scrive il Sanpaolesi, perché riassume le impressioni pisane, immettendo fraseggi islamici e qualche derivazione fiorentina. Una città da sempre improntata verso il mare e Pisa, protetta dalla montagna, assorbita in parte dall'influenza fiorentina, indecisa sul suo ruolo di crocevia commerciale o di città fortificata e inespugnabile dal carattere forte e indomito. Dopo Piazza del Duomo è d'obbligo una passeggiata per Piazza della Sala, il "salotto" pistoiese, dove di giorno è ancora presente il mercato ortofrutticolo. Questo è uno dei più antichi nuclei di tutta la città. Girate lo sguardo attorno e resterete ammaliati da tutta questa bellezza.

Fermatevi almeno mezz'ora a un tavolo, prendete un aperitivo ai Salaioli, giusto per dire uno dei mille ristoranti e bar (tutti davvero ottimi e molto curati) che forse affollano un po' troppo la piazza e i suoi dintorni. Non è un caso che questa sia la piazza centrale della movida in estate.


Pistoia viaggiIl centro storico di PistoiaiStock


Scendete per una delle vie laterali (vi consiglio via dei Fabbri e poi Via Castel Cellesi, perché in quest'ultima è ancora riconoscibile un castello che sorgeva dentro la città) e andate a visitare la Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, forse il monumento più famoso di tutta la città.In prossimità anche la bella Piazza dello Spirito Santo, che fa da controparte all'antica chiesa di San Michele in Cioncio e alla Biblioteca Forteguerriana (da vedere sicuramente almeno all'esterno, con tutte le sue scritte secolari incise nelle colonne e nei portoni!). Proprio in Piazza dello Spirito Santo c'è il locale perfetto se siete alla ricerca di una cena diversa: Que tapas amigo che tra l'altro consegna anche a domicilio (per cui se non volete muovervi dal B&B per riposarvi a cena, sapete dove ordinare). Il nome è tutto un programma, qui si cucinano tapas, ed è tutto improntato sullo stare insieme, degustare e condividere. Io vi consiglio un mojito e i piatti a base di pesce.

Dove comprare

Sempre nel centro storico voglio segnalarvi anche TRICOMI calzature, negozio storico con tre punti vendita ( Via Panciatichi 9 - Via Cavour 47 - Via Crispi 3 - 0573 367471), dedicato alla calzatura di lusso sia per uomo che per donna che vanta un'esperienza ed una qualità dei materiali riconosciuta in tutto il mondo. Uno dei punti vendita ha sede in un palazzo medievale e l'ambiente, grazie alle antiche volte a crociera interamente affrescate accostate alle innovative strutture lineari in acciaio e cristallo, lo hanno reso un ambiente ideale per mostre d'arte, eventi e presentazioni che Tricomi ama organizzare da buon mecenate e cultore del bello. Da qualche anno la mente creativa di Tricomi ha ideato e creato una sua linea Lo.White, un brand di alta qualità, di linee innovative e classiche, con uno standard costruttivo di altissimo livello che Sergio Tricomi cura personalmente.
Vi suggerisco di visitare anche il negozio di abbigliamento Guercini (Via Atto Vannucci, 2 - 0573 24344). Fondato nel 1963 è un punto di riferimento dove ci sente coccolati e dove se non acquisti non succede niente ..avrai comunque in cambio una borsa di umanità, di giovialità ed un sorriso. Paolo, che ha ereditato le redini dell'attività, ha preso il lavoro come una vera missione: l'artigianalità e la personalizzazione sono gli "strumenti" che utilizza e che rendono i suoi abiti unici, rappresentativi di una eleganza particolare e che trasmettono la cultura dell'uomo extravagante. Il negozio Guercini come lui stesso ama definirlo è anche un luogo di incontro di pittori, poeti letterati.


Pistoia viaggiUna panoramica dall'alto di PistoiaiStock


Se vogliamo fare un aperitivo, altro luogo perfetto è la caffetteria dentro al parco pubblico di Monteuliveto (se avete seguito le mie indicazioni è molto vicino a dove avete parcheggiato la macchina), siete davanti a un progetto di riqualificazione davvero molto ben riuscito. Poi voglio darvi un consiglio: perdetevi. Il centro è molto piccolo e non vi sarà difficile trovare l'orientamento e percorrerlo in lungo e largo. Ma prima di tornare alla macchina, parliamo di dove cenare e magari anche di dove passare un divertente dopo cena! Appena fuori dal centro (davvero due passi dal centro) c'è il Funaro un teatro che organizza una stagione davvero spettacolare di prosa e non solo, con anche un ristorante (vi consiglio di telefonare, però, perché è aperto solo nel fine settimana).Informatevi sul ristorante e sugli spettacoli! E per i più piccoli è possibile anche prenotare il cinetandem (un piccolo cinema per due con merenda inclusa!).

A cento metri dal Funaro trovate la mia pizzeria preferita di Pistoia, Santa Lucia (Viale Italia, 36, 0573 22785), qui si può mangiare una ottima pizza napoletana e addirittura la pizza fritta. Se, invece, volete provare le ricette popolari e tradizionali vi consiglio di scegliere direttamente in centro i ristoranti che vi piacciono di più… ma il mio preferito è certamente La Viaccia (Via del Presto, 9, 0573 32310), un locale piccolo e accogliente dove degustare in atmosfera familiare i salumi, il ragù bianco, le coccole e i dolci artigianali. E attenzione, se volete assaggiare il miglior vino prodotto in zona sono tre le cantine che vi consiglio assolutamente di visitare (tutte tutto sommato vicine tra loro), ma prima telefonate per sapere se sono aperti per la rivendita diretta: Società Agricola Giuseppe Marini famosa per il suo vinsanto (davvero ottimo!) e per il suo Chianti (con Sangiovese in purezza), ma anche per il Birbante (Merlot e Sangiovese). Fattoria Casa al Bosco i suoi ottimi vini (che ho avuto modo di contribuire a lanciare in una delle prime degustazioni fatte qualche anno fa) portano il nome dei più importanti monumenti pistoiesi. Davvero ottimi il Fuorcivitas e l'Orchidea. Fattoria Betti se c'è un vino che mi ha colpito davvero tantissimo negli ultimi anni, questo è il Semel, un rosso di Toscana Merlot 100%, con note di lampone e sottobosco. Non vi resta che provarlo, magari insieme al Prunideo. Questi sono solo alcuni dei suggerimenti che si possono dare su Pistoia, la cosa incredibile è che è davvero tutta da scoprire!

Buona scoperta a tutti voi!





I più letti

avatar-icon

Federico Minghi