Prato, terra di piloti e cioccolatieri
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Prato, terra di piloti e cioccolatieri

Prato è una città industriale che vanta una tradizione millenaria nella lavorazione della lana ed è culturalmente all'avanguardia grazie a un grande spirito imprenditoriale e a un'innata attitudine dei suoi abitanti al cambiamento.

È ricca di eccellenze culturali, come il Museo di Arte Contemporanea Luigi Pecci, di testimonianze storiche come le splendide chiese romaniche e le ville medicee ed è anche molto apprezzata per le particolarità enogastronomiche; basti pensare al tradizionale pane detto bozza di Prato o ai fichi di Carmignano, alla mortadella di Prato e alle pesche di prato, al berlingozzo ma sopratutto ai celebri cantuccini Mattei.

Prato è terra di facoltosi industriali ma anche di noti personaggi: tra i più celebri possiamo ricordare sicuramente Stefano Biondetti, un vero e proprio testimone della storia e della leggenda automobilistica italiana.

Nipote del mitico pilota automobilistico Clemente Biondetti che detiene il record assoluto di quattro vittorie (due delle quali con l'Alfa Romeo e due con la Ferrari), Stefano ha realizzato un museo dove custodisce gelosamente la memorie delle epiche gesta dello zio. Duecento corse e nove Mille Miglia, 138 volte classificato, oltre trent'anni di attività corsaiola. Fu definito da Enzo Ferrari il pilota stradista più veloce al mondo.

Tra pochi giorni prenderà il via da Brescia la trentottesima rievocazione storica della Mille Miglia, la corsa disputata dal 1927 al 1957; grazie a Biondetti ho scoperto una simpatica curiosità: il numero sulla vettura da gara, altro non era che l'orario di partenza della corsa della vettura stessa.

Pochi metri separano il Museo Biondetti da Luca Mannori, che ci affascina non per la velocità ma per la «dolcezza». Infatti è stato riconosciuto miglior cioccolatiere al mondo nel 1997, e ancor oggi non ha smesso di ricevere riconoscimenti e premi internazionali. Luca riesce ad infondere la stessa passione che ha per la musica anche nelle sue creazioni dolciarie, dove il sapore diventa musica pura per le papille gustative. Cioccolatini, pasticcini e torte sono in grado davvero di far dimenticare i dispiaceri della vita!

Un pezzo di storia della città, ma anche dell'Italia intera, è poi il Biscottificio Antonio Mattei, detto «Mattonella». Dal 1858 sforna i celebri Cantuccini che già a fine Ottocento ricevevano premi internazionali a Londra e Parigi. Nel 1908 il biscottificio fu rilevato da Ernesto Pandolfini, ex garzone di bottega, e ad oggi i nipoti portano avanti la tradizione. I prodotti sono sempre gli stessi dell'epoca: i biscotti duri alle mandorle - chiamati cantuccini - nell'iconico sacchetto blu, i brutti ma buoni, la torta mantovana e gli ultimi arrivati i cantuccini al pistacchio e quelli al cioccolato. Mattei sforna dolci ricordi, sapori dei giorni di festa di un tempo e dal 1800 non ha mai smesso di coccolare i palati e di allietare i più golosi.

Ci sono quindi incentivi di ogni tipo e per ogni gusto per organizzare una piacevole gita a Prato! ognuno scelga quello che più lo aggrada e... Buona permanenza!


Prato: una città, un'impresawww.youtube.com

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Federico Minghi