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Aerei, il giorno e gli orari migliori per comprare il biglietto e viaggiare

La stima di Airhelp sul momento più adatto per prenotare un biglietto sulla base di cancellazioni, ritardi e disagi vari accumulati nel corso del 2019 in Italia

Il martedì. Meglio la mattina, ancora meglio sul presto anzi prestissimo, dalle 6 in poi però va bene fino a mezzogiorno. Concessi anche il mercoledì oppure il giovedì, ma il secondo giorno della settimana rimane il re. Quello in cui è meno probabile inciampare su ritardi, cancellazioni, disagi assortiti. In media, in Italia, nel corso del 2019, l'80% dei voli in programma di martedì sono decollati e atterrati puntuali. E nella fascia antimeridiana in particolare, giusto il 17% dei voli è stato cancellato oppure ha fatto ritardo. Se vi sembra tanto il 17%, vale la pena approfondire i dati diffusi da Airhelp, società specializzata nell'aiutare chi prende l'aereo a ottenere un rimborso e a far valere i suoi diritti di fronte agli imprevisti e alle negligenze dei vettori del cielo. Perché fuori dal giorno e da quella fascia benedetta, c'è poco da stare allegri.

Diciamo che sette volte su dieci, in media, tutto ha funzionato a dovere. Siete arrivati in aeroporto e avete trovato il vostro volo pronto ad aspettarvi, a portarvi in vacanza oppure a quell'importante appuntamento di lavoro. Ma spesso, nel 30% dei casi, una quota del totale indubbiamente considerevole (ecco perché il 17% è per una volta un numero fortunato), non è andata così bene. C'è stato un intoppo, tra ritardi anche notevoli sbandierati sui tabelloni oppure, peggio, cancellazioni: nel Bel Paese sono state 5.000 nel corso del 2019.

Il totale è lo specchio di un impiccio cospicuo e diffuso: «Il nostro ultimo studio rivela che solo in Italia nel 2019 più di 19 milioni di passeggeri hanno subito un disagio con il proprio volo. Tuttavia, quello più colpisce è lo spaventoso aumento delle cancellazioni: negli ultimi tre anni il numero di viaggiatori che ha subito una cancellazione del volo è salito del 45%, causando disagi a più di 560.000 passeggeri solo lo scorso anno. Questi dati sono la prova che è fondamentale un netto cambio di rotta nell'industria aerea e noi continueremo a lottare per far valere i diritti dei passeggeri». A fare i conti con Panorama.it è Matteo Floris, portavoce per l'Italia di Airhelp.

Dando un'occhiata approfondita ai dati, si scoprono alcune informazioni interessanti. Per esempio, nel 2017 i voli partiti puntuali erano l'80% del totale, l'anno scorso si sono fermati al 75,4%. C'è un lievissimo miglioramento rispetto al 2018, quando l'«on time» è valso al 75% dei voli. Nel 2017 i passeggeri che hanno subito cancellazioni sono stati 387.500, nel 2019, come accennato, sono stati per la precisione 563.200. Sì, è andata meglio del 2018, quando hanno sfiorato quota 700.000 (per l'esattezza 698.700). Nel 2017 sono stati cancellati 3.400 voli, da gennaio a dicembre dello scorso anno 5.060: di nuovo meglio dei 6.100 del 2018, si spera che la tendenza nel 2020 si rafforzi, sebbene bisognerà fare i conti con gli effetti del coronavirus sul trasporto aereo. Che non promettono per nulla bene.

aereoporto-follaIl viavai in un aeroportoAirhelp

Per le cancellazioni, il mese peggiore è stato gennaio (660 voli cancellati con ripercussioni per 73.600 passeggeri), il migliore invece aprile (230 voli cancellati con ripercussioni per 24.400 passeggeri). Per quanto riguarda gli aeroporti, il più virtuoso in assoluto è stato quello di Pescara, con il 90% dei voli partiti puntuali, ma anche Linate (86%) e Trieste (85%) hanno brillato. Bene anche Palermo e Genova (84%). Menzione d'onore a Cagliari e Torino (82%), con un piccolo elogio pure per Roma Ciampino e per Brindisi (81%). Lo stesso titolo onorifico non si può conferire a Malpensa, dove secondo le rilevazioni di Airhelp solo il 68% dei voli è partito all'orario previsto, seguito da Catania e Venezia (70%) e Napoli (71%). A giustificazione dello scalo varesino, bisogna però ricordare che ha dovuto subire un sovraccarico di traffico vista la chiusura dell'omologo milanese. Nel mezzo si pone Fiumicino, il principale hub internazionale tricolore, dove secondo Airhelp tre voli su quattro al decollo hanno mantenuto la promessa stampata sul biglietto.

Cosa fare quando qualcosa va storto? «I passeggeri» ricorda Floris «non sono tutelati solo in caso di ritardi, poiché la normativa EU 261, li protegge anche in caso di cancellazioni dell'ultimo minuto. Solo nel 2019, in Italia, 390.000 passeggeri potrebbero essere idonei al risarcimento a seguito di una cancellazione, ma solo il 20% fa valere i propri diritti. Ogni giorno vediamo che i passeggeri scambiano il semplice rimborso del costo del biglietto con il risarcimento a cui avrebbero diritto che può arrivare fino a 600 euro a persona. Il risarcimento previsto dalla normativa è invece qualcosa che tutela tutti i disagi subiti, dall'iniziale perdita tempo a tutte le conseguenze più gravi che possono seguire e si può ottenere in aggiunta al rimborso del costo del biglietto». Nell'attesa e nella speranza che la situazione migliori, si può valutare di partire il martedì mattina da Pescara.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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