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Tante novità ma Apple frena ancora sulla realtà

Il 2023 della Mela inizia con nuovi MacBook Pro e un rinnovato Mac mini. Troppe complicazioni invece per gli occhiali AR, forse rimpiazzati da un visore meno pretenzioso

Nuovi Mac ma niente occhiali smart per la realtà aumentata. Nel futuro prossimo di Apple ci sono i suoi consueti dispositivi ma non ancora la novità in grado di far scattare l'effetto wow. Al di là dell'intelligenza artificiale, infatti, gli analisti tech vedono nella realtà virtuale e nelle applicazioni per la realtà aumentata le due tecnologie col potenziale per stravolgere il mercato e aprire nuove frontiere da esplorare e (per le aziende di settore) da conquistare. Il nuovo anno per la compagnia di Cupertino è iniziato con un poco pubblicizzato lancio di HomePod e dei MacBook Pro da 14 e 16 pollici equipaggiati con gli ultimi processori sviluppati in casa, M2 Max e M2 Pro, con quest'ultimo che arriva per la prima volta anche sul Mac mini.

MacBook Pro con M2 ProApple

La soluzione desktop compatta migliora in tal modo prestazioni e velocità consentendo di poter integrare fino a tre monitor nella versione più versatile, potente e costosa (che parte da 1.579 euro, mentre con il Mac mini con chip M2 si parte da 729 euro e supporta due display). L'aggiornamento del mini è importante anche perché segna la quasi completa transizione verso Apple Silicon, la serie di Systems-on-a-chip progettata dalla Mela per staccarsi da Intel. All'appello ora manca solo Mac Pro, il desktop professionale per il mercato aziendale, con il nuovo modello che dovrebbe essere presentato nei prossimi mesi.

Mac mini con chip M2Apple

Nel corso dell'anno arriveranno puntuali, poi, iPad, Apple Watch e iPhone 15 che resta la gallina dalle uova d'oro: lo smartphone assicura alla compagnia oltre il 50% dei ricavi annuali complessivi. Il domani a breve e medio termine però non contempla gli occhiali per la realtà aumentata, rimandati a tempo indeterminato da Apple. Secondo le indiscrezioni riportare da Bloomberg, il dispositivo potenzialmente destinato a rimpiazzare l'iPhone mostrando notifiche e informazioni davanti agli occhi di chi lo indossa resta troppo complicato da realizzare. Coniugare l'obbligata leggerezza degli occhiali AR con l'autonomia necessaria per indossare gli occhiali per diverse ore della giornata è al momento un'impresa troppo ardua, ragion per cui Apple ha cambiato i piani e deciso di posticipare lo sviluppo di un oggetto innovativo dal costo improponibile per la massa (la forbice sarebbe tra 2.500-3.000 dollari).

Messi in pausa gli occhiali (e chissà se mai vedranno la luce), l'idea della compagnia è focalizzare l'attenzione su un visore per la realtà mista, in grado di fondere peculiarità di realtà virtuale e realtà aumentata. La divisione VR/AR composta da oltre mille specialisti sta lavorando su Reality One, versione più economica del visore originale, mettendo insieme display in grado di creare un ambiente immersivo tipico della realtà virtuale e i vantaggi garantiti dalle camere per integrare funzionalità proprie della realtà aumentata. Fonti anonime a conoscenza dei piani della società fanno sapere che il primo visore della Mela arriverà entro la fine dell'anno per sfidare il Meta Quest Pro di Mark Zuckerberg disponibile negli Usa a 1.500 dollari.

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Alessio Caprodossi