Soapy: la start up che insegna a lavarci le mani
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Soapy: la start up che insegna a lavarci le mani

L’azienda israeliana ha sviluppato un sistema dotato di intelligenza artificiale per monitorare il corretto lavaggio nelle mani negli ospedali e non solo

È stato uno dei tormentoni di questa pandemia, una apparente banalità, ma che continua a essere troppo spesso ignorata: per evitare i contagi bisogna lavarsi le mani. Soprattutto bisogna lavarsele bene. Per quanto sia un esercizio che ci viene insegnato alle elementari, Soapy ha sviluppato un lavandino intelligente che consente di monitorare il lavaggio delle mani in modo appropriato.

La società di Tel Aviv ha realizzato un sistema tecnologico evoluto come risposta alla necessità di ottenere una detersione efficace delle mani, perché in molti contesti, compreso gli ospedali, spesso non si svolge questa operazione correttamente.

I progetti pilota svolti al Sheba Tel HaShomer Hospital di Tel Aviv, ma anche all’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona di Salerno all’interno del reparto di Terapia Intensiva Neonatale, hanno evidenziato come la Soapy Clean Machine abbia permesso persino al personale medico di migliorare in modo tangibile questa fondamentale procedura.

“Le mani di ciascuno di noi sono uno strumento di diffusione di patologie e infezioni nei confronti delle persone che ci circondano e per questo ritengo che il lavaggio delle mani sia una vera scienza che richiede una tecnologia adeguata a essere messa in pratica” ha detto Max Simonovsky, fondatore e CEO di Soapy.

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Grazie alla presenza di sensori che rilevano l’intera superficie delle mani e relativi movimenti effettuati durante il lavaggio, questo speciale lavandino smart è in grado di monitorare la qualità del lavaggio effettuato, sia in tempo reale, sia analizzando i report dei dati che potrebbero evidenziare pratiche scorrette di cui non si ha del tutto consapevolezza.

La macchina eroga un piacevole getto di acqua calda istantanea e utilizza uno speciale detergente per le mani brevettato, garantendo la durata corretta di ogni ciclo di lavaggio. Il dispositivo analizza oltre 20 parametri e consegna un primo immediato responso all’utente che deve seguire la procedura con una precisa scansione di gesti.

La Soapy Clean Machine è stata pensata anche per essere totalmente touch-free, l’acqua e il sapone vengono infatti erogati senza dover toccare alcuna superficie per evitare eventuali situazioni di contaminazione. Facile da installare, questo dispositivo consente inoltre di risparmiare fino al 95% di acqua e il 60% di sapone rispetto a un lavaggio di mani tradizionale.

Tra le numerose funzioni c’è anche la possibilità di identificare gli utilizzatori sia singolarmente che per gruppi tramite un riconoscimento semi-biometrico, registrando l’ora, il luogo e il numero dei lavaggi e la misurazione della temperatura corporea.

Il lavandino intelligente, premiato con diversi riconoscimenti internazionali, tra cui il World Summit Awards Global 2020 e il The Red Hering Top 100, si rivolge principalmente a ristoranti, mense, hotel, club sportivi, università, scuole, ospedali, ambulatori, laboratori di analisi e a tutti gli impianti che hanno necessità di combattere la proliferazione e la trasmissione di batteri e virus.

In un contesto dove l’epidemia da Covid continua a condizionarci la vita, la tecnologia può fare la differenza anche in ambiti come il lavaggio delle mani che evidentemente a continuiamo sottovalutare.

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Mark Perna

Globtrotter e tech addicted

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