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Tecnologia

Un sito trasforma i visitatori in ranger per difendere gli animali dal bracconaggio

Grazie ad alcuni smartphone Samsung trasformati in videocamere di sorveglianza, su Wildlife-watch.com si possono osservare le immagini in diretta da una riserva naturale africana e segnalare la presenza di intrusi che minacciano la fauna locale. Lo racconta a Panorama.it la testimonial dell'iniziativa, la deejay Peggy Gou

«Invito tutti a diventare un ranger virtuale». La richiesta, messa così un po' bizzarra, ha invece molto senso. Arriva da Peggy Gou, deejay, produttrice e fashion designer coreana, personaggio dai modi gentili e un notevole seguito sui social network (solo su Instagram conta circa due milioni di follower). Grande amante degli animali, è stata scelta da Samsung per raccontare contenuti e obiettivi di «Wildlife Watch», l'iniziativa che ha trasformato una rete di smartphone Galaxy S20 FE in un elaborato sistema di sorveglianza posto all'interno di una riserva naturale del Kruger National Park, in Africa. Un sistema che non si limita a filmare e registrare, ma trasmette le immagini in streaming, in diretta, affinché tutto il mondo possa vederle. E non limitarsi a guardare.

samsung-peggy-gouPeggy Gou, deejay, produttrice e fashion designer coreanaSamsung

«L'idea è combinare la tecnologia con la protezione delle specie a rischio bracconaggio. Un fenomeno che continua a peggiorare durante la pandemia, specie per l'assenza di turisti che possano vigilare sugli animali» dice convinta Peggy Gou in un'intervista con Panorama.it. «Samsung» aggiunge «ha creato questo progetto per riportare gli occhi del mondo su questi animali e supportare i ranger che combattono contro il bracconaggio». Non è solo una formula felice, ma un esperimento alla portata di tutti: basta collegarsi sul sito Wildlife-watch.com, che sarà attivo fino al prossimo 2 maggio, per trasformarsi in sorveglianti, per segnalare movimenti e presenze sospette. Di più: si possono condividere i contenuti sui propri canali social, invitando amici e conoscenti a dare il loro contributo. Ed è possibile lasciare una donazione per supportare il lavoro della «Black Mamba Anti-Poaching Unit», un'unità tutta al femminile che lotta contro il dilagare di questo crimine contro la natura. Anche una loro jeep ha a bordo un telefonino-sentinella.

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«Inoltre» sottolinea Peggy Gou «si avrà davanti uno spettacolo sempre diverso. Se si è fortunati si potrà scorgere un elefante, un leone, oppure una giraffa». Non c'è il rischio di annoiarsi, piuttosto la possibilità di meravigliarsi. Sarà come viaggiare senza muoversi, come partecipare a un safari dal divano di casa. Alla qualità delle immagini provvedono i sensori del Galaxy S20 FE, con il loro zoom fino a 30X e, soprattutto, la capacità di catturare i dettagli anche di notte, quando è più probabile che i bracconieri si palesino sperando di passare inosservati.

L'iniziativa è frutto di una partnership con Africam, servizio che permette di scrutare gli animali selvaggi all'interno del loro habitat naturale. E dimostra la versatilità dei prodotti tecnologici, la loro propensione ad andare oltre il classico ciclo di vita, di adattarsi a usi plurimi accanto a quelli canonici. Usi che, in generale, sono in aumento costante: «Molte cose sono diventate virtuali» prosegue Peggy Gou «e in questo momento la tecnologia rappresenta soprattutto uno strumento efficace per connettersi con gli altri».

Con una consapevolezza di fondo: lo strapotere del digitale non riuscirà mai a sopravanzare la forza del reale. Specie in un universo carico di emozioni come quello della musica elettronica: «Io stessa» dice la deejay «ho trasmesso alcuni set in live streaming, dalla Corea come da Berlino. Il risvolto positivo è che chiunque nel mondo può guardarti suonare. Ma devo essere onesta, non mi piace. Un dj ha bisogno dell'energia della folle. La musica dal vivo è stata la prima a fermarsi, sarà probabilmente l'ultima a ripartire. Ma lo farà alla grande, perché il pubblico non vede l'ora di riprendere a ballare sotto un palco». Ogni cosa avrà il suo tempo. Come per i viaggi. Come per scrutare gli animali nel loro habitat. Con rispetto e discrezione. In attesa di tornare a farlo, li si può proteggere da subito con poco. Con la curiosità degli occhi su uno schermo.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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