La storia gloriosa del Boeing 747
(Daniel Slim, Afp, Getty Images)
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La storia gloriosa del Boeing 747

Dal 2022 la Boeing interromperà la costruzione di quello che per anni è stato l'assoluto padrone dei cieli

Non sarà un addio improvviso dai cieli quello del B-747, tra nuovi, usati e cargo ne voleranno centinaia ancora per almeno due decenni, ma gli inevitabili risultati economici negativi che nel secondo trimestre 2020 hanno caratterizzato il bilancio di Boeing, una perdita di 2,4 miliardi di dollari, hanno avuto l'effetto di costringere l'azienda a decisioni complicate e dolorose. La prima è che Boeing smetterà di costruire il B747, aereo noto come la "Regina dei cieli", entro il 2022.

L'amministratore delegato Dave Calhoun ha infatti comunicato ai lavoratori che la produzione dell'iconico jet è destinata a terminare, un fatto risaputo vista la vetustà del modello (quasi 52 anni), ma che ancora non aveva una data considerata la grande versatilità del Jumbo-Jet e il suo riutilizzo come cargo. Calhoun ha dichiarato: "Ad oggi i nostri ritmi di produzione dei B767 e del B747 rimangono invariati, ma alla luce delle attuali dinamiche e prospettive del mercato, completeremo la produzione dei B747 in ordine, prevedendo che l'ultimo uscirà dalle linee di produzione entro due anni. Tuttavia continueremo continueremo a supportare le operazioni e le manutenzioni ai 747 in servizio anche in futuro come prevedono le norme aeronautiche, quindi gli operatori che li hanno in flotta potranno continuare le operazioni a tempo indeterminato."

Ha inoltre elogiato il personale per il "tremendo" lavoro svolto nel programma, ma ha anche avvertito che purtroppo saranno possibili ulteriori licenziamenti nei prossimi mesi se ordini e consegne si ridurranno. Numerose compagnie aeree stanno gradualmente eliminando il Jumbo-Jet dalle flotte, nelle quali l'aeroplano rappresenta una vera icona della storia dell'aviazione.

Nato negli anni Sessanta, entrò in servizio commerciale con la Pan Am nel gennaio del 1970 e ha aperto la strada all'età dei voli a lungo raggio dal prezzo conveniente.

Dopo essere stato costruito in una quindicina tra versioni e varianti, dal primo 747-100 al popolare 747-400 e alla versione odierna, il 747-8, ha accolto nella sua linea inconfondibile alcune generazioni di piloti e di nuove tecnologie. Nel 2014, Lufthansa prese in consegna l'esemplare numero 1.500 e prima di allora nessun velivolo a fusoliera larga era stato costruito in così tante unità. Ad oggi sono stati in servizio 1.554 Jumbo-Jet e nelle linee di produzione ce ne sono ancora 18. Naturalmente l'evoluzione tecnica dei velivoli ha portato alla nascita di bireattori efficienti in sostituzione ai quadrimotori, ma anche da un moderno liner come il B787, la Regina dei cieli ha adottato parte della tecnologia Dreamliner. La pandemia e la conseguente flessione della domanda di posti sui voli hanno costretto molti vettori a fermare i B747 passeggeri con largo anticipo rispetto alle date di "pensionamento" previste, sebbene l'aeroplano resterà un punto di riferimento per il cargo ancora per almeno due decenni. L'australiana Qantas ha ritirato la sua flotta di 747-400 solo una settimana fa, e mentre Air-France Klm ha terminato le operazioni passeggeri dei Jumbo in aprile e a ottobre smetterà di usare anche i tre B747 cargo che possiede. British Airways ha confermato che non lo rimetterà in linea di volo passeggeri, così come l'altra compagnia aerea britannica Virgin Atlantic, che l'ha ritirato dal servizio all'inizio della pandemia. È improbabile che i B-747-8I di Lufthansa continuino le operazioni, come del resto hanno annunciato Korean Air e Air China.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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