Gli elettrodomestici che consumano di più e come risparmiare sulla bolletta
(Candy)
Tecnologia

Gli elettrodomestici che consumano di più e come risparmiare sulla bolletta

Con il prezzo dell'energia alle stelle bisogna sapere come, quando e quanto utilizzare gli oggetti che abbiamo in casa per ridurre i consumi e le spese

L'estate che volge al termine è fonte di preoccupazione per gli italiani, turbati per la mazzata sui consumi domestici che arriverà con l'autunno. L'impennata dei prezzi dell'energia costringe a rivedere qualcosa della propria quotidianità per non ritrovarsi bollette dagli importi astronomici, perciò è meglio sapere come muoversi valutando l'impatto degli elettrodomestici in casa. Partendo dal conoscere quelli che consumano di più e quelli che invece pesano meno sul computo complessivo, anche perché l'analisi regala diverse sorprese.

Premesso che il buonsenso aiuta sempre quando si tratta di gestire gli oggetti che ci circondano, se la lavatrice resta l'elettrodomestico insostituibile per oltre il 62% degli italiani (davanti a frigorifero e televisore), almeno secondo il sondaggio condotto da Facile.it con mUp Research e Norstat, non è da qui che bisogna partire per salvaguardare il portafoglio. A pesare di più sulla bolletta sono bollitore, asciugacapelli, piastra per i capelli e asciugatrice. A rivelarlo, con relativi kilowattora (kWh) consumati e spesa, è un'indagine di Selectra, società che offre un servizio gratuito confrontando le tariffe di luce, gas e internet, che ha stilato una graduatoria degli elettrodomestici più energivori a fronte delle offerte del Servizio di Maggior tutela attive dallo scorso primo luglio.

Per quanto il caldo settembrino possa tenerci con la mente lontano dal prossimo inverno, l'oggetto che reclama più energia in assoluto è la stufetta elettrica, che alla voce costi impatta tanto, con una spesa media di 90 centesimi di euro all'ora. Quanto basta per comprendere gli effetti sul lungo periodo, qualora si avesse l'intenzione di valutarne l'utilizzo in alternativa ai termosifoni. Si scende a 73 e 72 centesimi orari con bollitore e phon, che ogni 60 minuti succhiano 1,6 kWh.

Più indietro in classifica troviamo gli elettrodomestici più diffusi e utilizzati, come forno elettrico, aspirapolvere, condizionatore, lavatrice e lavastoviglie. I loro consumi vanno da 0,9 kWh del forno a 0,3 kWh degli ultimi due, con spese che spaziano, rispettando l'ordine, da 42 a 11 centesimi orari. Va da sé, però, che sull'effettivo costo intervengono diversi fattori, a cominciare dal tipo di contratto stipulato e dall'operatore prescelto. Importante, poi, è anche limitare al minimo o cancellare del tutto distrazioni che possono costare parecchio: dal frigorifero lasciato aperto all'aspirapolvere usato a intermittenza, con un continuo accendere e spegnere che finisce per sprecare più energia rispetto all'utilizzo senza pause (meglio se con una modalità standard e non turbo). Senza dimenticare la solita questione dello stand-by, perché le lucine rosse alla fine si fanno sentire, arrivando in certi casi a pesare fino al 10% sulla bolletta dell'energia elettrica.

Guardando ai rimedi contro i rincari, dunque, ci sono alcuni semplici azioni che possono influire sui costi complessivi. Un indicatore cruciale è la classe energetica degli elettrodomestici, con quelli di ultima generazione che aiutano ad abbassare consumi e spesa. Passando ai singoli oggetti, con la lavatrice è consigliato optare per lavaggi a 30 e 40 gradi, mentre in linea generale i programmi Eco sono sempre ottimizzati per ridurre i consumi e ottenere risultati efficaci. In cucina il piano cottura a induzione è il meno vorace a livello energetico, mentre chi ha un contratto con costi differenti secondo le fasce orarie, dovrebbe concentrare l'utilizzo degli elettrodomestici nelle ore serali e durante il fine settimana per assicurarsi una bolletta più leggera.

I più letti

avatar-icon

Alessio Caprodossi