Nel nuovo elicottero d'assalto c'è anche tanta Italia
(Defiant X)
Difesa e Aerospazio

Nel nuovo elicottero d'assalto c'è anche tanta Italia

L'Italiana Magnaghi nel team per l'elicottero d'attacco Defiant-X con i colossi Lockheed-Martin, Sikorsky e Boeing. Che intanto studia il prossimo aereo radar della Nato

Momento favorevole per Boeing, che se nel settore civile soffre ancora per la vicenda dei 737-Max e per l'incidente al velivolo della China Eastern Airlines, sul quale sta peraltro emergendo una verità scomoda, nel settore militare si è aggiudicata un contratto da 15,7 milioni di dollari dalla Nato support and procurement agency (Nspa) per lo studio di fattibilità dei futuri aeromobili per la sorveglianza, il comando e il controllo, ovvero per i nuovi aerei radar, in vista del ritiro degli ormai vecchi E-3 Awacs dell'Alleanza, revisto per il 2035. Intanto al gruppo di aziende formato da Lockheed-Martin e Sikorsky-Boeing per il progetto di elicottero veloce di nuova generazione Defiant-X si è aggiunta anche l’italiana Magnaghi Aeronautica.


DEFIANT Helicopter Slaloms, Lifts External Loads and Demos Single-Engine Capabilityyoutu.be

Il nuovo elicottero d'assalto a lungo raggio costituirà la base tecnologica per dotare l'esercito americano (ma anche altre forze) di un mezzo che superi le limitazioni di velocità finora tipiche degli elicotteri convenzionali, seguendo le direttive della Difesa Usa nel progetto (Flaa, Future long-range assault aircraft), nel quale sono presenti, tra le altre aziende, anche partner del calibro di Collins Aerospace, Elbit systems America e Parker Aerospace. “Il Team Defiant-X sta costruendo una solida catena di fornitori per fornire all’esercito un elicottero a basso rischio, affidabile e in grado di sopravvivere nelle missioni d’assalto a lungo raggio”, ha affermato Paul Lemmo, presidente di Sikorsky, al quale si è unito Mark Cherry, vicepresidente e direttore generale di Boeing Vertical Lift. “Defiant-X è il velivolo giusto per le necessità militari future, realizzato dal team più adatto; sfruttando i numerosi rapporti esistenti con i fornitori abbiamo messo insieme il miglior team del settore per fornire un elicottero di nuova generazione appositamente costruito, a basso rischio e conveniente che possa operare in più teatri, anche in futuro”. Le aziende sono state selezionate in base alle prestazioni eccezionali e all'esperienza che hanno dimostrato a supporto dei programmi elicotteristici Black Hawk, Apache e Chinook dell’esercito americano. Il Team aveva precedentemente annunciato che a fornire il motore del nuovo elicottero sarà Honeywell con il suo turboalbero Hts 7500, dove questo numero corrisponde ai cavalli erogati sull'albero connesso alla trasmissione.

Rispetto agli elicotteri tradizionali, con singolo rotore principale e rotore posteriore anticoppia che permette il controllo direzionale, il nuovo Defiant-X presenta due rotori principali controrotanti – come la scuola russa Kamov – ai quali si aggiunte un'elica posteriore spingente ad alta efficienza.

Il risultato sono prestazioni di carico (solleva un tonnellata pesandone quattro), e di velocità (475 km/h laddove gli elicotteri di precedente generazione arrivano a 350km/h), mai raggiunte prima per un velivolo militare di questa categoria. La scorsa settimana il prototipo designato SB-1 è arrivato a Nashville (Tennessee) per permettere ai piloti dell’Esercito degli Stati Uniti di conoscerlo in occasione del vertice annuale della Army aviation association of America. L’aggiudicazione del contratto per la fornitura dello Flraa all’esercito americano è prevista entro la fine di quest'anno.

VIDEO

https://youtu.be/r7LUeYa1x1M

https://youtu.be/RX-yPtDWXrk

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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