Nuovo capo per il programma F35
(Lockeed Martin)
Difesa e Aerospazio

Nuovo capo per il programma F35

Nella giornata di ieri, 5 luglio, il tenente generale Michael Schmidt dell’Aviazione degli Stati Uniti ha prestato giuramento come nuovo funzionario esecutivo dello F-35 Joint Program Office, ovvero l’ufficio militare per la gestione del programma dell’omonimo caccia. Schmidt, che in precedenza era l’ufficiale al comando per la comunicazione e l'intelligence presso la base dell'Usaf di Hansom, nel Massachusetts, ha preso il posto del tenente generale Eric Fick, ormai prossimo al pensionamento. Schmidt, che lunedì è risultato positivo al Covid-19, ha partecipato alla cerimonia in videoconferenza dalla base di Anacostia-Bolling, a Washington, dove deve restare in isolamento. Le sue condizioni di salute sono comunque buone e presto sarà pienamente operativo come responsabile della guida di uno dei programmi più complessi e vitali del Dipartimento della Difesa, il caccia di quinta generazione pilotato da tre forze armate Usa (Aeronautica, Marina e Corpo dei Marines), nonché da numerosi partner internazionali.


Gen Michael Schmidt dell’Aviazione degli Stati Uniti

Schmidt ha affermato di essere "Onorato ed entusiasta di guidare il programma più grande e migliore del mondo” e non vede l'ora di continuare a sviluppare l'F-35. Ha anche ringraziato Fick per il suo lavoro alla guida del programma compiuto fino a ieri, che ha consentito al programma del sistema d’arma grandi progressi. Bill LaPlante, capo delle acquisizioni del Pentagono, ha commentato che stante la situazione attuale, gli Stati Uniti devono affrontare scenari e questioni di sicurezza complessi che rendono l'F-35 una necessità oggi più che mai, notando che i progressi sul caccia non sarebbero stati possibili senza Fick. “È compito dell’ufficiale a capo del programma mantenere l'F-35 e i nostri reparti all'avanguardia”, ha affermato LaPlante, “un lavoro difficile che appare come una combinazione di attività tra la costruzione di una diga ma che vola, la gestione delle Nazioni Unite e i rapporti con gli appaltatori.

Ad oggi sono stati consegnati più di 800 velivoli F-35 e il programma offre capacità senza pari ai partner di tutto il mondo”. Riguardo alle reali capacità operative dimostrate, LaPlante ha confermato: “Quando un velivolo di quarta generazione si scontra con uno di quinta generazione, questo non ha possibilità di sopravvivenza”, parafrasando l'ex capo di stato maggiore dell'Aeronautica, il generale Mark Welsh, che due anni fa disse: “È semplice, è un aereo incredibile”. Il tenente generale Michael Schmidt ha affermato: “Il programma in passato ha affrontato una sfida molto scoraggiante poiché ha sofferto di una grave carenza di moduli di alimentazione del motore F135, il più potente mai costruito. Ma ha anche aggiunto: “il programma sta ora vedendo la luce alla fine del tunnel e ci è arrivato più velocemente del previsto, lavorando insieme al governo e ai partner del settore, come l'Air Force Sustainment Center e il produttore di motori Pratt & Whitney. Il programma F-35 deve ancora migliorare ma durante le fasi peggiori della pandemia ha funzionato bene e ha anche superato altre sfide negli ultimi anni. E oggi è pronto e ad affrontare le sfide inaspettate che verranno”.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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