Ascoltare il mondo restando a casa
(ansa, Epa, Felipe Trueba)
Tecnologia

Ascoltare il mondo restando a casa

Si può davvero sentire ogni radio del pianeta, continente dopo continente, per viaggiare con la mente da casa propria

Stante la necessità di rimanere chiusi in casa, un interessante passatempo può essere quello di riscoprire la radio. Il bello è che lo si può fare anche senza possederne una, semplicemente via internet. Il sito (ma c'è anche la app) più celebre in questo campo è quello di Radiogarden (radio.garden), che visualizza su un planisfero migliaia di radio di tutto il mondo intercettandone lo streaming online. Si posiziona il mouse sulla stazione di interesse e il gioco è fatto. In alternativa onlineradiobox è un sito che raccoglie emittenti per zone, anch'esso dedicato alle trasmissioni in FM che a breve passeranno sul sistema Digital Radio.

Se invece su qualche mensola avete ancora una radio di almeno qualche decennio, nelle ore serali è interessante esplorare le bande delle onde lunghe, medie e corte (indicate come OL, OM e OC per gli apparecchi di produzione nazionale e LW / MW ed SW per quelle di produzione anglosassone o giapponese).

Nelle ore serali infatti gli strati più alti dell'atmosfera terrestre riflettono le onde radio di queste bande permettendo a segnali provenienti da grandi distanze di raggiungere i nostri apparecchi. Il divertimento sta proprio nello scovare le stazioni e mantenere, con piccoli tocchi sulla manopola della sintonia, le emittenti e riconoscerle.

Per trovarle con una certa sicurezza è sufficiente cercare su internet i programmi delle radio internazionali in lingua italiana, per scoprire, per esempio, che dalle parti dei 7340-7430 Khz, Radio Cina diverse volte la settimana tiene anche un corso di lingua per italiani.

Molto attive sono Radio Romania, Voce islamica dell'Iran (le notizie raccontate dal loro punto di vista), ma anche Voce della Turchia (6185 Khz) e molte altre ancora (la mitica Radio Capodistria trasmette a 1170 Khz). Alcune radio simbolo della guerra fredda sono ormai soltanto sul web, come La voce della Russia (trasmette in 36 lingue), e non mancano emittenti dissidenti rispetto ai loro governi, come alcune radio pirata installate a bordo di navi che incrociano il sudest asiatico come i mare del Nord. Sono rare e non facili da sintonizzare, ma non impossibili.

Una vera potenza (quindi facile da ascoltare) è la BBC (British Broadcasting Corporation) che opera a 7345, 9410, 9915, 12050, 13660 e 15940 Khz, mantenendo attive stazioni che in passato erano il fiore all'occhiello della rete di comunicazione del Commonwealth.

Durante le trasmissioni in onde medie e corte capita che le emittenti chiedano a chi riceve i segnali un rapporto di ascolto. Un tempo si registrava un nastro e lo si spediva all'indirizzo fisico della stazione radio, che ricambiava inviando materiale propagandistico; oggi lo si fa con l'e-mail, forse meno romantico ma ugualmente gradito da chi trasmette e da chi riceve. Un altro metodo, seppure più tecnologico per ascoltare radiocomunicazioni internazionali è rimettere in funzione la vecchia parabola satellitare analogica, posizionandola verso Hotbird e Astra (13° est). Seppure la migrazione verso standard di trasmissione digitali sian ormai completa, talune porzioni della banda sono ancora occupate da radio di tutto il mondo che servono le comunità residenti all'estero. Non è quindi difficile in Italia identificare programmi africani o asiatici.

Agli appassionati di aviazione consigliamo invece www.liveatc.net rete che raccoglie e divulga le comunicazioni tra controllori di volo ed equipaggi. Associato al sito Flight radar24, consente di seguire i voli e comprendere i messaggi che piloti e centri di assistenza al volo si scambiano durante ogni volo.

Accendiamo quel vecchio cassone

Se la vecchi radio che avete in casa è del tipo a valvole, prima di riaccenderla (sempre che non fosse guasta), è consigliabile togliere il pannello posteriore e con un pennello asciutto rimuovere la polvere con delicatezza dai componenti interni. Le valvole possono essere distaccate dal loro supporto ma non devono essere pulite con liquidi alcolici o detersivi, soltanto con un panno asciutto. Se vedete una serie di lamelle che di muovono ruotando la sintonia quello è un condensatore variabile: rimuovete la polvere tra le lamelle senza deformarle. Per le manopole che invece gracchiano usate pure un detergente per tastiere di computer o aria soffiata ma almeno da 10 cm di distanza.

Le vecchie radio non hanno schermi, ma indicatori di sintonia che riportano le gamme ricevute e in qualche caso anche i nomi delle stazioni, tuttavia negli anni le frequenze sono cambiate più volte e non corrisponderanno. Ricordatevi che l'indicazione "Mhz" sta per Megahertz e "Khz" per Kilohertz. Un Mhz equivale a 1.000 Khz. Quindi una radio che trasmettesse a 9,140 Mhz corrisponde a 9140 Khz. Un dollaro per la radio ma dieci per l'antenna, recita un famoso detto americano, quindi quanto a migliorare la ricezione, alcuni apparecchi in commercio fino agli anni Ottanta avevano sul retro un connettore per installare un'antenna aggiuntiva. In questo caso basta un comune filo elettrico teso sul balcone, mentre per chi deve accontentarsi dell'antenna interna alla radio, i piani alti e le finestre sono luoghi dove si hanno maggiori possibilità di ricevere meglio i segnali. Per chi volesse approfondire l'argomento, sul web si trovano facilmente i siti degli appassionati di radioascolto.

Buona caccia!

I più letti

avatar-icon

Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

Read More