I nuovi testimonial Pineider
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I nuovi testimonial Pineider

Schott Schuman (The Sartorialist) e l’illustratrice Jenny Walton i nuovi Ambassador Pineider

Parte con questa collezione dei pezzi iconici e continuativi di Pineider e con una speciale capsule primavera-estate 2022 la nuova collaborazione con il famoso fotografo di The Sartorialist, Scott Schuman, e con l’illustratrice Jenny Walton, sua compagna, veri fan e ambassador dell’azienda manifatturiera toscana.

Uno Sette Sette Quattro,1774, è la data che segna l’inizio del percorso dell’imprenditore Francesco Pineider, che apre a Firenze la prima cartoleria, in Piazza della Signoria, dedicata alle tecniche di stampa.

Quasi un secolo dopo aver affascinato politici, scrittori, poeti e artisti, si apre un secondo laboratorio a Roma e un terzo a Firenze in via de’ Tornabuoni, bottega che si trasforma ben presto in azienda internazionale, prolifica fino ai giorni odierni, dopo essere stata rilevata nel 2017 dalla Famiglia Rovagnati.

La storia elegante di penne che si esprimono su fogli, lettere e taccuini, talmente chic in questa era digitale, da preservare la fragile bellezza di tutto ciò che è personale e non replicabile, conta su due testimonial eccellenti, la coppia iconica Schuman-Walton, da poco trasferiti a Milano da New York, città americana dove ha appena avuto luogo l’apertura del primo flagship store di Pineider negli Stati Uniti, all’interno del famoso Rockefeller Center, a Manhattan.

Scott Schuman dichiara: «Rispetto molto il modo e lo stile con cui Pineider sta facendo rivivere lo spirito del marchio storico. Concentrandosi su basi consolidate di artigianato e design moderno, i suoi prodotti in continua espansione soddisfano le esigenze dei consumatori contemporanei, come Jenny o me, che amano unire il gusto moderno con la storicità. Le persone che amano l'eleganza conoscono e apprezzano Pineider».

Anche Jenny Walton è coinvolta personalmente nell’apprezzamento per la Maison: «Amo questi accessori senza tempo e per tutti i giorni e adoro il modo in cui Pineider dà tocchi di colore alle silhouette classiche, ben progettate ed estremamente eleganti, dei suoi prodotti. Il marchio aiuta a esprimere lo stile e i colori offrono un'incredibile tavolozza di opzioni di personalizzazione».

Giuseppe Rossi, direttore generale del marchio, ci ospita nel magnifico negozio di Milano, in via Manzoni, e parte proprio dalla citazione della coppia di testimonial, con il suo racconto: «Pineider è felicissima di iniziare una collaborazione artistica e di comunicazione con Scott e Jenny, di cui abbiamo imparato ad apprezzare non solo gli aspetti artistici e professionali, ma soprattutto quelli umani ed i profondi valori che così tanto li avvicinano a Pineider. Il rapporto appena avviato troverà nel prossimo futuro nuove forme che non vediamo l’ora di mostrare ai tanti appassionati del nostro brand».


A breve, oltre ai negozi monomarca di Milano, Roma, Singapore, New York, verrà data una nuova veste e sede sul lungarno allo spazio fiorentino, dove si potrà acquistare ma anche ascoltare la storia di questa arte dello scrivere e del viaggiare per lavoro e farne interessanti esperienze tematiche.

Anche altri shop-in-shop all’interno di importanti department stores, come Rinascente a Milano, Beymen a Istanbul, Isetan a Tokyo e KaDeWe a Berlino, testimonieranno insieme agli e-commerce del lusso, come Mr Porter e TataCliq Luxury, lo sviluppo identitario e commerciale del marchio, a livello internazionale in partnership con lo showroom di Massimo Bonini.

Questi regali di lusso garbato, ma anche colorato e pittorico, abbinano quindi tradizione e innovazione, coniugando il piacere dell’oggetto materico fatto a mano alla sua esclusività che non tiene conto del tempo.

Citando Pineider, l’attento cultore sa che ci sono almeno tre modi di scrittura per lasciare il segno, la raffinata stilografica che bisogna imparare a maneggiare con maestria, la tecnologica rollerball dal fluido tratto in gel e dalla sorprendente resa cromatica, la penna a sfera che unisce al design sofisticato un meccanismo di scrittura preciso e inappuntabile.

Ma anche svariate matite personalizzate, ricambi e inchiostri che addirittura si possono creare fai-da-te con Ink Alchemy, quattro colori fondamentali, un diluente, un contagocce e un libricino di ricette per creare infinite gradazioni.

Una penna di lusso dovrebbe essere uno strumento pressoché eterno, a cartuccia o a stantuffo, meglio ancora se in elegantissima combinata tris, steno roller e sfera, della famiglia che si preferisce: come ‘Avatar’, in resina infrangibile totalmente e finiture artistiche, oppure «La Grande Bellezza Gemstone», dotata di magneti che permettono di avvitare e svitare con un clic che medita sul progetto da mettere nero su bianco. Poi ci sono le penne gioiello tutte trasparenti e quelle con tramature speciali, a nido d’ape, con oblò e altre gamme tutte da scoprire. Molte di esse sono firmate da Dante del Vecchio, conosciuto come la rock star della produzione delle penne e delle invenzioni di settore di estrema precisione, sorgente di idee che sembra non finire.

Il mondo carta fa coppia con lo strumento da scrittura, nato ancora prima e con qualità organolettiche e storiche specifiche. Gli stilisti e imprenditori Giorgio Armani, Miuccia Prada, Domenico Dolce e Stefano Gabbana, da sempre scelgono la carta Milano, molto materica e con grammatura importante, vergata e filigranata in trasparenza.

L’imprenditore Patrizio Bertelli, patron di Prada e Luna Rossa, scegli invece la carta Capri che colora con una bordatura fatta da artigiane di Montecatini il contorno dei fogli in filigrana tenuti assieme da fiocchi di seta del medesimo colore.

«Florentia» e «Boston» sono invece carte lisce, eleganti e molto più spesse della semi trasparente «Posta Aerea», già prodotta da Pineider nel 1954, mentre «Vaticano» presenta un effetto vergellato e increspato.

Cartoncini, biglietti da visita, di cortesia, per inviti, auguri e ringraziamenti, possono essere personalizzati – anzi così suggerisce il bon ton – e abbracciano ogni tipo di esigenza, dalle relazioni personali al business, scegliendo la carta giusta per l’occasione e il gusto personale, magari impreziositi da eleganti stampe a rilievo, soggetti fantasia, segni zodiacali oppure le proprie iniziali.

Apprezzata molto nella dinamicità della intensa vita quotidiana, la collezione di Notes Pineider offre una vasta gamma di quaderni, taccuini e agende, che possono unirsi agli strumenti digitali oppure vivere di vita propria, confezionati con estrema attenzione alla qualità, al design e ai colori realizzati in pantoni speciali per la Maison.

Agende, organizer e notebook riportano al rituale meditativo e creativo del disegno e della scrittura, appuntando informazioni, pensieri, planning e intuizioni artistiche, dotati delle stesse carte speciali di collezione e di copertine distinte, dalla pelle in saffiano o martellata, alle versioni recycle ed ecofriendly.

Scott Schuman e sua moglie apprezzano il mondo pelle Pineider, dedicato al business e alle soluzioni intelligenti per chi viaggia per lavoro. Oltre alle cartelle classiche dagli interni funzionali, tradotte con svariati pellami ed anche soluzioni antigraffio e impermeabili, ci sono business case che fanno anche da borsa ventiquattrore, buste e pochette con clip da agganciare ai trolley, zaini, tracolle, borse che stanno dentro altre borse con veri e propri accorgimenti intelligenti e interscambiabili lavoro-tempo libero.

Oltre ai toni naturali, i tradizionali bianco, blu e nero, e il verde corporate di Pineider, ogni recente stagione ha introdotto dei pantoni speciali, ad esempio cioccolato, arancione e zafferano, molto apprezzati anche da una curiosa clientela giovane che amplificato i fan del marchio e degli oggetti traveller di moda fatti da maestri artigiani e prodotti interamente in Italia.

Quello che ci ha saputo stupire ancora nel negozio-showroom di Milano sono stati i contenitori di passioni, dei quali i maestri artigiani di Pineider hanno creato una grande famiglia di forme e applicazioni, partendo dai sontuosi bauli da viaggio di varie dimensioni, allo scrittoio à porter, i cofanetti portapenne portagioie e porta orologi oppure i porta sigari in legno e pelle per collezionisti ed estimatori. In lavorazione ci sono pure dei fashion box per liquori e vini con accessori per una degustazione pronta all’uso.

I mercati esteri che stanno rispondendo meglio a questo marchio italiano, stimato e dall’audience eterogenea, sono Germania e Gran Bretagna, insieme ad altri paesi europei, la Corea, il Medio Oriente, dove i tre oggetti distintivi principali sono l’orologio, i gemelli e la penna tenuta nel taschino, e naturalmente gli Stati Uniti, non a caso meta della nuova sede.

Il successo somma anche il fatturato aggiunto degli oggetti di piccola pelletteria curati con la medesima attenzione artigiana: portafogli, portacarte, portachiavi, portacuffie con tracollina, tappetino per mouse, astucci portapenne e accessori da scrivania e per la propria signature, compreso il sigillo a stemma o simbolo personalizzato con ceralacca.

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Barbara Tassara