Moda giramondo
Dior (Alessandro Garofalo)
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Moda giramondo

Balenciaga a New York, Dior a Siviglia e Max Mara a Lisbona. Tutti gli occhi sono puntati sulle Cruise 2023

Le campane della borsa di Wall Street annunciano l’inizio dello show di Balenciaga e dall’ombra compaiono modelli dal total look nero e passamontagna sul viso.

«Dobbiamo suscitare emozioni con questi spettacoli. Per due anni, siamo stati seduti a casa cercando di inventare progetti digitali, videogiochi e film. Mi manca quel momento di sì, è terrificante. Viviamo in un mondo terrificante e la moda ne è un riflesso e se innesca quella paura o terrore, ci sono riuscito» afferma il direttore creativo.

La nuova Cruise di Demna Gvasalia ha mescolato il mondo fetish con quello dello sportswear, rivelando l’attesa collaborazione tra Balenciaga e Adidas.

Luminosi led che segnano l’andamento del mercato illuminano le spalle della passerella e accompagnano la collezione che vediamo dividersi in tre parti, assicurandosi di accontentare i desideri del suo pubblico più variegato.

Inizia con la presentazione del nuovo «Garde-Robe», il direttore creativo li definisce «capi classici di lusso». Spolverando di nuovo le abilità sartoriali della casa, il classico secondo Demna viene espresso con abiti e soprabiti dalla forma oversize e dalle spalle scese, con l’apparizione delle uniche proposte dalle tonalità chiare troviamo una camicetta avorio in jacquard caratterizzata da un morbido fiocco al collo e un leggero abito bianco a pois neri.

Il secondo elemento della collezione era l'abbigliamento da sera composto da abiti di paillettes, gonne in pelle e trench di seta con strascico accompagnati dalle stravaganti décolleté imbottite. Gli altri look invece sono stati accostati a stivali stringati e scarpe basse dalle dimensioni esagerate.

Per la terza e ultima parte vediamo il gran ritorno di felpe over e magliette sportive, questa volta tutte decorate con le iconiche strisce Adidas. Borsoni da palestra accompagnano completi rossi, blu e neri.

Gran parte della collaborazione era già disponibile all’acquisto sul sito di Balenciaga subito dopo lo spettacolo.

Un canto alla libertà e al dinamismo del corpo: la nuova Cruise di Dior viene rappresentata al meglio dal rosso, «il colore della vita» a detta dello stesso Monsieur Dior, e dalla profondità del nero. Sono questi i due colori che i 50 ballerini andalusi indossano per celebrare l’inizio dell’evento.

«Quella è stata la prova più difficile della mia vita» ha dichiarato Maria Grazia Chiuri. «Cinquanta donne che non potevano stare ferme! Pura energia, impossibile da misurare, e questo le ha rese una parte fondamentale dello spettacolo. Inoltre, non si limitano a ballare, poiché le loro azioni creano musica con il battito dei loro piedi. Diventano loro stesse degli strumenti musicali».

Esibendosi su due ponti in Plaza de España ricoperti da migliaia di fiori rossi, i ballerini guidati dall’orchestra accompagnano la passerella rendendo omaggio a Carmen Amaya, meglio nota come La Capitana, figura che ha ispirato la collezione. Artista rivoluzionaria e anticonformista, la leggendaria ballerina è stata la prima a cambiare le regole del flamenco eliminandone ogni canone. Infatti sono celebrate ancora oggi le sue esibizioni in abiti maschili che la vedono eseguire mosse e gesti tipicamente interpretati dall’uomo.

Tra le altre ispirazioni troviamo la Duchessa d’Alba in compagnia di Jackie Kennedy a cavallo con tanto di frustino, con pantaloni a vita alta tenuti su dalle bretelle e giacche corte, cappelli a tesa larga posati obliquamente e stivali da cavallerizza reinterpretati.

Non poteva mancare la versione elegante del Mantón di Manila che le donne andaluse indossano alle feste popolari, testimone di viaggi e racconti.

La collezione si fa portavoce e racchiude tutti i segni e gli oggetti distintivi della comunità di Siviglia e della Spagna. Lunghi abiti ricamati in pizzo celebrano la venerata Madonna della Macarena, gilet foderati in seta, giacche decorate dagli alamari e boleri dai toni caldi adornati con passamanerie. Non potevano mancare lunghi abiti dalle larghe gonne in taffetà cangiante dai toni dell’ocra, nero, giallo e rosso.

Dior veste una donna che non ha paura, né di rischiare né di esporsi, vuole invece celebrare e mostrare la pluralità delle visioni del femminile.

Un lungo viale di geometrie brutaliste in cemento divide la fitta vegetazione che circonda i giardini della Fondazione Calouste Gulbenkian di Lisbona, questa è la passerella calcata dalla nuova collezione resort di Max Mara.

Il ritratto di Natália Correia, poeta e attivista sociale - rifiutava di essere definita poetessa perché a suo parere la poesia è asessuata - cattura l’attenzione del direttore creativo Ian Griffiths durante una visita alla fondazione lo scorso anno. Sarà proprio Correia uno dei volti a cui si ispira la collezione, una figura di riferimento negli anni Settanta e Ottanta ingiustamente dimenticata perché considerata scandalosa. Al suo fianco il ricordo di Amàlia Rodrigues, regina del fado, un genere di musica popolare tipicamente portoghese. È la cantante Carminho a renderle omaggio, considerata oggi la sua erede, realizzando la colonna sonora dell’evento e sfilando con una nuova versione del little black dress di Griffiths.

La collezione è stata divisa in tre sezioni: inizialmente sfila il classico linguaggio della casa. Dai toni del marrone, del beige e del nero troviamo teddy e gilet eleganti, il cappotto in cashmere in versione corta e gonne tubino che garantiscono comfort. Calze a rete e orli in cashmere rifiniti con linee plissettate regalano un nuovo tocco d’espressione. Il famoso cappotto cammello questa volta viene indossato da un uomo, Martim Morais, il primo a sfilare per Max Mara dopo 40 anni di passerelle.

Con il ritmo sempre più calzante della musica, gli abiti cambiano e sfilano lunghe gonne ampie accompagnate da maglieria in pieno stile Max Mara. Il marchio ha prestato molta importanza alle arti locali e alle sue tradizioni, perciò è emozionante vedere comparire sulle magliette i Leçon de namorados do Minho. Meglio noti come «fazzoletti degli innamorati», sono quadrati di lino sui quali le donne usavano ricamare messaggi d’amore decorandoli con fiori, cuori e colombe.

Blocchi di tonalità scure e profonde tingono abiti dai tagli più vari ed elementi marini abbelliscono la collezione. Per gli abiti da sera la passerella si colora e i toni del rosso, del blu, dell’ocra e del viola regalando un color block affascinante.

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Elisabetta Cillo