Julian Bedel, l’alchimista dei profumi artigianali di lusso
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Julian Bedel, l’alchimista dei profumi artigianali di lusso

Il brand argentino di profumeria lusso, Fueguia 1833, rappresenta in pieno il suo fondatore, eclettico e romantico artista, appassionato musicista e liutaio che suona la chitarra, Julian Bedel.

L’idea nasce in Argentina a Buenos Aires, terra fonte inesauribile di stimoli per la creazione di nuove fragranze che rimandano alla storia, all’arte e alla natura della vibrante cultura del Sud America.

Lo stesso nome delle esperienze olfattive, Fueguia 1833, è un tributo all’era delle esplorazioni scientifiche e all’incontro tra il naturalista Charles Darwin, il navigatore Robert Fitz Roy e la nativa della Tierra del Fuego, Fueguia Basket.

Tanto che uno dei profumi creati vuole riprodurre oggi il sentore della cantina di bordo della nave dove Charles Darwin viaggiava, con tanto di pizzicore al naso dato dalla polvere da sparo.

I negozi monomarca sono vere e proprie gallerie dei profumi pensate per accompagnare i clienti in un viaggio esperienziale di scoperta sensoriale, localizzate a Milano, New York (Madison e Soho), Tokyo (Roppongi e Ginza), Londra (Harrod’s), Buenos Aires e Jose Ignacio (Uruguay); un peccato quindi scegliere solo online senza passare, almeno una volta, in boutique, dove le ampolle poggiate sopra i vari flaconi permettono di interagire con tutti i profumi, stimolando olfatto, sensi e memorie, personalissimi, per ognuno.

Questi gioielli di profumeria di nicchia, con tutta la loro produzione interamente artigianale e in edizione limitata a 400 boccette cadauno, nascono in realtà a Milano, luogo amato da Bedel che ha origini italiane e nel quale i distillati (e i packaging) d’esclusiva preparazione crescono nel laboratorio di proprietà in cui convergono le rare e selezionate materie prime esotiche, al 100% naturali, scovate e raccolte nelle tenute di famiglia in Patagonia e Uruguay e oppure coltivate direttamente nella "Fueguia Botany", una riserva di 50 acri che conta centinaia di piante aromatiche.

L’indirizzo italiano da segnare in agenda è quello di via Tommaso Grossi al numero 1, accanto a Piazza Duomo e alla Galleria Vittorio Emanuele, dove la store manager Michela Martin e il suo team sono pronti a trasportare l’ospite in una atmosfera ovattata a luci soffuse, quasi in penombra, con l’obiettivo di mettere in ‘stand by’ gli altri sensi, olfatto escluso, in modo da reagire al potere dei sentori e degli estratti in modo istintivo, spontaneo, quasi primitivo.

Le boccette sistemate con gusto decorativo sigillano i preziosi elisir realizzati con tecniche innovative, alcuni destinati a mutare nel tempo, un po' come una buona bottiglia di Rhum, e diventare preziose versioni vintage che contano un invecchiamento della miscela di almeno cinque anni.

Dai ricordi della Patagonia, uno dei paradisi in terra, nascono le prime gocce di profumo da indossare sulla pelle, vivide note sensoriali che riportano a luoghi esotici, come Pampa Humeda e Pampa Seca, spettacolari rappresentazioni dell’odore della natura dopo un acquazzone o del suo sentore di fieno ed erba secca.

Ceniza De Coca contiene fra gli ingredienti la foglia di coca, un aroma potente imbottigliato in uno dei preziosi vetri e scrigni numerati; così come Xocoatl replica la bevanda sacra che la popolazione dell’america latina tradizionalmente usava durante i rituali, un caldo e sensuale mix di Vaniglia, Rhum e Cacao.

I profumi vengono raggruppati simbolicamente in famiglie aromatiche, floreali, gourmand, legnose, speziate, green, oppure incentrati sullo studio di un singolo elemento particolare, come i preziosissimi Iris, Oud e la Rosa.

In Dunas de un Cuerpo si è immaginato l’odore sensuale della pelle bagnata dall’acqua di sale, e ne Los Humos Sagrados gli effluvi dei legni bruciati, Palo Santo incluso, ripropongono interessanti riti ancestrali, medesima esperienza con le etichette a base di incenso oppure legno di palissandro, che quando fiorisce regala bellissimi fiori viola.

Altre miscele particolari contano su ingredienti inediti come il fiore di cactus, che l’artista ha distillato per primo e abbinato alla Menta del Marocco, regalando un contrasto fra una prima parte fresca e una nota di coda intensa.

Il fiore di Magnolia raccolta in Amazzonia è abbinato al famoso ballo del tango mentre il pregiato patchouli è stato scelto nelle lontane terre indonesiane per la sua qualità di poter essere invecchiato fino a 30 anni.

Ma i viaggi sono anche di fantasia, quando si replica di un odore inaspettato come quello dello spazio o quello della Luna, quest’ultimo ricreato con rarissime resine recuperate in Messico, oppure si riproduce un legnoso e delicato sentore di chitarra appena suonata, in omaggio al chitarrista Leonard Cohen.

Alchimista della botanica, Julian Bedel si spinge persino nella creazione dell’anti-profumo, speciale alchimia molecolare che cambia a seconda del diverso PH della pelle, una magia che si definisce solo quando lo si è indossato.

E a proposito si abiti, Fueguia 1833 presenta una selezione creata avendo come fonte di ispirazione diversi materiali tessili, denim, lino, seta, lana, permettendo alla fragranza di essere rilasciata lentamente diventando parte dell’indumento stesso o complementare ai rispettivi tessuti.

Da abbinare con abiti e tessuti in denim, Indigo nasce dall’unione del Geranio con Menta e Maggiorana, mentre la creazione legnosa Vicuña, composta da Vetiver, Sandalo e Legno di Quercia, regala un aroma caldo e avvolgente perfetto per gli indumenti di lana.

Seda è invece il profumo ispirato al prezioso e intimo tessuto, dal sentore floreale ambrato dato dall’incontro fra Gelsomino grandiflorum, Gelsomino sambac e Ambra.

Più legati al mondo maschile, The Spirit rappresenta l’identità olfattiva di una interno d’auto, non qualunque bensì di una Rolls Royce, a base di radica, cuoio e tabacco; invece Pulperia invita ad assaporare l’aroma associato al cocktail Gin, legnoso e piccante, nome che deriva dai bar argentini e sudamericani di ritrovo a fine giornata.

Per seduttori, La Tierra del Rayo ricorda il profumo vinacciolo di un bicchiere di Pinot Nero e Don Giovanni, realizzato in collaborazione con l’attore Filippo Timi, regala un intrigante elisir di Muschio, Ambra e Gelsomino.

Il viaggio olfattivo nei bar à parfum può continuare la sua estasi anche sulla pelle perché, come suggeriscono gli esperti della Maison, le molecole interagendo con ormoni e ph della pelle cambiano la loro impressione proprio ad personam e quindi, prima dell’acquisto, è bene poggiarli addosso.

Ogni flacone ha tre ingredienti principali descritti nella confezione artigianale numerata, ma in formulazione ne entrano molti altri per creare ricette segrete, che possono essere ulteriormente personalizzate dal cliente mescolando più profumi insieme.

Una mappa ottogonale, consegnata all’arrivo in negozio, fa da guida precisa sulle posizioni delle boccette, ricorda i nomi e descrive discretamente sul retro i prezzi, che variano di parecchio secondo la rarità e le miscelazioni delle materie prime, e per i formati, da 8 ml, 30 ml e 100 ml, il più piccolo però con il medesimo valore del grande poiché rappresenta un estratto oleoso e senza alcool, amato molto in Giappone e Medio Oriente.

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Barbara Tassara