9 buoni motivi per sposarsi (oppure no) secondo Darwin
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9 buoni motivi per sposarsi (oppure no) secondo Darwin

Pro e contro del matrimonio secondo il fondatore della teoria dell'evoluzione. Che nella vita ha scelto di...

Sposarsi o non sposarsi, questo è il "problema". Un problema attualissimo, dal momento che sempre meno coppie decidono di fare il grande passo, ma anche "antico", visto che Charles Darwin nell'800 si interrogava proprio sull'opportunità o meno di andare all'altare e legarsi per sempre ad una donna. Dalle domande del fondatore della teoria dell'evoluzione della specie e della selezione naturale è nato una sorta di decalogo. Eccolo a seguire (così come la scelta che poi fece Darwin)

Figli

Un indubbio beneficio del fatto di sposarsi sta nella possibilità, secondo Darwin, di avere figli. Senza matrimonio, invece, non si può vivere una seconda vita e non si avrà nessuno che si prenderà cura di noi in vecchiaia (naturalmente oggi si possono avere figli - riconosciuti legalmente - anche al di fuori del matrimonio o in assenza di questo)

Compagna fedele

Sposarsi offre la possibilità di avere una compagna fedele, con la quale condividere la vecchiaia, da amare e con la quale divertirsi nel tempo libero; compagna che, secondo Darwin, è meglio di un cane. Al contrario, da celibi (o single, che si dice oggi), si ha la libertà di andare dove si vuole e frequentare chi si vuole (meglio se poche persone, per lo scienziato)

Una casa

Con una moglie, si ha una casa e chi se ne prende cura. Senza moglie, invece, si ha più tempo da passare in compagnia di amici intelligenti con i quali conversare nei club

Musica e chiacchere

Una moglie dà la possibilità di godere della musica in casa, ma soprattutto del suo "chiacchericcio", che secondo Darwin fanno bene alla salute. Di contro, con una moglie non si può godere di un po' di silenzio e tranquillità

Visite dai parenti

Una volta sposati, è implicito l'obbligo di fare visita e ricevere i parenti, azioni che Darwin considera una grande perdita di tempo. Da single, invece, nessuna visita parenti e nessun litigio o discussione a proposito di ogni questione relativa alla vita quotidiana, dalla spesa ai figli. Tra gli altri vantaggi c'è la possibilità di avere più tempo libero, magari per poter leggere alla sera, così come c'è maggiore libertà (o rischio) di diventare grassi e pigri. Da sposati - e soprattutto se ci sono figli - si hanno maggiori ansia e responsabilità, ma in compenso meno soldi

Lavorare per cosa e per chi?

L'idea di lavorare per tutta la vita, senza però un obiettivo o qualcuno a cui lasciare il frutto di tanta fatica, per Darwin è intollerabile. D'altro canto senza figli non esiste alcun obbligo di guadagnarsi da vivere!

Dove vivere?

Per Darwin sposarsi e dunque vivere in una casa accogliente, insieme ad una tenera, dolce moglie, con la quale trascorrere al serata sul divano davanti ad un camino è certamente meglio che vivere in una vecchia casa sporca e fumosa. Ma se alla moglie non piacesse la città nella quale vivere? E se la donna in questione si rivelasse sciocca, indolente e pigra?

A che età

A che età sposarsi, se si sceglie di farlo? Senz'altro il prima possibile, se si vogliono avere figlia. Ma rimandare avrebbe il vantaggio di non doversi occupare da giovani di "noie" come le spese per trovare e ammobiliare una casa

Tempo libero

Certo, da sposati si ha meno tempo libero per se stessi, ragiona Darwin, per poter viaggiare, studiare o dedicarsi alle proprie passioni. Ma è anche vero che la prospettiva di vivere una vita solitaria e una vecchiaia barcollante, senza amici, senza figli e con qualche ruga e dolore di troppo... Beh, evidentemente non è entusiasmante!

Ma cosa fece Charles Darwin?

All'età di 30 anni, nel 1839, chiese la mano di Emma Wedgwood, sua cugina. Ebbe figli e non divorziò. La sua conclusione? Non bisogna badare troppo ai militi del matrimonio, occorre invece fidarsi del destino, stare cauti e ricordarsi che... "Esistono molti schiavi felici"

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Eleonora Lorusso