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I 10 libri di business da leggere assolutamente

Ecco i finalisti dell’undicesima edizione del premio di Financial Times e McKinsey & Co.

La raccolta

Sono firmati da giornalisti, economisti e professori i saggi finalisti di “Business Book Awards”, il riconoscimento annuale che sarà assegnato a novembre da parte di Financial Times e McKinsey & Co.. Fra i libri selezionati nell’undicesima edizione del premio, sottolinea Business Insider, dominano i temi legati all’evoluzione tecnologica. Di seguito, una selezione di dieci titoli, mentre l’elenco completo dei finalisti è disponibile a questo link.


“Misbehaving” di Richard Thaler

Economista della Booth School of Business dell’University of Chicago, Thaler è noto come il "padre dell’economia comportamentale". Nel suo saggio, analizza i comportamenti dei mercati che, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non sono sempre razionali e cerca di spiegarne il perché.

“Elon Musk” di Ashlee Vance

Il giornalista di Bloomberg Businessweek dipinge il ritratto del ceo di Tesla e SpaceX,  un miliardario la cui missione nella vita è cercare di fare in modo che l’umanità non si autodistrugga. Ne emerge la figura di un leader con cui non è sempre facile fare i conti per le persone che lo circondano, ma che allo stesso tempo è fonte di ispirazione.

“Climate shock” di Gernot Wagner e Martin Weitzman

Secondo l’economista dell’Enviromental Defence Fund e il professore di Harvard Martin Weitzman, il problema del cambiamento climatico è più urgente e complicato di quanto si creda. Gli autori spiegano quali tattiche di “geoingegneria” dovrebbero essere messe in atto per invertire la rotta.

“Unfinished business” di Anne-Marie Slaughter

Nel 2009, Slaughter è stata il primo direttore donna della pianificazione politica per il Dipartimento di Stato, sotto la segreteria di Hillary Clinton. Due anni più tardi, spiegando perché il suo ruolo professionale le impediva di essere una madre e una moglie felice, Slaughter ha lasciato. Adesso, in qualità di presidente e ceo della think tank New America, l’autrice spiega cosa potrebbero fare le aziende e le persone per promuovere l’uguaglianza fra professionisti di entrambi i sessi.

“Phishing for phools” di George Akerlof e Robert Shiller

I due premi Nobel per l’economia si interessano a come il phishing, cioè le truffe informatiche, possano ribaltare il concetto di Adam Smith della “mano invisibile” dell’economia. Se è vero che i mercati tendono all’equilibrio fra offerta e domanda, gli economisti osservano che c’è chi crea artificialmente domanda che non esiste.

“Rise of robots” di Martin Ford

Sviluppatore di software e imprenditore, Ford illustra come l’avvento di robot sempre più intelligenti impatterà in modo sorprendente sul futuro del lavoro: macchine in grado di compiere compiti elementari, ma anche programmi più complessi, potranno sostituire giornalisti, programmatori e altri lavoratori nel settore dei servizi.

“How music got free” di Stephen Witt

Witt racconta le storie di quanti hanno avuto un ruolo nella diffusione della pirateria musicale. Fra i protagonisti, per esempio, ci sono gli imprenditori tedeschi che hanno inventato il file mp3 e Dell Glover, un dipendente di una fabbrica di compact disc che ha trafugato alcuni degli album più famosi, disorientando i manager dell’industria discografica.

“Restart” di Mihir Sharma

Giornalista indiano di Business Standard, Sharma ricorda come le riforme successive alla crisi del 1991 abbiano permesso al Paese di crescere esponenzialmente, ma evidenzia come adesso la mancanza di uno sviluppo industriale, leggi arcaiche e una debole leadership impattino negativamente sull'economia e propone dei suggerimenti per rafforzare la posizione dell'India sullo scenario globale.

“Digital gold” di Nathaniel Popper

Reporter del New York Times, Popper racconta la storia di Bitcoin e svela quello che – pare – ne è stato l’ideatore.

“Superforecasting” di Philip Tetlock e Dan Gardner

Nel 2005, Tetlock, professore della Wharton School of Business, ha concluso nei suoi studi che le previsioni politiche e finanziarie sono solo leggermente migliori del caso.  Ma quello che ha trovato particolarmente interessante è come alcune previsioni fossero costantemente più accurate di altre. Adesso, spiega perché certi esperti siano più affidabili degli altri.

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Stefania Medetti

Sociologa e giornalista, ho barattato la quotidianità di Milano per il frenetico divenire dell'Asia. Mi piace conoscere il dietro le quinte, individuare relazioni, interpretare i segnali, captare fenomeni nascenti. È per tutte queste ragioni che oggi faccio quello che molte persone faranno in futuro, cioè usare la tecnologia per lavorare e vivere in qualsiasi angolo del villaggio globale. Immersa in un'estate perenne, mi occupo di economia, tecnologia, bellezza e società. And the world is my home.

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