X Factor 9 Luca Valenti e Mika
Ufficio Stampa Sky
Televisione

X Factor 9, Luca Valenti: "Non sono solo un teen idol"

"L'inedito? Era bello, faceva vedere un lato di me inconsueto", svela

La sfida dei concorrenti di X Factor è doppia. Da una parte c’è la voglia di restare in gara più tempo possibile, anche per sfruttare l’onda lunga della visibilità, dall’altra c’è un traguardo chiamato “inedito”. Giocarsi la finale è il sogno di tutti, ma presentare il primo brano che segna il possibile approdo nella discografia, ha un sapore ancora più speciale. Luca Valentini non avrà questa possibilità perché, proprio ieri ad un passo dalla semifinale, il suo percorso nel talent di Sky Uno si è interrotto. E mentre Mika resta senza concorrenti da far esibire al live del 10 dicembre prossimo, il 17enne smaltisce i postumi della febbre e traccia con Panorama.it un bilancio della sua esperienza nel mega show.

Luca, nonostante la febbre a 39° ieri sera ti sei esibito. Quanto ha influenzato le tue performance?

Non mi sento di dare tutta la colpa alla febbre, ma certamente non è facile esibirsi in quelle condizioni. So di avere fatto molte imprecisioni e di non aver cantato bene ma era molto difficile tenere il controllo della voce.

Hai appena 17 anni e sei molto esigente con te stesso. Il bilancio della tua esperienza a X Factor quadra?

Il mio percorso non è stato lineare. Ci sono state delle settimane belle e altre molto brutte. In definitiva penso che il mio percorso non sia stato coerente, perché mi sembra di essere rimasto sempre allo stesso livello.

Provo a tradurre: le assegnazioni di Mika erano sbagliate?

Non so se le assegnazioni fossero state sbagliate, forse ero sbagliato io. Non sono adatto a certi meccanismi e forse X Factor non era proprio adatto a me. In ogni caso sono fiero di come ho affrontato ogni assegnazione e di come sono andati i Live, anche se quello di ieri sera non mi ha soddisfatto per niente.

L’etichetta di teen idol, che ti “perseguita” dalle Audizioni, ti ha infastidito?

No, non mi ha dato fastidio, anche se traccia di me un’immagine che non rispecchia la realtà. Mi sento un po’ più maturo interiormente e la mia musica non è così superficiale. Forse questa definizione me la porterò avanti per qualche tempo, ma non durerà tanto: il mio obiettivo è farmi conoscere per come sono davvero.

Il primo passo poteva essere l’inedito…

Ci stavamo già lavorando e mi spiace molto non poterlo fare sentire. Mi rispecchiava tanto, era bello, faceva vedere un lato di me inconsueto, perché durante X Factor non è venuto fuori tutto.

Il ricordo più bello di tutta questa esperienza?

Il primo giorno nel loft: il quaderno era bianco e tutto era ancora da scrivere.

Per chi fai il tifo ora?

Tifo per tutti e non mi sento di parteggiare per qualcuno in particolare.Tifo per chi se lo merita, per chi ha fatto il percorso più coerente. Spero che il pubblico valuti ogni aspetto.

Da lunedì torni alla normalità e dovrai anche ricominciare la scuola. Che capita adesso?

Torno a scuola e certamente tornerò a studiare musica. Devo fare in modo di sfruttare quest’opportunità meravigliosa che ho avuto e tutte le cose che ho imparato. Voglio circondarmi di persone importanti e al tempo stesso crescere dal punto di vista musicale. Il mio sogno non finisce oggi.

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Francesco Canino