The Knick, la nuova serie di Sky diretta dal premio Oscar Steven Soderbergh
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The Knick, la nuova serie di Sky diretta dal premio Oscar Steven Soderbergh

Il grande regista dirige Clive Owen in un medical drama: 10 episodi ispirati a una storia vera di inizio novecento a New York.

Chiamatelo se volete effetto ER: da quando vent'anni fa è andata in onda la prima puntata della serie con George Clooney, non c'è stagione tv senza il suo medical drama. Ma quello che vedremo su Sky Atlantic HD a partire dall'11 novembre è un piccolo capolavoro del genere: si intitola The Knick ed è diretto da Steven Soderbergh, regista (Premio Oscar) di Traffic e Dietro i candelabri.

Ambientata a inizio novecento, la serie gira intorno a John Tackery (Clive Owen), un geniale e ambizioso chirurgo americano con una dipendenza dalla cocaina e dall'oppio - il cui personaggio è ispirato alla vera vita del celebre chirurgo americano William Halstead. A metà strada tra il medical e il period drama, The Knick un affresco della New York di inizio secolo. Un’opera coinvolgente che - secondo la critica americana - ridefinisce le potenzialità del dramma storico.

La trama
Dopo che il primario dell’ospedale Knickerbocker si toglie la vita, il dottor Thackery ne prende la guida assieme al medico afroamericano Algernon Edwards (André Holland), che pur laureato ad Harvard deve vedersela col clima razzista dell'epoca. All'interno dell'Ospedale, frequentato prevalentemente da poveri e immigrati che diventano senza saperlo cavie degli esperimenti di Thackery, si agita intanto un ambiente oscuro e corrotto.

Soderbergh alla regia
Per ricostruire l'atmosfera del primo 900 newyorkese, Soderbergh ha voluto accanto a sé i costumisti Howard Cummings e di Ellen Mirojnick (vincitori entrambi dell’ Emmy per Behind the Candelabra) e un'altra vecchia conoscenza dei suoi film: il compositore di musica elettronica Cliff Martinez. Scrupoloso come sempre, il regista ha chiesto e ottenuto di dirigere tutti e dieci gli episodi delle serie, scritta da Jack Amiel e Michael Begler, che è già stata rinnovata per una seconda stagione.

“La televisione – ha dichiarato - riesce a fare quello che il cinema faceva una volta. La tv sta crescendo e i criteri che decretano il successo di una serie sono più ampi. E’ per questo che molti registi cinematografici stanno gravitando verso questo mondo oltre che per la varietà delle storie e la libertà che il mezzo consente. Quando qualcuno mi sottopone un’idea – conclude Soderbergh – oggi sono molto più incline a pensarlo come prodotto televisivo piuttosto che cinematografico”.

Il cast
Accanto a Clive Owen, vincitore del Golden Globe per il film Closer, figurano, tra gli altri, Andrè Holland (Amici di letto, Bride Wars e 42 - La vera storia di una leggenda americana), Jeremy Bobb (Boardwalk Empire, House Of Cards, Hostages), Eve Hewson (protagonista di This Must Be the Place accanto a Sean Penn e figlia di Bono Vox) e Juliet Rylance (Sinister).

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Eugenio Spagnuolo