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Televisione

Daniela Marra: "Che emozione entrare nel cast di Squadra Antimafia 7"

L'attrice interpreta Anna Cantalupo, un'analista informatica molto esperta

Ci sono fiction di successo e altre che diventano dei veri e propri brand in grado di lanciare attori e consacrarne altri. E’ il caso di Squadra Antimafia, la serie di punta di Canale 5 prodotta dalla TaoDue di Pietro Valsecchi, la cui settima stagione andrà in onda da domani, mercoledì 8 settembre, in prima serata alle 21 e 10. Tra i nuovi innesti nel cast, c'è la new entry Daniela Marra, che rischia il grande salto verso il successo, complice il personaggio di Anna Cantalupo, che diventerà sempre più centrale nella trama. Alla vigilia della nuova stagione, Panorama.it l’ha incontrata per conoscere più da vicino questa giovane attrice che arriva dal teatro, talento tra i più interessanti nell’ambito della serialità televisiva.

Daniela, la prima domanda è inevitabile: com’è stato entrare nel cast di una fiction così amata e seguita come Squadra Antimafia?

Sapevo di entrare in una macchina molto ben rodata, perciò ho dovuto prendere le misure del ritmo di lavoro e del gruppo, che è molto coeso. Ci sono entrata in punta di piedi ma con una gioia e un’emozione immensa, anche perché non capita a tutti gli attori di essere scelti per una serie tanto apprezzata dal pubblico.

Tutti gli attori di Squadra Antimafia raccontano da sempre di un clima molto bello sul set. E’ così?

Sembra una frase fatta ma si crea un’atmosfera familiare, anche perché si lavora per molti mesi consecutivi – lo scorso anno sono stati quasi otto – e quell’affiatamento è indispensabile. Io mi sono sentita ben accolta e aiutata, in particolare nelle scene d’azione. Per me la grande novità è stata soprattutto la mole di lavoro, perché avevo lavorato in altre fiction ma mai in una serialità così lunga.

Con quali colleghi hai legato maggiormente?

Ad essere sincera un po’ con tutti. Penso a Giovanni Scifoni, Marta Zoffoli e Roberto Salemi, che sono quelli con cui ho girato di più. Ho incontrato poco Marco Bocci, che ha girato per due mesi anche se sarà molto presente nella serie, e non ho incrociato Giulia Michelini. Ogni tanto ci trovavamo per una cena a Catania e devo dire che si respirava un'atmosfera di grande empatia.

Consideri il tuo ingresso in Squadra Antimafia il “grande salto” verso il successo?

Verso il successo lo vedremo più avanti e lo lascio decidere agli altri. E’ comunque un grande salto sia dal punto della visibilità, perché è una fiction molto amata, e poi per il personaggio che interpreto, che fino ad ora è il più importante della mia carriera. Non ti nego che ho sentito e sento una grande responsabilità perché mi è stata data molta fiducia. Con la casa produttrice TaoDue ho lavorato ne Le mani nella città - dove intepretavo un personaggio marginale – e quando mi hanno proposto Squadra Antimafia è stata una gratificazione immensa.

Proviamo a raccontare chi è Anna Cantapulo?

E’ un personaggio molto complesso e interessante da interpretare. E’ un’analista finanziaria e un’esperta informatica che fatto carriera nella Guardia di Finanza, ma ormai da tempo è fuori dal corpo: a causa di un passato doloroso ha abbandonato l’Arma ma viene chiamata per dare man forte ad alcune indagini che ha seguito da vicino. E’ un tipo precisino, che diventa di fondamentale importanza per il contributo alle indagini, che risultano piuttosto complesse. Questa situazione per lei non sarà semplice, perché si ritroverà in una serie di condizioni che emotivamente la metteranno alla prova.

E’ vero che il tuo personaggio avrà un ruolo centrale nell’ottava serie?

Non posso dire molto su quello che accadrà. Abbiamo iniziato a girare la scorsa settimana e posso anticipare solo che Anna avrà un ruolo ancora più determinante e grosso. E’ un ruolo destinato a crescere, ma non farmi aggiungere altro (dice ridendo).

Hai iniziato ad appassionarti alla recitazione da adolescente. Cosa è rimasto di quella ragazza che da Reggio Calabria si è trasferita a Torino per studiare?

(ride) Lo stesso entusiasmo di quando avevo 15 anni. Quando sono sul set ho un sorriso a trentadue denti. E poi la curiosità, che mi guida nella vita e nel lavoro. Certo, ci sono anche dei momenti difficili ma faccio il mestiere che ho scelto e che mi diverte. L’anno scorso per esigenze di copione mi sono buttata da una finestra, ho affrontato le vertigini e scelto di non usare la controfigura: ogni giorno non sai cosa può succedere.

Dopo tanto teatro, nel 2009 hai esorditi nella fiction - con la Littizzetto in Fuoriclasse - e hai in curriculum anche una piccola incursione al cinema. Ogni attore desidera sperimentare tutto, ma il tuo obiettivo qual è?

Cambiare dà un sacco di stimoli, apre la mente, ti fa toccare con mano un diverso contatto col pubblico. La serialità tv in questo momento è un mercato molto vario, con un sacco di opportunità e mi piacerebbe continuare a sperimentare in questo ambito. Il grande sogno è il cinema: ho fatto un solo film, super indipendente tra l’altro, e vorrei lavorare con grandi registi come Paolo Virzì.

Squadra Antimafia solo su Facebook conta più di 1 milione di fans. Sbaglio o tu non sei molto social?

Non lo sono ma ho già capito che è fondamentale esserlo. La serie deve ancora andare in onda ma da settimane sto avendo un riscontro inaspettato su Facebook, dove sto ricevendo un sacco di messaggi, dalla gente sconosciuta fino ai compagni di asilo. Attorno a questa serie c’è un affetto speciale.

Quest'onda lunga ha anche un risvolto professionale? Ovvero, ti sono già arrivate altre proposte lavorative?

Ho avuto un po’ di contatti, anche per progetti interessanti ma che coincidono con le riprese di Squadra Antimafia 8. Ho dovuto rifiutare e ti confesso che mi fa persino strano dire di no. Ma va bene così, ho un bel ruolo e una grande responsabilità: mi concentro su questo e più avanti vedremo cosa accadrà.

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Francesco Canino