Sabrina Ferilli: "Torno alla fiction con Rimbocchiamoci le maniche"
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Televisione

Sabrina Ferilli: "Torno alla fiction con Rimbocchiamoci le maniche"

Otto puntate in onda su Canale 5 da mercoledì 7 settembre. L'attrice ha lavorato anche alla scrittura della serie

Dall’indimenticabile Ramona de La grande bellezza, alla sindaca “pasionaria” di Rimbocchiamoci le maniche. Dopo il grande cinema, Sabrina Ferilli torna in tivù con un nuovo progetto e lo fa da protagonista assoluta della fiction di Canale 5 - prodotta da Endemol Shine Italy - al via da mercoledì 7 settembre in prima serata. A distanza di quattro anni dall’ultima serie girata per il piccolo schermo, l’attrice romana si cala questa volta nei panni di Angela Tusco – ruolo che ha voluto fortissimamente – donna di carattere che da operaia capo cucitrice cavalca le sfide, si candida e vince le elezioni diventando primo cittadino del suo piccolo paese. In pieno ciclone Raggi-Appendino, la Ferilli si trasforma dunque in amministratrice locale e racconta temi insoliti per una fiction italiana, dalla partecipazione civile e sociale ai problemi dei lavoratori (anche se nella trama non mancheranno intrecci sentimentali, tradimenti e passioni). Alla vigilia della messa in onda, ecco cos’ha raccontato la protagonista a Panorama.it.

Dici Ferilli, dici passione. Quanta ce ne hai messa per realizzare “Rimbocchiamoci le maniche”?

Parecchia, senza sconti. Passione e impegno, come del resto richiedeva questa fiction, che è una vicenda di grande partecipazione sociale e civile. La mia è una modalità di vita, sono spinta dalla curiosità e attratta da questo genere di temi.

Questa volta non sei solo la protagonista: in che modo sei stata coinvolta in questo progetto?

Sostanzialmente nella scrittura. Avevo in mente questo soggetto da tempo e di fatto ci abbiamo lavorato per quattro anni, perché ha richiesto molto energie. L’ultima fiction in cui ho recitato è stata Baciamo le mani, con l’immensa Virna Lisi, poi ho chiamato Stefano Reali – con cui ho fatto Le ali della vita – e gli ho raccontato quello che volevo fare. Ho pensato a lui perché è un regista coraggioso e pignolo e questa è un’operazione rischiosa, di quelle che piacciono a me: mi piace mettermi in gioco, sperimentare cose nuove.  

Raccontare la vita civile, la partecipazione sociale non è cosa facile da fare in una fiction…

Per questo ci sono voluti tempo e attenzione. Questo soggetto lo abbiamo inventato da zero, incontrandoci ogni settimana per scrivere e riscrivere, Angela è un personaggio completamente nuovo. Rimbocchiamoci le maniche è un progetto grande e ambizioso: sarebbe stato più facile prendere un format straniero già esistente e adattarlo, come fanno ormai quasi tutti.

A proposito di Angela, come la descriveresti?

Angela è femmina a tutto tondo, un po’ generale e un po’ mamma, una grande lavoratrice che a un certo punto sposa l’impegno civile. Mi piace che al centro della narrazione sia tornato l’universo femminile, un po’ come fu con Commesse. Quanto ad Angela, si ritrova al centro degli avvenimenti e viene coinvolta dalle sue colleghe operaie per risollevare sorti della fabbrica e pure quelle del suo paese, tanto che si candida sindaco e vince: è un film corale, con tante protagoniste, dove s’intrecciano dubbi, fallimenti e anche tradimenti. Ma alla fine il gruppo vince…non sveliamo come perché il pubblico deve gustarsi la sorpresa.

Da come parli di Angela si capisce che è un personaggio cui tieni molto. A quanti personaggi – e dunque a quanti progetti – dici di no?

Dico di no a quello che non sento mio, ai progetti fermi e ai personaggi scontati, che non fremono. Angela l’ho seguita, l’ho studiata, l’ho fatta mia. Ce l’ho avuta sotto mano per quattro anni, è quasi parte di me.

Se Sabrina Ferilli venisse eletta Sindaco, quali punti del programma attuerebbe subito?

Difficile dirlo, perché ogni città ha i suoi problemi e le sue peculiarità. In generale mi piace quella politica che rende la vita migliore ai cittadini, che affronta i problemi e li risolve in ogni campo, dalla casa, alla scuola, alla sanità.

A proposito, non hai mai nascosto di aver votato Virginia Raggi, che non sta vivendo un momento facile. Tu che idea ti sei fatta del sindaco di Roma? 

Sono passati appena due mesi e mezzo dalle elezioni, lasciamola lavorare e poi valuteremo. Mi pare troppo presto per farlo. In generale però lei mi sta simpatica.  

Tornando alla tivù, è ipotizzabile una seconda stagione di Rimbocchiamoci le maniche?

Vediamo, dipende da molti fattori. Per ora è impossibile fare previsioni.

Di certo la sfida si fa subito impegnativa visto che Rai 1 ha deciso di controprogrammare con la prima puntata di Medico in famiglia 10. Sei preoccupata per gli ascolti? 

Gli ascolti non m’interessano. Io penso a lavorare bene, a rispondere alle responsabilità che ci vengono date e a dare il meglio di me. La Rai ha pensato di raddoppiare l’inizio di Medico infamiglia per ostacolarci, ma non si può pensare a cosa fanno gli altri: noi avevano programmato la prima puntata per il 7 settembre e così faremo.

Mancano ancora parecchi mesi al serale di Amici e già si parla di una tua riconferma in giuria. Gli accordi sono già chiusi?

Non so nulla, a dire il vero. Alcune cose le ho sbirciate sul web, ma non c’è nulla di predisposto in questo senso: ho letto che ci dovrei essere, vediamo se poi Maria lo confermerà. Di certo Amici è un programma che mi piace moltissimo e che rifarei con piacere.

Della premiata ditta Ferilli-De Filippi si parla anche per House Party, nuovo show di Canale 5 che dovrebbe andare in onda tra qualche mese. Lì ci sarai?

Ne ho sentito parlare, ma è tutto da vedere. Mi pare che andrà in onda in inverno, ma non so molto: per adesso ho impegni fino a novembre, tutti legati a Rimbocchiamoci le maniche, poi nulla di definitivo.

Si è parlato di un tuo possibile approdo al gruppo Discovery, come conduttrice di “Le vite degli altri”. Cosa c’è di vero?

C’è stato un incontro interessante, una chiacchiera, ma se ne riparla forse tra un anno. Spero che la cosa vada avanti perché è un progetto interessante, ma per ora non c’è nulla di cartaceo, ecco. In generale gioco di sottrazione, valuto ogni cosa con grande cura: lavoro su progetti mirati, quasi sempre molto impegnativi, per cui è come fare dieci cose alla volta. Il piacere è uno ma il lavoro è per quattro (dice ridendo).

Prima citavi le tante notizie che circolano su di te sul web. Non sei molto social o sbaglio?

Tutti i profili legati al mio nome che circolano su Instagram e Facebook sono assolutamente falsi. Per scelta ne sto fuori, perché mi pare un piccolo manicomio. Però sono una discreta fruitrice di internet, sono abbonata a diversi quotidiani ed è un mezzo molto utile per informarsi.

Ultima domanda: che augurio faresti al Sindaco Angela Tusco?

Beh, le auguro la salute, il successo e soprattutto di avere sempre buon senso. Ne ha bisogno lei e ne abbiamo bisogno tutti!

 

 

 

 

 

 

Rimbocchiamoci le maniche
Ufficio Stampa Mediaset
Maurizio Mattioli

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Francesco Canino