Griffin: dalla verginità di Gesù agli italiani "nazisti": le gag più cattive
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Televisione

Griffin: dalla verginità di Gesù agli italiani "nazisti": le gag più cattive

Polemiche negli Usa per la trasmissione dell'episodio natalizio del cartoon, dedicato alla verginità di Gesù. Ma non è la prima volta che gli autori spostano più in alto l'asticella del politicamente scorretto

Buon Natale... anzi no.

Scherza coi fanti, ma lascia stare i santi… Agli autori del cartoon i Griffin (negli Usa Family Guy) il proverbio non dev'essere noto. E per Natale hanno pensato di regalare ai fan l'episodio più hard della loro storia: quello in cui Gesù Cristo perde la verginità. Sì, avete letto bene.

L'episodio è andato in onda domenica sera negli Usa, seguito dalla marea montante di polemiche e applausi sui social network. Gli spettatori più scafati avevano capito che si trattava di una bomba prima della messa in onda, dal titolo: The 2,000-Year-Old Virgin.

"Dopo l'esecuzione in Gesù al Quahog Mall, Peter (Griffin) è stordito quando scopre che il Figlio di Dio è ancora vergine", si legge nella sinossi dell'episodio. "Così, arruola Quagmire e Cleveland per aiutare Gesù a festeggiare il suo compleanno più bello trovando un modo per aiutarlo a diventare un uomo". Gesù ha una richiesta specifica per quanto riguarda Peter: sua moglie Lois. È con lei che vuole perdere la verginità. In cambio - tenetevi forte - regalerà loro una poltrona per i massaggi. E la cosa sta quasi per andare in porto, quando Peter e Lois scoprono che Gesù non è affatto vergine. Ma usa questa scusa per dormire ogni anno con una donna sposata diversa.

Le frasi seguite sui social network alla messa in onda dell'episodio ve le risparmiamo. Ma è difficile pensare che gli autori non sapessero a cosa andavano incontro. I Griffin del resto hanno fatto del politicamente scorretto la loro cifra stilistica. E lo hanno dimostrato in almeno altre 4 occasioni. Senza risparmiare neppure noi italiani...

Italiani nazisti

Forse lo ricorderete: in un episodio andato in onda nel 2013, i Griffin arrivano all'aeroporto di Roma, e trovano ad attenderli un cartello con su scritto: Benvenuti in Italia! Non dimenticate che noi eravamo dalla parte dei nazisti. Una battuta venuta male? No, niente nei Griffin è lasciato al caso: potrebbe invece trattarsi di una risposta di Seth MacFarlane, l'autore del cartoon, al comico Daniele Luttazzi



Satira vs satira

E già. Qualche anno prima Luttazzi aveva scritto un lungo articolo per criticare gli autori dei Griffin per un episodio in cui si facevano gioco della storia (tragica) di Anna Frank. Un attacco inaspettato, visto che proveniva da un autore di satira feroce come Luttazzi (noto anche negli Usa).

Religione e censura

Ma nei Griffin più che la politica è la religione ad avere un posto d'onore. In una gag "indimenticabile" Stewie Griffin si sbarazza in modo brutale di Madre Teresa di Calcutta. E poi c'è l'episodio natalizio del 2012, intitolato Jesus, Mary and Joseph!, dove Peter Griffin dà la sua versione della natività. In Italia non è mai andato in onda, forse per evitare un'altra sanzione: nel 2006 l'Agcom aveva multato Italia 1 per 25 mila euro per il torpiloquio dei Griffin.

Questo spiega perché non tutti gli episodi vengano trasmessi nel nostro paese e alcuni subiscono tagli e revisioni linguistiche. Ma non è niente a confronto del divieto di messa in onda del cartoon che vige in paesi come Israele, India, Indonesia, Malesia, Taiwan, Cina, Albania e Corea del Sud. Lì lo humour nerissimo dei Griffin proprio non lo sopportano.

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Eugenio Spagnuolo