24:LEGACY: foto, trailer, cose da sapere sul ritorno di 24
Televisione

24:LEGACY: foto, trailer, cose da sapere sul ritorno di 24

La serie tv a tempo con Kiefer Sutherland torna con una nuova storia e un nuovo protagonista

I fan di 24 non aspettavano altro: il ritorno della serie tv “a tempo”, in versione aggiornata e adatta al nuovo gusto televisivo. E 24:LEGACY (su FOX dal 2 marzo) non tradisce le aspettative. Tranne forse che per un dettaglio: archiviato Kiefer Sutherland, nei panni del protagonista questa volta troviamo l’atletico attore afroamericano Corey Hawkins (The walking dead, Straight Outta Compton).

Che cosa vedremo
Eric Carter (Corey HawkinsIl) è un ex soldato che deve affrontare le conseguenze di una missione appena conclusa in Medio oriente: tutti i componenti della sua squadra sono stati uccisi, e lui è l’ultimo obiettivo dei terroristi. Avrà 12 ore nell’arco di altrettanti episodi per annientare le cellule dormienti insorte dopo la morte del loro leader. Braccato e senza nessuno di cui fidarsi, si rivolge a Rebecca Ingram (Miranda Otto, Homeland, Il signore degli Anelli), ex capo della CTU (Counter Terrorist Unit), l'unità anti-terroristica, che coordinava le sue missioni in Medio Oriente. La donna è sposata con un senatore in corsa per la Casa Bianca, interpretato dal vincitore del Golden Globe Jimmy Smits (Star Wars, NYPD, The Get Down).

Da sapere

Come nella serie originaria, c'è una sola missione per la durata di tutta la stagione e l’ausilio della tecnica dello split screen (schermo diviso) che segue i personaggi in tempo reale. Non manca l’orologio che scandisce il trascorrere del tempo e dà alla narrazione un ritmo serrato. La messa in onda USA del primo episodio di 24: Legacy ha raggiunto un’audience di quasi 18 milioni di spettatori e sono fioccate polemiche per la rappresentazione dei terroristi (tutti islamici).

Gli autori
24:LEGACY è prodotta da Kiefer Sutherland e Howard Gordon (X-Files, Homeland), che si è ispirato alla realtà basandosi sulle vicende legate alla cattura di Osama Bin Laden da parte delle Forze speciali, i cui soldati furono costretti a cambiare identità per evitare rappresaglie, una volta tornati in patria.

Che cosa hanno scritto

«È concepita come evasione, non è realpolitik, e dovremmo avere fede che le persone conoscono la differenza. Sì, ci sono difetti nella serie, ma nei primi tre episodi vi terrà incollati allo schermo». (Rob Lowman, Los Angeles Daily News).

Il trailer


I più letti

avatar-icon

Eugenio Spagnuolo