I quattro al Pressure Test
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MasterChef 6: sono rimasti solo in quattro

Margherita, Cristina, Gloria e Valerio sono i concorrenti che lottano per la vittoria. Fuori Michele e Loredana - Le interviste

Si avvicina l'appuntamento per scoprire chi sarà il sesto MasterChef d'Italia. Tra due settimane, il 9 marzo, andrà in onda la finalissima mentre già oggi si sa che, a contendersi il titolo, saranno il diciottenne Valerio, la studentessa di giurisprudenza Margherita;Gloria, barista di 24 anni e l'avvocato tirocinante Cristina, 26 anni. Una top 4 giovanissima, forse la più giovane di sempre che esemplifica bene come il talent di Sky sia sempre più un trampolino di lancio per ragazzi che si affacciano oggi al mondo degli adulti.

Mistery lirica

La serata si era aperta con una sorpresa teatrale per i sei concorrenti rimasti in gara. Le scatole di legno delle Mistery non erano, infatti, di fronte agli aspiranti cuochi, ma, per una volta, ai giudici che hanno chiesto a uno a uno di scegliere un numero da uno a sei svelando altrettante arie liriche appartenenti a famosissime opere di altrettanto noti compositori cui chef di fama mondiale hanno dedicato piatti sublimi e parte della storia della cucina internazionale.

A iniziare è stata Loredana cui le è toccata La Traviata di Giuseppe Verdi e il compito di riprodurre il famoso risotto alla Verdi. Cristina, invece, ha scoperto La Carmen di Bizet con le costolette alla Carmen ispirate alla protagonista dell'Opera.

Valerio si è imbattuto nel Flauto Magico di Mozart e nell'ostico compito di riprodurre le deliziose palle di Mozart. E' andata meglio a Michele con La Norma di Bellini e la celebre pasta alla Norma siciliana.

Meno fortunata Gloria che, a causa della passione di Giacomo Puccini, compositore de La Turandot, per l'anguilla ha dovuto misurarsi con l'anguilla a ginocchioni. Complesso il filetto alla Rossini di Giacomo Rossini con il suo Barbiere di Siviglia, ma Margherita lo conosceva bene e ha vinto la prova aggiudicandosi il vantaggio dell'Invention Test.

Invention Test tra le stranezze culinarie

Si sa: in cucina non si finisce mai di sperimentare e così Margherita in dispensa si è trovata di fronte a tre cloches che nascondevano altrettanti ingredienti che difficilmente potevano essere conosciuti dai concorrenti e che, invece, paiono essere deliziosi: la pala del fico d'india, il plancton marino e i limoni di mare, molluschi che vivono attaccati a rocce calcaree e dal sapore molto forte.

Margherita, consapevole che ormai il gioco si è fatto duro, ha scelto il plancton potendo godere del vantaggio di sapere come trattarlo grazie a una piccola lezione impartita da un esperto di questo strano ingrediente.

In realtà più o meno tutti se la sono cavata anche se le tagliatelle al plancton di Cristina hanno avuto la meglio sulle altre preparazioni. Pessima Loredana che, secondo Barbieri "Ha voluto fare il fenomeno creando un piatto spocchioso per il quale non era all'altezza" ed è finita al duello finale mentre Michele, colto da un blocco creativo, è stato mandato a casa.

"La cosa che più mi è rimasta impressa di quel momento - ha dichiarato Michele a Panorama.it - è il discorso che mi ha fatto Cracco e cioè di non guardare nè al passato nè al futuro, ma di concentrarmi sul presente".

E cosa ti ha portato il tuo presente?

"A studiare e prepararmi su tecniche e modi di cottura. Penso che per una persona giovane come me sia molto importante partire dalla gavetta in cucina"

A proposito di giovani, mai come quest'anno i finalisti di MasterChef sono stati giovani. Tutti e quattro hanno meno di 30 anni, cosa significa per te questo?

"E' una dimostrazione che anche la nostra generazione può avere grandi passioni. I ragazzi di oggi credono nei loro sogni e l'amore per la cucina accomuna tanti di noi e quella stessa passione può portare a qualcosa di nuovo nel futuro del settore".

Inutile dire che il tuo tifo sarà tutto per Valerio. Che cosa gli consiglieresti e che errore dovrebbe evitare?

"Di consigli ce ne sono pochi perchè lui è bravissimo e spaccherà tutto. L'unica cosa che deve evitare è quello che ha fregato me e cioè di andare nel pallone".


Alla corte dei critici

In sintonia con la giovane età dei concorrenti rimasti in gara anche i due critici che, quest'anno, hanno assaggiato i piatti dei fantastici 4 hanno meno di 30 anni. Valerio, Cristina, Margherita e Gloria sono stati condotti alla Triennale di Milano, tempio dell'arte contemporanea dove hanno dovuto cucinare per due dei palati più fini della critica gastronomica italiana: Lorenzo Sandano, 25 anni e Paolo Vizzeri, 26 anni.

Cristina, vincitrice dell'Invention, ha potuto aprire le quattro scatole che celavano gli ingredienti madre da trasformare in pietanze gourmet decidendo, di volta in volta, se tenerli per se stessa o passarli a un altro compagno a sua scelta.

S'è iniziato con carne chianina che Cristina ha scelto di assegnare a Gloria, sono poi usciti degli sgombri che ha tenuto per se stessa, faraona che ha abbinato a Margherita e per ultimi legumi vari finiti tra le mani del temutissimo Valerio.

Non solo i quattro aspiranti chef avrebbero dovuto cucinare per i due critici piatti in grado di stupirli, ma nel corso della preparazione i due palati gastronomici hanno lanciato tre suggestioni ispirate ai più contemporanei dettami della cucina d'avanguardia da inserire nella pietanza.

La prima suggestione era quella legata al Giappone con le sue geometrie, la pulizia, l'ordine e l'essenzialità. Dopo qualche minuto sono state proiettate immagini che richiamavano alla possibilità di giocare in cucina per stupire il commensale con abbinamenti, colori, giochi di ruolo tra ingredienti che non sono quel che sembrano e infine il terzo comandamento della cucina contemporanea prevede lo choc termico caldo freddo come luogo d'esplosione del sapore.

A vincere la prova centrando in pieno obiettivi, sapore, gusto e impiattamento è stata Cristina, unica a finire direttamente in balconata lasciando gli altri al più importante tra i Pressure Test.

Pressure Test per l'ora di pranzo

Valerio, Margherita e Gloria hanno dovuto preparare il pranzo ai quattro giudici, ma non un pranzo qualsiasi all'italiana se non uno spuntino da chiudere nel lunch box, scatole personalizzate per ognuno degli chef che ha anche scelto il menù.

Cracco avrebbe gradito una pasta seguita da pesce e un contorno; per Barbieripasta, polpette e contorno; Bastianich, invece, si sarebbe accontentato di un pesce e un contorno e, infine, Cannavacciulo, eternamente a dieta, avrebbe gustato vellutata di verdure e insalata ricca. Prova affrontata male dai tre al Pressure che non hanno soddisfatto i giudici. Salvi, comunque, Valerio e Margherita. E' stata, quindi, Gloria a confrontarsi faccia a faccia con la rivale di sempre Loredana nel duello finale.

Duello sulla scacchiera

Dieci mosse a testa per le due rivali nella scelta di altrettanti ingredienti che potevano essere aggiunti o sottratti da un grande tagliere centrale, sorta di scacchiera culinaria su cui muoversi per centrare la mossa giusta. Alla fine della partita a scacchi col destino ciò che fosse rimasto a disposizione sarebbe stato cucinato da entrambe. In pentola è finita una sella di coniglio con i fegatini che Gloria ha tentato di trasformare in un rollè mal riuscita e Loredana in un involtino fatto cuocere nell'acqua bollente. Sebbene Gloria avesse preparato una presa in giro culinaria per i giudici facendola passare per scelta gourmet - "Non è vero - ha avuto il coraggio di dichiarare - che volevo fare un rollè. Quello è il modo che ho io per cucinare i fegatini protetti dalla carne di coniglio" - Loredana è riuscita a fare di peggio servendo coniglio crudo ai giudici che si sono visti costretti a mandarla a casa salvando, per l'ennesima volta, l'ormai poco amata Gloria.

"Il mio più grande rammarico - ha spiegato Loredana a Panorama.it - è quello di essere uscita contro un piatto mediocre. Avrei preferito essere sconfitta da un gran piatto, invece i giudici hanno voluto penalizzare me e mi hanno mandata a casa".

Spesso sei stata accusata di essere un po' maestrina. Secondo te perchè?

"All'inizio ero molto tesa e apparivo rigida. Sono entrata a MasterChef per fare una gara di cucina, non per essere simpatica al pubblico e ho sottovalutato l'immagine che avrei trasmesso a casa".

Secondo te i quattro finalisti si meritano tutti quel posto?

"No. Solo il 50%. Valerio e Cristina sono persone bellissime e devono essere d'esempio per i giovani. Valerio per la sua sfrenata passione e Cristina per la sua eleganza, la correttezza e il rispetto che ha sempre avuto per tutti. Non posso tifare per Gloria perchè per me la cucina è rispetto e dignità verso il prossimo e lei troppo spesso ha dimostrato di non averli. Margherita è molto fragile e avrebbe bisogno di maturare di più. Ha poco carattere e si vede anche se forse è meglio visto la fine che ho fatto io che invece di carattere ne ho e anche parecchio".

Che consiglio daresti ai tanti aspiranti MasterChef che si stanno presentando ai casting per il prossimo anno?

"Di essere sempre se stessi senza costruire personaggi. Bisogna avere le antenne aperte e cogliere suggerimenti e insegnamenti, ma senza mai smettere di divertirsi perchè quando ci si diverte le cose vengono meglio".


I piatti presentati ai critici gastronomici
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Barbara Massaro